28/02/2022

Croce Bulè 1813 m.


Escursione breve ma molto panoramica, solitamente è un percorso per ciaspole partendo dalla borgata Ruetto 1280 m. In questo anomalo inverno è possibile arrivare con l'auto alle Meire Dacant 1643 m. riducendo di molto il dislivello. Al momento il percorso è sgombro dalle neve tolto alcuni tratti che non danno fastidio. La Croce Bulè ricorda il rastrellamento di 25 giovani partigiani giustiziati dai nazifascisti nell'aprile del 1944. Il percorso è allungabile all'alpe Bulè e agli omonimi laghi. Panorama eccezionale.



Località di partenza: posteggio Meire Decant 1610 m.
Arrivo: Croce Bulè 1813 m.
Dislivello: 202 m.
Tempo di salita: 0.30: ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale strada molto stretta, prestare attenzione.



















Descrizione: dal posteggio si prosegue in salita ancora per un paio di tornanti sino al termine della strada e si arriva alle Meire Decant. Si ignora il sentiero per il rifugio Alpetto e si sale subito sulla sinistra (visibili segni bianco/rossi su un masso) su traccia di sentiero, la quale poco dopo si immette su un'ampia mulattiera proprio sul crinale. La si segue verso destra sino ad un piccolo pianoro, si attraversa leggermente verso sinistra e subito il tracciato torna evidente. La mulattiera prosegue la salita fino al colletto che separa i due valloni, quello del Bulè a sinistra e quello dell'Alpetto a destra. Sul valico è posizionata la croce in ferro. Rientro per il medesimo percorso.




25/02/2022

Les Touches 1550 m.

Le Tucce a valle, le Tucce di mezzo e quelle a monte sono un insieme di tre borgatine sopra a Mentoulles in Val Chisone che un tempo erano utilizzate come alpeggio estivo. Ci si arriva percorrendo una comoda strada sterrata chiusa al transito ed è possibile effettuare un bel anello per il rientro, passando per la bella borgata di Fodufaux. Panorami interessanti.
























Località di partenza: Mentoulles 1090 m.
Arrivo: Mentoulles 1090 m.
Dislivello: 460 m.
Tempo complessivo: 3 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale appena superata Mentoulles si abbandona la provinciale e si sale subito a destra sulla strada per Ville Cloze e si parcheggia sopra la chiesa.




















Descrizione: dalla chiesa proseguire verso le case e imboccare la strada sterrata chiusa al transito da dove si inizia a salire nel fitto bosco con numerosi tornanti. Lungo il percorso si trovano i resti di molte baite utilizzate come alpeggio, il panorama si amplia sulle montagne circostanti, si vede l'albergo di Pra Catinat e il forte di Fenestrelle. Si giunge così alle Tucce a valle 1474 m. dove si trova una baita ben ristrutturata e da dove inizia il sentiero di ritorno, si prosegue e si arriva alle Tucce di mezzo e subito dopo alle Tucce a monte, anche qui delle belle baite ristrutturate dove capeggia anche una bandiera italiana. Da qui è possibile ritornare dalla strada, oppure (consigliato) per chiudere un percorso ad anello occorre ritornare alla Tucce a valle dove, si individua un sentiero che passa a fianco della bella baita che pianeggiante attraversa la comba del rio della Draja (il sentiero non è segnato, ma è comunque sempre molto evidente), continua nel bellissimo bosco di pini, si passa poi sotto ad una bella parete di roccia e si arriva alla borgata Larà inferiore. Ancora per sentiero si scende alla borgata Latta e poi a quella di Fondufaux, attraversandola su una bellissima scalinata in pietra. Arrivati alla chiesetta si continua in discesa su asfalto sino ad un ampio curvone, dove a sinistra si imbocca la mulattiera che porta a Ville Cloze, si attraversa la frazione e si ritorna all'auto.



22/02/2022

Anello di Valcasotto

Facile anello tra il borgo di Valcasotto e la bellissima Reggia, residenza estiva dei Savoia in particolare di Vittorio Emanuele II utilizzata come base per le sue spedizioni di caccia. Si cammina lungo semplici strade sterrate e mulattiere, con una breve digressione dal percorso si arriva alla frazione di Surie (1215 m.) ben esposta e soleggiata dove si trova la piccola cappella dedicata a Sant'Anna e San Grato.




















