31/12/2015

Ferrata della Rucèia 541 m.

Nuova ferrata in Valle di Susa, breve e viste le difficoltà è adatta ai neofiti. Il percorso attrezzato si snoda attraverso quattro brevi settori di roccia ben distinti e collegati tra di loro da brevissimi tratti di sentiero. Attrezzata molto bene con gradini per mani e piedi e cavo metallico con guaina plastificata. Nel primo settore si trovano le difficoltà maggiori, poi proseguendo le difficoltà diminuiscono e diventa più semplice fino al tratto finale che si sale alla sinistra della paretina di arrampicata di "Pera bruna". La discesa avviene per comodo sentiero sulla sinistra che riporta alla base ed in breve alla strada statale.



Periodo: tutto l'anno, sconsigliata d'estate
Difficoltà: AD 
Dislivello complessivo: 150 metri
Tempo complessivo: 2 ore
Accesso stradale dopo l'area attrezzata del Gravio si percorre a piedi la sterrata che passa a fianco del parco Avventura e si raggiunge in 10 minuti l'evidente attacco della ferrata.

 

29/12/2015

Forte Varisello 2100 m.

Il Forte Varisello è una delle grandi opere militari del Moncenisio. Fu realizzato tra il 1877 e il 1880, e rappresentava il cardine della difesa dell’altopiano di confine. Il forte sorge su una altura a 2100 metri di quota in una posizione dominante sulla conca del Moncenisio. Divenne però ben presto obsoleto e non si ritenne di adeguarlo e dopo il 1910 fu utilizzato principalmente come deposito e magazzino. Bellissima e facile escursione fatta approfittando di questo pazzo inverno privo di neve. Arrivare al Colle del Moncenisio ed apprezzare la bellezza e l'immensità del suo lago in completa solitudine con la strada priva di mezzi motorizzati è una sensazione bellissima.















Località di partenza: Piana di San Nicolao 1700 m. 
Arrivo: Forte Varisello 2100 m.
Dislivello: 400 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC: n.2 1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale: da Susa prendere la strada per il Moncenisio, si superano Giaglione e Bar Cenisio, sino ad arrivare alla Piana di San Nicolao, dove la strada viene chiusa normalmente per il periodo invernale e posteggiare l'auto.
Descrizione: Lasciata l'auto si risale la strada che porta al Colle del Moncenisio, seguendone i tornanti fino al pianoro della Grand Croix, (vecchio albergo Malamot). Qui ci sono due possibilità, si può puntare verso sinistra direttamente verso il Forte Varisello (ben visibile) con il percorso più breve, oppure puntare a destra verso lo sbarramento della diga per ampi e dolci dossi fino a raggiungerlo e di qui con percorso molto panoramico si percorre tutto lo sbarramento ricongiungendosi con il percorso precedente. A questo punto con alcune brevi svolte sempre su strada sterrata si raggiunge il bel Forte Varisello (visitabile al suo interno, prestando le dovute cautele). Il ritorno avviene per i due percorsi succitati.


21/12/2015

Prato del Colle 1732 m.

La neve continua a stare lontana dalle nostre montagne e le temperature sono decisamente alte, ma volevo ugualmente provare questa facile escursione, che in una stagione normale sarebbe oramai una bellissima ciaspolata. Il panorama merita con vista sulle montagne del parco dell'Orsiera, due ore scarse di tranquilla camminata su strada poderale, in attesa di rifarla appena nevica.



















Località di partenza: Villaretto frazione Gran Faetto 1270 m. 
Arrivo: Prato del Colle 1732 m.
Dislivello: 462 m.
Tempo di salita: 1:45 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC: n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale oppure salire ancora alla frazione Touront ma con parcheggio limitato.



















Descrizione: dal paese si prosegue verso Touront e si svolta a destra (indicazioni stradali) seguendo  la strada, che da subito diventa sterrata, con numerose svolte nel bellissimo bosco. Ad un bivio molto evidente si prende la strada a destra. Più avanti ancora si trovano le indicazioni per il sentiero che porta al colle della Russa, volendo si possono fare numerosi tagli per evitare i tornanti della strada. Si arriva così alle case Colletto (1517 m.). Si superano così altri gruppi di belle baite ristrutturate, si arriva, dopo avere superato un alpeggio al bivio per il sentiero che porta al colle della Russa. Si continua sulla strada superando altre baite, e si arriva infine a Prato del Colle. Ottimo panorama.
Discesa: per il medesimo percorso di salita, oppure si prosegue seguendo l'indicazione delle paline dietro a Prato del Colle e si scende in direzione della borgata di Albournu con il sentiero n.341 che piega a sinistra costeggiando un costone roccioso. Dalla borgata si svolta ancora a sinistra, sino al rientro all'auto.

