25/06/2020

Lago di Loditor 1920 m.

Un antico lago, un tempo di notevoli dimensioni, oggi diventato quasi tutta torbiera. Un'area che nel 2003 è stata riconosciuta dall'Unione Europea come SIC (sito di interesse comunitario), quindi zona protetta. Ci si arriva con una bella camminata adatta a tutti, con scarso dislivello ma abbastanza lunga (13 km. A/R). Buoni panorami sulle cime circostanti, dallo Zerbion alla Tersiva e al Plateu Rosa. Belle vedute sulle borgate di La Magdaleine e Chamois.














Località di partenza: Plan Prorion 1890 m.
Arrivo: Lago di Loditor 1920 m.
Dislivello: 100 m. (comprese le perdite di quota)
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.5 1:50.000 Cervino e Monte Rosa
Accesso stradale














Descrizione: lasciata l'auto si inizia a camminare sullo sterrato che parte nei pressi del bar, la strada è ampia e pianeggiante e si inoltra nel bosco per uscirne più avanti nei pressi di uno dei tanti alpeggi. Si prosegue dritti trascurando una diramazione a sinistra (ma le indicazioni molto precise non mancano). Si rientra nel bosco e la strada si fa in discesa per poi risalire superando alcuni tornanti incontrando diverse diramazioni, altri saliscendi; infine un ultimo tratto pianeggiate e si arriva ad un ponticello che anticipa il piano di Loditor dove è adagiato il lago ( o meglio, quel che ne resta). Il rientro avviene per il medesimo percorso fatto all'andata.

20/06/2020

Colle della Bicocca 2285 m.

Escursione molto semplice ma molto panoramica, a cavallo tra la Valle Maira e la Valle Varaita con vista sempre molto ravvicinata su Monviso, Pelvo, Marchisa e Chersogno. Il tracciato tutto su strada sterrata (la strada dei cannoni) perde inizialmente circa 200 m. di dislivello per recuperarli poi nella seconda parte (i due colli sono praticamente alla stessa altezza), la lunghezza invece è di circa 14 km tra andata e ritorno. Sconsiglio di farla nei giorni festivi, in quanto la strada è transitata a volte da auto e moto.













Località di partenza: Colle di Sampeyre 2284 m.
Arrivo: Colle della Bicocca 2285 m.
Dislivello: -+ 200 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale













Descrizione: lasciata l'auto, si continua a camminare sulla strada sterrata a destra ammirando i numerosi alpeggi sul lato della Valle Maira, più avanti si potrà vedere in basso il bellissimo paesino di Elva (raggiungibile in auto dal Colle di Sampeyre con sette chilometri di strada asfaltata),
si prosegue così, ignorando tutte le deviazioni, circa a metà percorso si trovano le indicazioni a destra per "la madonnina", punto panoramico. Si prosegue dritti arrivando così ai ruderi presenti sul Colle della Bicocca, dove riappare il Monviso, tutta la Valle di Bellino e il Pelvo vicinissimo. Il rientro avviene per in medesimo percorso fatto all'andata.

15/06/2020

Monte Crosetta 2195 m.

Posizionata tra la Valle Stura e la Valle Maira, la Valle Grana è una valle bellissima e verdeggiante, non possiede cime alte e di prestigio, ma offre piacevoli e panoramiche escursioni. Patria della cultura occitana e del famosissimo Castelmagno, questa gita dal dislivello contenuto ricalca in parte il percorso seguito dai pellegrini, che dalla Valle Maira si recavano al santuario di San Magno, e giunti al colle si potranno vedere tante piccole croci, le stesse che venivano piantate dai pellegrini in segno di ringraziamento. Dalla cima bellissime vedute sull'alta Valle Grana e le cime circostanti. 














Località di partenza: santuario di Castelmagno 1761 m.
Arrivo: monte Crosetta 2195 m.
Dislivello: 434 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.7 1:50.000 Valli Maira Grana e Stura
Accesso stradale
Descrizione: dal parcheggio si risale la scalinata del santuario sino al piazzale superiore, da dove si rintraccia il sentiero che inizia grosso modo all'altezza della fontana. Si sale avendo come riferimento sulla sinistra una curiosa palina con indicante numerose località, e sulla destra invece è visibile una statua della Madonna. Si confluisce così sulla strada sterrata che va percorsa in salita sino a quando non si incontra un bivio, dove si deve continuare a destra per incontrare più avanti il sentiero a sinistra (indicazioni per la Crosetta). Si inizia a prendere quota tra ampi pascoli e bellissime fioriture. All'altezza di alcune roccette, ci si mantiene a sinistra, e con alcuni lunghi tornanti si sale a raggiungere il colle della Crosetta, dove si trovano le curiose croci. Si piega ora a destra e si percorre brevemente la cresta che porta alla croce di vetta, da dove un panorama a 360° si apre sulla Valle Grana Maira e Stura e sulla mole possente del Monviso. Il ritorno avviene sul medesimo percorso fatto all'andata.


07/06/2020

Laghi della Brignola 2131 m.


Escursione facile ma abbastanza lunga (di quelle che ti fregano per intenderci). Il dislivello è molto contenuto, ma la prima parte della camminata è tutta in discesa, quindi… Siamo nella Valle Maudagna, nel cuore delle Alpi Liguri, popolate in estate da numerosi pascoli, i quali producono il famoso formaggio Raschera. Si raggiungono dei deliziosi laghetti che vanno visti nella stagione tardo primaverile quando la neve si è ritirata (a fine estate rischiano di essere in secca). Il percorso essendo quasi tutto su strada sterrata è turistico, tranne l'ultimo tratto su sentiero. Panorami bellissimi su tutto il percorso.













Località di partenza: Rifugio Balma 1860 m.
Arrivo: Laghi della Brignola 2131 m.
Dislivello: 271 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC n.8 1:50.000 Alpi Marittime e Liguri
Accesso stradale













Descrizione: lasciata l'auto si percorre la sterrata che in leggera discesa scende sulla sinistra tagliando interamente le pendici del Mondolè. Si trascurano varie deviazioni, si oltrepassa una cascata e ci si addentra nella Valletta del Rio della Brignola dove finalmente la strada inizia a salire, si supera un modesto alpeggio ed infine si arriva al termine della strada. Di qui a sinistra si stacca un sentiero (cartello) che attraversando tutta la torbiera in breve tempo conduce alla conca che ospita i laghi. Il rientro avviene per il medesimo percorso (con annessa risalita).