Località di partenza: Valcasotto 960 m.
Arrivo: Valcasotto 960 m.
Dislivello: 300 m.
Tempo complessivo: 2:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: carta 22 Mondovì, valle Ellero, val Corsaglia, val Casotto
Accesso stradale posteggio sulla piazzetta


















Descrizione: dalla piazza si prosegue per un breve tratto in salita sulla provinciale, per scendere poi quasi subito sulla destra in direzione del cimitero percorrendo la stradina asfaltata sino alla cappella di San Rocco da dove si imbocca la strada sterrata di sinistra che passa a fianco dell'edificio e con percorso pianeggiante si raggiunge la cascina del seccatoio (in periodi piovosi questo tratto potrebbe risultare acquitrinoso). Si prosegue in leggera salita raggiungendo così il grande edificio della Correria e si arriva ad un ampio piazzale dove vanno trascurate la strada di sinistra che sale (verrà utilizzata dopo), sia quella che scende in basso (chiusa da una sbarra). Si prosegua sulla principale giungendo così ad un bel viale alberato che porta alla Reggia. Tornati indietro al piazzale della Correria si prende la strada in salita a destra che in breve riporta sulla provinciale; si percorrono poci metri a sinistra per poi salire a destra su sterrata (indicazioni per Bric Mindino e cascina la Grangia). Dopo breve salita la strada torna pianeggiante, si tralascia una strada in salita sulla destra e si prosegue arrivando alla casina la Grangia in stato di abbandono. Si prosegue trascurando una sterrata a destra per il Pian del Bai e si continua dritti sino ad immettersi sulla strada che a sinistra riporta a Valcasotto. Si prende a destra (indicazioni per Surie su una pietra) e in una decina di minuti si arriva alla borgata. Per il rientro si ritorna al precedente bivio e continuando in discesa si ritorna a Valcasotto passando accanto alla chiesa di San Ludovico.





09/02/2022

Monte Marmottere 2192 m.

Appena si esce dal paese di Viù e ci si inoltra nella deliziosa conca dei Tornetti, appare maestosa la cresta della Rocca Moross che inizia proprio dal colle Pian Fum raggiungibile con una lunga camminata (14 km. A/R) su una comoda sterrata a moderata pendenza. La meta dell'escursione offre grandi panorami sulla valle d'Ala e sul Gran Paradiso. Nelle condizioni attuali sono utili un paio di ramponcini essendoci neve nell'ultima parte di salita prima della vetta. 


Località di partenza: Alpe Bianca 1450 m.
Arrivo: monte Marmottere 2192 m.
Dislivello: 742 m.
Tempo di salita: 3 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.2 1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale si parcheggia nei pressi dell'ecomostro.













Descrizione: si prosegue lungo la strada che diventa quasi subito sterrata, si supera una sbarra, e si prosegue iniziando a salire una lunga serie di tornanti. Più avanti si incontra il bivio per il lago di Viana, si prosegue sempre dritti, si attraversa un rio ignorando tutte le diramazioni secondarie sino ad arrivare ad un alpeggio parzialmente ristrutturato e si continua in salita arrivando così dopo altri tornanti e con la Rocca Moross sempre in primo piano all'insellatura del colle Pian Fum dove si apre un panorama grandioso. Dal colle non rimane che salire a sinistra per sentiero gli ultimi 200 mt, circa di dislivello e toccare la cima per godersi il panorama. Il rientro avviene per il medesimo percorso.




06/02/2022

Sentiero dei Ginepri

 

Itinerario ideale per la stagione invernale, la mancanza di acqua e la bassa quota lo renderebbero impercorribile nei periodi caldi. Consente di godere di un bel panorama sia sul fondovalle che sulle cime dell'Orsiera, il percorso si snoda sulle alture di Foresto (molto conosciuta e frequentata per le sue vie di arrampicata e la sua bellissima via ferrata) e offre un percorso molto ben segnalato e corredato da bacheche illustrative legate alle caratteristiche naturalistiche del ginepro. Prestare comunque sempre attenzione alla natura del terreno data la presenza di salti di roccia.










Località di partenza: Foresto 470 m.
Arrivo: Foresto 470 m.
Dislivello: 250 m.
Tempo complessivo: 2 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.17 1:50.000 Torino Pinerolo e bassa valle di Susa
Accesso stradale posteggiare nei pressi della chiesa, oppure a sinistra davanti alle scuole.




















