28/11/2011

Uja di Calcante 1614 m.

Altra bella escursione autunnale su una cima delle Valli di Lanzo, a dispetto della quota non elevatissima, dalla sua vetta si gode di un grandissimo panorama a 360° su tutto l'arco alpino.


Località di partenza: Viù 761 m.
Arrivo:
Dislivello: 853 m.
Tempo di salita: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC  n.2  1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale



Descrizione: Dalla piazza principale di Viù, si parte da dietro la grande statua di Pinocchio, salendo tra le case prima, e per sentiero poi, sino a raggiungere la strada asfaltata che in seguito diventa sterrata sino alla fontana di Lajolo (15 minuti, segnavia EPT 134 sempre presenti). Poco più avanti si incontrano i cartelli indicanti Cialmetta e Calcante. Ci si addentra nel bosco, dove si incontra un bivio (segnavia rosso-bianco) che ci porta a scendere verso il fiume per poi risalire. Da qui seguendo sempre le indicazioni si prosegue tra boschi di castagno e larici, arrivando prima ad una fontana e poi al Colle Cialmetta (1303 m.), dove si trova la cappella dedicata a San Michele (ottimo panorama sulla valle). Da questo punto, lasciandoci alle spalle la cappella, si sale su sentiero più ripido, e in 45 minuti circa si raggiunge la cima, da dove si può godere uno splendido panorama.





Discesa: seguendo l'itinerario di salita

20/11/2011

Lago di Malciaussia 1805 m.

Posto nella più meridionale delle tre valli di Lanzo, il lago artificiale di Malciaussia è posto in una tipica e stupenda conca alpina, l'escursione farà scoprire una delle valli più affascinanti del torinese. Piacevole escursione autunnale, da fare in questo periodo, quando la strada che collega Margone al Lago di Malciaussia è chiusa al traffico automobilistico; generalmente dal 15 ottobre. Volendo proseguire l'escursione (neve permettendo) si può con un'altra oretta di cammino e 200 m. di dislivello in più, raggiungere il Lago Nero a 2007 m.

Località di partenza: Margone 1410 m.
Arrivo: lago di Malciaussia 1805 m.
Dislivello: 395 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: T (fino al lago di Malciaussia) E (se si prosegue fino al lago Nero)
Cartografia: IGC n.2 1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale dove poco prima della sbarra che chiude la strada si può parcheggiare.
Descrizione: Lasciata l'auto ci si incammina sulla strada che risale la sinistra idrografica della valle passando nei pressi di diverse baite arrivando alle grange Pian Andè (1692 m.).
Da questo punto è visibile il muro dell'invaso artificiale. Seguendo ancora la strada si raggiunge infine la diga con il suo lago, continuando si può raggiungere la borgata di Pietramorta posta poco sopra il lago sulla sua sponda destra.



Volendo ora proseguire per il Lago nero, bisogna aggirare verso O il bacino artificiale, passando il torrente immissario del lago (tralasciando a destras il sentiero che sale al rifugio Tazzetti) e salire a sinistra su declivi erbosi in direzione della conca dove vi è il Lago Nero. Si rientra per il medesimo percorso fatto all'andata.

14/11/2011

Santuario Madonna di Ciavanis 1875 m.

Escursione molto frequentata, si svolge nell'ampio e solatio Vallone della Paglia, tributario della Val Grande e racchiuso dalla Punta Pian Spigo, dal Monte Bellavarda e dalla Rocca Manuero 2292 m. Panorama abbastanza esteso e comprendente la cima del Monviso, diverse vette delle Valli di Lanzo: la Ciorneva, la Torre d'Ovarda, il Monte Servin, la Ciamarella e una parte delle montagne  della Val Grande. Gita consigliabile nelle stagioni intermedie, quando la neve non permette di salire a quote più elevate.
Località di partenza: Chialamberto, frazione Vonzo 1231 m.
Arrivo: Madonna del Ciavanis 1875 m.
Dislivello: 644 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGM f. 41, tav. Chialamberto
Accesso stradale




Descrizione: dal parcheggio inizia un sentiero (EPT 326) che percorre le distese erbose della sponda destra idrografica del vallone, lascia a sinistra un gruppo di baite, poi ancora una costruzione (in alto, al sommo di un dosso si intravede il santuario di Ciavanis). Rimontato per un tratto un valloncello, ci si sposta a destra per poi attraversare il torrente, su un costoncino da risalire fino al termine. Segue un pendio di pascoli che va percorso in direzione di un gruppo di baite. Dopo le costruzioni si gira a destra salendo un pendio, pervenuti ad un pilone votivo, inizia una lunga scalinata in pietra (300 gradini) e si arriva al santuario.









Discesa: seguendo l'itinerario di salita, oppure se si vuole fare un percorso ad anello un po più lungo, si può reperire una strada (visibile dietro al santuario) che con un bel percorso (7 Km. circa) riporta al parcheggio. Questa strada viene utilizzata nel periodo invernale come percorso adatto alle ciaspole.