16/05/2021

Anello del Sapei 1615 m.

Escursione ad anello molto interessante , forse un po' meno frequentata della più gettonata Rocca Sella. Una bella balconata sulla bassa valle, sui laghi di Avigliana, sulla Sacra di San Michele e sulle montagne circostanti sino al lontano Monviso. Il giro descritto è fatto in senso orario quindi la difficoltà EE è riferita alla salita che presenta verso la fine alcuni tratti privi di sentiero (nulla di difficile), ed è sicuramente più visibile il percorso, ma nulla impedisce di farlo al contrario. Una tappa obbligata va fatta al ritorno al rifugio Rocca Sella a Celle, nel caso non abbiate ancora fatto lo spuntino, e nel caso lo aveste già fatto è d'obbligo fermarsi per una birra o uno splendido dolce.















Località di partenza: Celle 990 m.
Arrivo: Celle 990 m.
Dislivello: 650 m.
Tempo complessivo: 3:30 ore
Difficoltà: E/EE
Cartografia: IGC n.17 1:50.000 Torino-Pinerolo e Bassa Valle di Susa
Accesso stradale si posteggia nei pressi della chiesetta, oppure è possibile proseguire ancora un tratto sino alla borgata Comba dove la strada termina (minime possibilità di posteggio).

















Descrizione: dalla chiesetta si punta in direzione del rifugio e prendendo a sinistra subito dopo (indicazioni per Rocca Sella), pochi passi in salita e poi subito a destra entrando così nel bosco di castagni. Usciti dal bosco si percorre il sentiero attraverso i prati arrivando così alla Borgata Comba 1090 m., si passa tra le case e si segue l'ultimo tratto di strada sino al termine dove si trova una fontana (sino a qui se c'è parcheggio è possibile arrivare in auto). Dal sentiero a destra della fontana che porta a Rocca Sella, si arriverà al ritorno, quindi si punta dritto alle ultime case e si segue l'indicazione per il Monte Sapei e fontana Barale. Si percorre così una lunga traccia quasi pianeggiante prima in un bosco misto e poi in una faggeta. Si continua alternando tratti pianeggianti a brevi salite arrivando così ai ruderi delle case di Fontana Barale, si prosegue e il percorso diventa leggermente più impegnativo ma comunque sempre evidente e ben segnalato da bolli di vernice e occasionali ometti. Si sale attraversando una pietraia che scende dal Sapei superando un primo rilievo roccioso (altri ne seguiranno, ma mai difficili), si prosegue aggirando il Sapei e si raggiunge il Colle della Bassa da dove (segnalato) si sale a destra percorrendo l'ultimo tratto della dorsale per arrivare in cima al Sapei contrassegnato da un grosso ometto. Seppure modesta, la cima offre un panorama molto esteso sulla pianura e sulle montagne circostanti. Ora si prosegue sul lato opposto con il sentiero che ci condurrà al colle dell'Arponetto che, sempre molto ben tracciato tenendosi sul crinale traversa lungamente nel fitto bosco. Giunti al colle, crocevia di diversi sentieri ci si mantiene sul 575 che riporta alla frazione Comba e di li a Celle dove termina il nostro giro ad anello.




09/05/2021

I sentieri di Venasca

Sono tre i sentieri percorribili sulle alture di Venasca, tutti e tre molto ben segnalati e ben curati. Il primo è "il filo" adatto a famiglie con bambini, con una lunghezza di 5 km. fatto di interazione in mezzo alla natura con marionette, ragnatele, altalene, telai, strumenti musicali e un labirinto. Il secondo quello da noi percorso delle "4 chiesette", che comprende anche il filo di 10 km. con un dislivello di 400 m. circa comprese le varie risalite. Ultimo quello delle "7 chiesette", lungo 16 km. Tutti e tre i percorsi sono fattibili anche in MTB.















Località di partenza: Venasca 550 m.
Arrivo: Venasca 550 m.
Dislivello: 400 circa comprese risalite
Tempo complessivo: 3:30 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale si parcheggia sulla piazza centrale.


