14/12/2015

Ex Rifugio Valanza 1750 m.

Semplice ma abbastanza lunga come camminata, volendo tutta su strada sterrata, oppure su sentiero. Il Rifugio Valanza è un ottimo punto di osservazione sulla pianura piemontese, domina il vallone di Rorà, nelle giornate terse il panorama si estende al Gran Paradiso, Cervino e al gruppo del Monte Rosa. In inverno è una bella gita per le ciaspole.















Località di partenza: Colonia Piccolo Tibet fine strada asfaltata 1200 m. 
Arrivo: Ex Rifugio Valanza 1750 m.
Dislivello: 550 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC: n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale circa 1 chilometro dopo la colonia alpina termina la strada asfaltata e si può in piccoli spiazzi posteggiare l'auto.


Descrizione: si continua sulla sterrata principale, dove dopo alcuni tornanti si continua a sinistra su un tratto pianeggiante (cartello in legno indicante "Gardour" e palina indicante "anello di Valanza"), si continua l'attraversamento del bel bosco fino ad arrivare alla borgata Ivert. Da qui volendo si può imboccare un ripido sentiero ascendente da destra verso sinistra, oppure continuare tranquillamente sulla sterrata, che dopo alcuni tornanti perviene al dosso spartiacque tra la Valle di Luserna e il Vallone della Liussa. Di qui in poi la strada continua quasi pianeggiante fino all'ex rifugio Valanza (1750 m.). La discesa si effettua per il medesimo percorso di salita.

07/12/2015

Pian dell'Orso 1860 m.

Ci troviamo nel Parco Naturale Orsiera Rocciavrè nel comune di Villar Focchiardo. Su questo grande e panoramicissimo pianoro, si trova la Cappella della Trasfigurazione recentemente ristrutturata con annesso bivacco. Luogo incantevole dal punto di vista paesaggistico e naturalistico: infatti salendo lungo la strada sterrata, in primavera inoltrata, si incontrano tantissime piante di maggiociondoli alpini.














Partenza: Alpe Fumavecchia 1421 m.
Arrivo: Pian dell'Orso 1860 m.
Dislivello: 439 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale La carrozzabile continua in buono stato sino al casotto di Fumavecchia a 1681 m., 
in tal caso si riduce drasticamente il dislivello della camminata.















Descrizione: lasciata l'auto, si può ora scegliere se proseguire sulla strade seguendo i numerosi tornanti fino al casotto di Fumavecchia, oppure prendere il sentiero che sale più diretto. Se si segue la strada, in una oretta scarsa si raggiunge il casotto, da dove inizia un sentiero il n. 524A che in 45 minuti di bosco rado e con traverso ascendente porta al Pian dell'Orso scoprendo via via un panorama sempre più ampio. Il ritorno si effettua per il medesimo percorso di salita.


30/11/2015

Rifugio Scarfiotti 2160 m.

Gita da intraprendere in tardo autunno quando il rifugio è già chiuso, in questo periodo vi sono meno autovetture e fuoristrada a transitare sulla carrreccia. Gita facile, da non sottovalutare il modesto dislivello, sono comunque 17 km. A/R. Nelle condizioni odierne (vedi foto) alquanto inaspettate, sono utili un paio di ramponcini visti i numerosi tratti ghiacciati. In alternativa, diventa una bella gita con le ciaspole, effettuabile fino al rifugio solo con neve assolutamente sicura, altrimenti è consigliato fermarsi alla diga di Rochemolles.














Località di partenza: Rochemolles 1619 m.
Arrivo: Rifugio Scarfiotti 2160 m.
Dislivello: 551 m.
Tempo complessivo: 2 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGN: n.1 1:50.000 Valli di Susa Chisone e Gemanasca
Accesso stradale volendo accorciare un po' il percorso si può proseguire ancora fino alle Grange Monchecuite (1829 m.).



















Descrizione: Lasciato l'abitato di Rochemolles sulla sinistra, si continua sulla sterrata o in alternativa sulla mulattiera fino alla cappella di San Rocco da dove ci si alza con ripidi tornanti per raggiungere lo slargo dove si trovano le Grange Monchecuite. Da qui in poi la salita diventa costante e mai ripida fino alla diga dopo avere superato il ruscello in località Picreux (2047 m.) e alla lapide in ricordo dei 21 alpini travolti da una valanga nel 1931. La strada ora si alza con ampie svolte fino a pervenire nella grande conca delle Grange Fond, si attraversa ora un ponticello costeggiando un primo laghetto e si raggiunge così il rifugio posto sotto la bastionata rocciosa della Rognosa d'Etiache. La discesa si effettua per il medesimo percorso di salita.

