28/06/2021

Camminando sul confine

In splendida posizione panoramica a fine '800 su questa cresta di confine vennero edificati ben sei fortificazioni per contrastare un'eventuale attacco nemico, ma ahimè dal 1947 il tutto è diventato di proprietà francese. Con questo breve anello panoramico si ha la possibilità di vederne un paio.






















Località di partenza: Chalet delle Marmotte 1800 m.
Arrivo: Chalet delle Marmotte 1800 m.
Dislivello: 450 m. c.a
Tempo complessivo: 3:30 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC n.8 1:50.000 Alpi Marittime e Liguri
Accesso stradale lasciare l'auto nei pressi dello Chalet delle Marmotte.

















Descrizione: lasciata l'auto ci si incammina sull'asfalto in direzione del colle tralasciando la strada sterrata di sinistra (Strada del sale, si farà al ritorno), quindi si segue l'indicazione per il forte centrale. Poco prima del colle sulle sinistra inizia la sterrata che in breve porta al forte, lo si attraversa e si continua sulla strada che in leggera discesa si ricongiunge con quella del sale. Si prosegue per circa un chilometro sino ad un bivio dove occorre andare a destra, da qui si nota il sentiero che verrà fatto al ritorno. Ora si entra in territorio francese, il panorama si amplia in particolare sulla Rocca dell'Abisso e sul monte Frison che si stagliano dietro al forte, nel contempo si possono ammirare gli infiniti tornanti della vecchia strada che sale dal versante francese. Si prosegue sempre su sterrata in leggera salita sino ad arrivare al forte Tabourde 1982 m. purtroppo abbastanza mal messo. Si ritorna indietro brevemente sulla strada e si imbocca una sterrata che sale in parallelo, la quale, dopo un paio di stretti tornanti inizia un lunghissimo traverso ascendente, sino ad arrivare sul punto culminante dove a sinistra si intravede in sentiero di discesa. Volendo a questo punto prima di intraprendere la discesa è possibile salire ancora in poco tempo al Becco Rosso 2214 m. Il sentiero di discesa ci riporterà al bivio incontrato all'andata depositandoci sulla strada del sale, che a sua volta ci riporterà all'auto.





17/06/2021

Lago Gabiet 2367 m.

Situato in una bellissima conca circondato da moltissime vette. E' un lago parzialmente artificiale, alimentato da numerose cascate e torrenti in un contesto alquanto selvaggio dove non mancano camosci e stambecchi. Per arrivarci è possibile scegliere tra diversi itinerari; escludendo quello più semplice (la cabinovia) si può salire tramite sentiero da Staffal, oppure con percorso turistico tutto su strada sterrata partendo dalla località a valle di D'Evola (Obrò Dejelò) a 1800 m., seguendo la sterrata di servizio alle piste da sci, da dove volendo fare un anello più ampio e lungo, è possibile raggiungere prima la Punta Jolanda per poi ridiscendere al lago e rientrare dalla sterrata proposta.

Il video della gita: https://www.youtube.com/watch?v=f7wU5r_J5Y8&t=105s

Località di partenza: bivio a quota 1800 metri subito a valle della località D'Evola
Arrivo: lago Gabiet 2367 m.
Dislivello: 567 m.
Tempo di salita: 2:15 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.5 1:50.000 Cervino e Monte Rosa
Accesso stradale appena prima della borgata D'Evola si trova il bivio e su un piccolissimo spiazzetto è possibile posteggiare, oppure subito dopo il cartello nei pressi di un Bed and Breakfast ci sono due o tre posti nel piccolo prato.
















Descrizione: dal bivio si imbocca la strada inizialmente ancora asfaltata risalendo il versante orientale della valle. Non si troverà segnaletica, ma il percorso è molto evidente e non è possibile sbagliare strada. La strada diventa sterrata e sale gradualmente  tra i larici, dopo alcuni tornanti si arriva ad un deposito di legna nei pressi di un ripetitore, si prosegue e si arriva all'Alpe Montery posizionata in un'ampia conca prativa. Dopo un tratto pianeggiante si giunge ad un bivio, a destra si prosegue passando poi sotto alla seggiovia in direzione della Punta Jolanda, si deva andare invece a sinistra per la ripida carrareccia, che occorrerà seguire tagliando più volte la pista da sci e indicata con n.6 (con altri tratti ripidi) sino ad arrivare al piano dove arriva la cabinovia proveniente da Stafal. Mantenendosi alti sulla sterrata n.5 si costeggiano alcune grange  e in vista del rifugio Gabiet in breve si arriva al lago godendo di un meraviglioso panorama. Il rientro avviene per il medesimo percorso.



13/06/2021

Falesia del Toupè

Si trova in Val Cenischia, valle laterale alla Val di Susa, sulla vecchia strada di collegamento al Colle del Moncenisio. Nata negli anni '90 grazie al contributo della guida alpina Alberto Bolognesi che in pochi anni ha scoperto diverse altre falesie in zona. La parete è composta da placche diedri e fessure, con difficoltà che vanno dal 3° grado al 7a, quindi ottime anche per i principianti, fruibile pressochè  tutto l'anno, tranne nei periodi troppo freddi (900 metri di altitudine) o nei periodi troppo afosi (esposizione sud/est). Per maggiori info: http://www.altox.it/ValsusaFalesie/novalesa_toupe.htm

Accesso stradale all'ingresso del paese svoltare a sinistra, si attraversa il ponte seguendo le indicazioni per Moncenisio, si prosegue sino ad incrociare la strada che sale dal paese e prima di una cueva si incrocia la via Francigena (cartello falesia), parcheggiare con cura nei pochi spazi disponibili.



12/06/2021

Alpe Crosenna 1645 m.

Escursione facile ma molto interessante che dall'abitato di Villanova ci porta nel selvaggio vallone del rio Crosella, con abbondanza di meravigliose cascate, ai piedi del Bric Boucie. All'alpeggio si trova l'agriturismo La Porziuncola oltre al miglior "Seirass" della valle. Esistono tre tipi di parcheggi arrivati a Villanova, strisce blu (euro tre tutta la giornata), parcheggio gratuito cento metri più sopra sulla strada oppure, si può proseguire ancora per alcuni tornanti con l'auto fino al parcheggio superiore, togliendo un centinaio di metri di dislivello e una mezz'ora in meno alla gita.
















Località di partenza: Villanova Pellice 1223 m.
Arrivo: Alpe Crosenna 1645 m.
Dislivello: 422 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso


















Descrizione: lasciata l'auto a Villanova ci si incammina sulla strada sterrata, e dopo alcuni tornanti si arriva al parcheggio alto da dove, volendo proseguire in auto si deve ritirare il Ticket di euro 10 al bar di Villanova (la strada prosegue e conduce al rifugio Jervis alla conca del Prà). Da questo punto si procede ancora sulla strada per una mezz'ora circa sino a trovare prima di una curva nei pressi di una cascata il bivio (indicato), che staccandosi sulla destra inizia a salire deciso in un bosco di larici, arrivando poi a costeggiare il rio Crosenna (viene da chiedersi come le mucche possano salire sin quassù il alpeggio). Si arriva così nei pressi di una sontuosa cascata, la si attraversa e ci si porta infine alla bellissima conca dove si trovano le baite dell'alpeggio/agriturismo, dove è possibile acquistare dell'ottimo formaggio. Il rientro avviene per il medesimo itinerario fatto all'andata.