Descrizione: dalla piazza principale ci si dirige verso la chiesa parrocchiale arrivando in piazza Caduti, da li (evidente) si imbocca via Dante e più avanti (indicazioni per i tre percorsi) si svolta su una sterrata a sinistra. Si prosegue sulla sterrata ed in breve si arriva alla prima chiesetta, quella di San Firmino. Qui, ora stando alle indicazioni in sentiero delle "7 chiesette" prosegue dritto, noi dobbiamo invece seguire quello del filo (in comune con le 4 chiesette) e risalire per una ripida scalinata fatta di tronchi dietro alla chiesa (subito sopra buon colpo d'occhio sul Monviso). Si segue il sentiero sempre ben segnalato (con curiosi cordini) e si arriva alla borgata Parola da dove, saremo spiati  👀 dalla finestra da una donna (manichino) alquanto inquietante 😀. Seguendo sempre le frecce gialle e i cordini si raggiunge la meira Bigat (baco da seta in piemontese) e dove probabilmente venivano allevati in tempi lontani. Qui troviamo due altalene appese agli alberi, tutte le altre bellissime costruzioni in legno si trovano lungo il percorso. Si prosegue in leggera discesa sulla sinistra sempre su buon sentiero prima e pio su sterrata sino ad incrociare la strada asfaltata che sale da Venasca. Qui dovrebbe terminare il percorso del filo. Oltre la strada troviamo la seconda chiesetta, quella del Vernè risalente al XII secolo. Proseguiamo ora a sinistra per un breve tratto di asfalto dove, subito sopra si prende una scorciatoia a sinistra (segnalata), si incrocia nuovamente l'asfalto e sul lato opposto nei pressi di una presa d'acqua si trova una seconda scorciatoia che conduce alla borgata Quaglia, la si attraversa e proseguiamo verso la successiva borgata Lussia. Ora la strada sterrata ci porta in un fitto bosco dove troviamo la terza chiesetta, quella di Sant'Antonio, si svolta su un sentiero in leggera discesa e, sempre nel bellissimo e fittissimo bosco arriviamo ad una ripidissima scalinata dove eventuali biker vengono avvisati da un cartello di scendere con la bici a mano. Si attraversa un rio su una bella passerella in legno, iniziando così un bel tratto in salita che ci conduce alla borgata Bonelli. Si prosegue oltre sino ad arrivare ad una radura dove si seguono le indicazioni per la borgata Ponza, arrivando così al punto più alto dell'escursione dove troviamo la quarta chiesetta, quella di Sant'Anna dove un tempo fungeva anche da scuola elementare, ancora visibile sul retro della chiesa. Si svolta quindi a destra in discesa in direzione della borgata Ponza, da dove un ripido sentiero ci riporterà a Venasca per concludere questo bellissimo giro ad anello.



04/05/2021

Monte Cuccetto 1003 m.

Periodo ideale per immergersi in questi bellissimi e curatissimi boschi, il verde è dominante, la rigogliosa vegetazione ancora permette bei panorami e scorci sulla pianura. Escursione semplice adatta a tutti.

Località di partenza: Roccavione 646 m.
Arrivo: Roccavione 646 m.
Dislivello: 357 m.
Tempo complessivo: 2:30 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC n.24 1:75.000 il Cuneese
Accesso stradale ampi spazi di parcheggio davanti alle scuole.


















Descrizione: lasciata l'auto ci si incammina attraverso le vie del paese raggiungendo la sede del comune, da dove seguendo le indicazioni inizia l'escursione per il Monte Cuccetto. Si sale sulla stradina a monte del paese e in breve si arriva ad un parco giochi, si svolta a sinistra e si prosegue verso i ruderi di un castello da cui si gode il panorama su Roccavione. Tornati al bivio si prosegue sull'ampia sterrata che sale a destra tra i boschi con pendenza alquanto sostenuta. Il bosco è verdissimo e molto ben curato, più avanti la strada diminuisce la pendenza facendosi pianeggiante, e si arriva all'unica casa di Tetto Cioma, con un vecchio forno, due panchette e un tavolo, comode per uno spuntino una volta rientrati dal Cuccetto. Il sentiero sale dietro alla casa e poco più avanti ad un bivio si va a destra (indicazione monte Cuccetto), da questo punto su sentiero un po' più stretto in 15 minuti si raggiunge la cima, dove si trova una croce con libro di vetta e una curiosa tabella illustrativa delle montagne circostanti. Panorama notevole vista la quota modesta. Si ritorna ora al Tetto Cioma e si seguono le indicazioni (MTB) per il Tetto Griva, anche qui si trovano solo un paio di abitazioni. Si prosegue ora in decisa discesa a destra in direzione Roccavione, arrivando così a Tetti Carletto, proseguendo si arriva su strada asfaltata e dopo aver percorso alcune centinaia di metri, all'altezza di una casa si svota a destra su strada erbosa riportandosi ai piedi della collina dove poi su sentiero si ritorna all'altezza del parco giochi, e di li all'auto.