31/10/2011

Ferrata Deanna Orlandini 959 m.

Itinerario bello, vario e molto particolare, eccetto i due cavi di assicurazione non esistono gradini per la progressione. Per cui nei tratti MD (sono tre, volendo evitabili) occorre avere molta forza nelle braccia e una discreta padronanza nell'arrampicata. Molto bella.
Periodo: tutto l'anno, da evitare in caso di neve e nei periodi più caldi.
Difficoltà: PD/MD
Dislivello complessivo: 250 m.
Tempo complessivo: 4 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale si può posteggiare l'auto nei vari parcheggi nel paese.

Descrizione: si risale via XX settembre sino alla Madonna della Guardia (segnavia quadrato giallo vuoto) poi per un bivio a sinistra nel bosco all'attacco dell'Anchise, (cartello arancione). Si prende la traccia a destra (bolli arancione all'attacco della ferrata). Due varianti: a sinistra porta ad una cavità e poi una profonda fenditura (20 metri) da percorre in piano (D), la quale presenta un'uscita in camino (MD). A destra si affronta un breve risalto (facile) che si congiunge all'uscita superiore della fessura. Si continua verso la cima con un passo di II°. Si scende verso il colletto dove si trova un tavolo da pic-nic. Si arriva così alla parete Sud della Biurca (forca) dove volendo è possibile tornare per sentiero a sinistra. Dalla sella si attacca la seconda parte della ferrata. Inizia con una paretina appoggiata (PD) per terminare su un grande spiazzo, e affrontare poi lo spigolo. Qui i cavi portano su una cengia che va percorsa verso destra dove due sono le scelte: 1) attaccare la parete Est, prima verticale e poi strapiombante (D+/MD) per una ventina di metri e traversare a sinistra (D, molto aereo) e tornare sullo spigolo che porta alla vetta (Madonnina e libro di vetta), scendendo poi al bivacco Città di Busalla. 2) tralasciata la parete Est si continua a destra, risalendo un sentiero con un passaggio di II° con maniglie che porta al bivacco. Dal bivacco si prosegue sulla Biurca Nord (croce). Si può volendo ritornare al tavolo da pic-nic in mezz'ora per la via normale che sale dalla sinistra. Il percorso continua scendendo verso destra (cartello ferrata) sino al sentiero di ritorno dalla Carèga do Diao (Sedia del Diavolo). A destra i cavi portano su una cengia, si traversa per 150 metri (PD) fino al gendarme del braccio destro della Carèga, dove un ponte delle scimmie porta all'attacco (evitabile tornando su sentiero con cavo attrezzato, PD). Ora si affronta il difficile risalto di 15 metri (MD) che porta al sedile, poi una paretina conduce alla vetta



Discesa: dalla cima i cavi puntano in discesa e portano ad un traverso cablato e di qui per sentiero da seguire a ritroso sino alla vetta della Biurca Nord, dove si prende la normale di salita ad Ovest (cablata). Si segue il sentiero verso sino al tavolo da pic-nic, e da li si prosegue per Crocefieschi.

03/10/2011

Ferrata di Pra Premier 2265 m.

Interessante e non difficile ferrata, abbinabile a quella vicina della Cretes de Combe la Roche, che è leggermente più impegnativa. Nel caso si decida di abbinarle, conviene fermare l'auto al primo parcheggio e fare prima la ferrata de Combe, in quanto scendendo si incontra l'attacco della Pra Premier. Panorama magnifico dalla sommità. 
Periodo: Maggio - Ottobre
Difficoltà: AD+
Dislivello complessivo: 295 m.
Tempo complessivo: 3 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale: da Briancon si sale al Colle dell'Izoard e si scende ad Arvieux/Brunissard dove un mini cartello indica la via ferrata, si continua in direzione del campeggio e poi per altri due chilometri sino alla fine della strada asfaltata dove si posteggia. Volendo si può proseguire ancora oltre su strada sterrata sino al parcheggio successivo.
Descrizione: si seguono le indicazioni per la ferrata proseguendo sino al lago artificiale, lo si aggira a  sinistra salendo gli sfasciumi del canale sotto al torrione. L'inizio si trova sulla destra del canale dello stesso. Si parte con un muretto verticale e da una traversata ascendente, ancora un traverso aereo verso sinistra per arrivare al centro della parete, dove troviamo un tratto verticale che tira un po' di braccia. Intanto il panorama si amplia e si intravede in lontananza il Monviso. Ora una risalita verso destra per delle belle placche, poi ancora verso sinistra, un tratto aereo porta al superamento di uno strapiombo. Segue un tratto meno ripido, e brevemente si raggiunge la cima a  da cui si gode di un panorama magnifico.
Discesa: si ritorna a sinistra per sentiero segnalato con ometti alle baite di Clapeyto, dove prima di raggiungerle si va ancora a sinistra e di li al laghetto, oppure allungando un po', alle baite girare a destra sino ad incontrare la strada che riporta all'auto.