Descrizione: dal posteggio ci ci addentra all'interno del paese in direzione dell'orrido da dove si trovano già le prime indicazioni "sentiero dei ginepri" che saranno sempre ben visibili per tutta l'escursione. Inizia così il primo ripido tratto di sentiero che porta sotto la parete di arrampicata "dell'isola felice" per proseguire poi alternando terrazzamenti e muretti a secco, passando accanto a vecchie baite abbandonate. Una vecchia fornace, piloni votivi (vecchie testimonianze religiose) e una vasta presenza di ginepro a riempire i pendii erbosi ci accompagnano lungo il sentiero. Si tralascia poi l'indicazione per Ambruna, seguendo sempre quella dei ginepri e si scende ripidamente ad un  bellissimo e panoramico poggio dove la bacheca n.6 ci racconte del "Ginepro coccolone". Si prosegue in discesa per poi risalire nuovamente (indicazioni per sentiero dei ginepri e Foresto); segue poi un tratto in leggero traverso a superare un canalone (prestare un minimo di attenzione). Al termine della salita si raggiunge così il confine della riserva e ci si immette su di una mulattiera che porta alla borgata Cota da dove immettendosi sull'asfalto si svolta a sinistra e si ritorna all'auto.





02/02/2022

Sentiero del Pescatore

Un tracciato ad anello di circa 11 chilometri percorribile in entrambi i sensi, sia a piedi che in MTB sulle sponde della Stura. Molto suggestiva la passerella che si percorre dopo avere salito una divertente scala a chiocciola per passare sotto all'altissimo ponte ferroviario. Merita una visita la parte vecchia di Fossano.

























Località di partenza: Fossano
Arrivo: Fossano
Dislivello: 150 m.
Tempo complessivo: 3 ore
Difficoltà: T 50% asfalto, 50% sterrato e sentiero
Distanza complessiva: 11 km.
Accesso stradale posteggio in  piazza Diaz appena fuori dalla città vecchia, parcheggio libero.


















Descrizione: dal posteggio si va in direzione dell'angolo della piazza dove si trova l'ufficio postale e da dove si prende via Mellano, un percorso pedonale di circa 1 km. affacciato sulle Langhe e sulla cerchia delle montagne. Arrivati all'inizio della piazza Vittorio Veneto dove si trova la chiesa della Santissima Trinità si scende una scalinata a sinistra (indicazioni) in un rado boschetto. Arrivati sull'asfalto si va ancora a sinistra in discesa fiancheggiando una zona residenziale, si prosegue sino ad attraversare lo stradone e si imbocca sulla destra via Priaggio. Si supera la Bongioanni Stampi e più avanti si passa sotto il raccordo autostradale, si passa a fianco di un cascinale, poi la strada diventa sterrata. Si transita accanto ad una torre medievale con tanto di merletti, si passa sotto la linea ferroviaria e si ritorna su asfalto nella zona industriale. Si arriva così ad un'area pic-nic con tanto di panchina gigante, dopo le foto di rito, ci si infila tra gli alberi (indicazioni) e si scende per gradoni in ripido sentiero (mancorrente) scendendo verso lo Stura. Siamo ora proprio sotto le imponenti arcate del ponte ferroviario dove, dobbiamo risalire una curiosa scala a chiocciola in metallo che ci porterà ad attraversare la Stura su una passerella lunga 200 metri. Raggiunta la sponda opposta si ridiscende con un altra scala a chiocciola per riprendere la salita nel fitto bosco, si arriva così su una stradina asfaltata dove si va a sinistra e dove occorre abbandonarla dopo un centinaio di metri per andare ancora a sinistra e iniziare a costeggiare la vegetazione. Più avanti (indicazioni) ancora a sinistra si inizia a scendere nel bosco sino alla sponda del fiume; si prosegue su sentiero per circa 1 km., arrivando ad incrociare una sterrata dove occorre svoltare a sinistra la quale ci porterà ad attraversare sotto il raccordo autostradale. Ora un breve tratto di asfalto a destra, poi subito a sinistra su sterrata (indicazioni). Si prosegue sino ad un trivio (indicazioni su un albero) e si va a sinistra per poi scendere su asfalto sulla strada provinciale. Ora si deve attraversare la Stura sul ponte ed occorre prestare molta attenzione alle auto (soprattutto in presenza di bambini). Al termine del ponte (visibile) un sentierino scende ripido a sinistra e ci porta sulla sterrata sottostante dove si va a destra e dove più avanti si arriva alla Cappella di San Lazzaro. Si attraversa ora la provinciale per imboccare la sterrata sulla parte opposta, ora si attraversa via Narzole e si continua sul bel acciottolato di via San Lazzaro. Giunti sull'asfalto si ritorna su via Narzole e si va a sinistra ed in breve si arriva al punto di partenza.