16/11/2015

Rifugio Troncea 1915 m.

Situato nel Parco Naturale Val Troncea, ricostruito sui ruderi di una vecchia abitazione, e attivo dal 2007. Molto frequentato nella stagione invernale con le ciaspole, è una bella escursione adatta a tutti anche nelle altre stagioni. Volendo prolungare la gita, si può raggiungere l'Alpe Mey situata nel fondovalle.



















Località di partenza: Val Troncea frazione Pattemouche 1614 m. 
Arrivo: Rifugio Troncea 1915 m.
Dislivello: 301 m.
Tempo di salita: 1.30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC: n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale Nella stagione senza neve, ci si può addentrare ancora con l'auto fino ai due parcheggi successivi, ma vista la brevità della gita, consiglio di lasciare qui l'auto.



















Descrizione: dal parcheggio si possono imboccare sia la strada di sinistra (pista di fondo di salita) oppure quella di destra (pista di fondo di discesa) tanto si ricongiungono all'ultimo ponte. Costeggiando così il torrente Chisone si risale la valle con scorci caratteristici via via  più ampi sulle montagne al fondo della valle. Ad un certo punto si trova a sinistra un bivio con indicazione per il rifugio, volendo può essere un'alternativa di salita. Si continua sulla strada e si trova il ponte da dove si rientra in inverno con la pista da fondo, poco oltre ad un bivio la strada continua verso l'Alpe Mey. Si svolta in vece a sinistra e dopo pochi tornanti si arriva alla località Troncea dove sorge il Rifugio. Il rientro avviene per i medesimi percorsi dell'andata.

03/11/2015

Ferrata dell'Infernone

Sulle Prealpi biellesi, nel cuore della Valle Elvo, si nasconde tra i boschi e le lame del torrente Elvo, un percorso all'insegna dell'andrenalina: la Ferrata  dell'Infernone. Una via ferrata molto suggestiva, che si sviluppa in orizzontale, lungo un circuito attrezzato di circa 2 km. tra le gole più profonde del ruscello, tra rocce, orridi e strapiombi. Un itinerario fatto di salti e ponti sospesi grazie ai quali è possibile addentrarsi in una realtà altrimenti inaccessibile, e ammirare da vicino la bellezza. Lungo la ferrata l'ambiente è molto selvaggio con tutto intorno un paesaggio da cartolina: il panorama è costellato da prati, boschi e alpeggi che testimoniano la tradizione agropastorale della zona.
Il video della gita: https://www.youtube.com/watch?v=KaFUDxGuD8E&feature=youtu.be
La relazione della gita: http://verticalemanontroppo.blogspot.it/2012/04/ferrata-dellinfernone.html

26/10/2015

Monte Tivoli o Bric Arpiol 1791 m.

Facile e breve escursione per ammirare da vicino il Re di pietra e di immergersi negli splendidi colori della stagione autunnale. Solitamente la salita al Monte Tivoli, viene effettuata partendo da Crissolo, ma data l'esposizione a nord in questa stagione non prende sole.















Località di partenza: Oncino, località Meire Tirolo 1618 m. 
Arrivo: Monte Tivoli 1791 m.
Dislivello: 173 m.
Tempo di salita: 1 ora
Difficoltà: T
Cartografia: IGC: n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale giunti ad Oncino si svolta a sinistra (indicazioni) passando a fianco della chiesa e si prosegue sempre su strada asfaltata, ma ora più stretta e ripida sino al suo termine (Meire Tirolo) dove diventa sterrata e dove si può parcheggiare.



















Descrizione: dal parcheggio si continua sulla strada sterrata, passando accanto ad un pilone votivo raffigurante i santi Chiaffredo e Pancrazio. Qui si inizia ad intravedere la sagoma del Monviso, la quale ci terrà compagnia per tutta l'escursione. Si costeggiano ora i ruderi in pietra delle Meire Tirolo, mentre a destra si inizia a vedere la cima erbosa del monte Tivoli e dietro, spostato verso sinistra il monte Frioland. Il percorso continua con moderata salita compiendo un semicerchio da sinistra verso destra, per arrivare infine al colle Arpiol dove si trovano alcune grange. Il Viso sembra a portata di mano e il panorama è stupendo; dal colle si svolta a destra e si sale senza nessun problema alla cima del monte Tivoli 1791 m., da quassù il panorama si estende su Crissolo e le sue borgate e su Ostana dall'altra parte della valle. Il rientro si effettua per il medesimo percorso. Ovviamente il dislivello della gita si può modificare a piacere, lasciando l'auto in qualche borgata più sotto, o partendo direttamente da Oncino.