09/12/2018

Rifugio e chiesetta M. della Neve 1480 m.

Rosazza e Piedicavallo sono i due centri turistici più importanti della valle Cervo, collegate da una comoda carrozzabile che risale il torrente Cervo. La gita è fattibile da entrambe le località, con un maggior dislivello da Rosazza e da un minore dislivello da Piedicavallo, (io ovviamente…). Il rifugio si trova in prossimità delle Selle di Rosazza ed è parte di un gruppo di baite, poco a monte del rifugio si trova la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, luogo molto panoramico specie in questo periodo con il contrasto delle cime innevate, consente di ammirare tutta la valle Cervo. Il dislivello da Rosazza è di circa 600 metri con esposizione a mezzogiorno, per contro da Piedicavallo il dislivello è di 443 metri, ma in questo periodo non vedrete il sole sino alla meta. Ramponcini consigliati in questo periodo in presenza di neve o ghiaccio.













Località di partenza: Piedicavallo 1037 m.
Arrivo: Selle di Rosazza 1480 m.
Dislivello: 443 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.9 1:50.000 Ivrea Biella e bassa valle d'Aosta
Accesso stradale nell'ampia zone di parcheggio che costeggia il torrente Cervo, vicino ad un parco giochi e ad un chiosco-bar è possibile posteggiare.













Descrizione: dal posteggio si attraversa il bellissimo ponte in pietra, si svolta a sinistra (indicazioni Selle di Rosazza) costeggiando il torrente, si prosegue passando accanto a delle baite diroccate arrivando ad un piccolo spiazzo con delle lastre di pietra conficcate nel terreno a mo' di staccionata. Si mantiene sempre la destra sul sentiero (segni rossi sulle pietre o su alberi) e ci si inoltra nella faggeta arrivando in breve ad un nucleo di case che bisogna attraversare per proseguire a mezzacosta sulla sinistra nel fitto bosco che con numerosi tornanti ci porterà con pendenza costante a delle baite diroccate dette del "Balcun" da dove si gode una splendida vista (da qui probabilmente il nome) su Piedicavallo e su Rosazza, appena oltre sono situati il rifugio e la piccola chiesetta da dove si gode un panorama incantevole sulla cerchia montana, tra cui il Tovo, il Camino e il Rosso. Il rientro a meno di voler scendere a Rosazza avviene per il medesimo percorso fatto all'andata.


03/12/2018

Chiappili 1439 m. Soglia 1195 m.

Facile e breve escursione alla borgata di Chiappili, tant'è che si può volendo, abbinarla con un ulteriore visita ai casolari Soglia. Bei panorami sulla Val Grande, molto bella la borgata di Chiappili con la piccola chiesetta di San Vito e le baite ottimamente ristrutturate. Al momento attuale (ahimè) non sono necessarie le ciaspole.














Località di partenza: Vonzo sup. 1230 m.
Arrivo: Chiappili 1439 m.
Dislivello: 209 m.
Tempo di salita: 1 ora
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.2 1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale piazzale nei pressi della chiesa è possibile parcheggiare.













Descrizione: dal parcheggio bisogna risalire per la strada chiusa al traffico da una sbarra che parte alcuni metri prima del parcheggio, che con numerosi tornanti prende gradualmente quota con lieve pendenza, sino ad arrivare ad un bivio, dove a destra la strada continua per il santuario del Ciavanis. Tocca andare a sinistra in direzione Chiappili, da questo punto già visibile che in breve si raggiunge. Bel panorama sulla valle. Il rientro avviene per il medesimo percorso. Tornati all'auto per chi avesse ancora voglia di camminare per altri 45 minuti può, dal parcheggio imboccare una strada che parte da dietro la chiesa sulla destra e ignorando quasi subito una deviazione sulla destra, si continua attraversando un ponte, e in leggera discesa si arriva in breve ai casolari Soglia. Ritorno per il medesimo percorso.

02/12/2018

Anello dei 7 ponti

Il vallone del Grandubbione è composto da due piccole valli, quella della Gleisassa e quella dei Traversi, attraversate dall'omonimo rio. L'ambiente severo offriva soltanto un'agricoltura povera e costringeva gli abitanti a costruire molti terrazzamenti per poter ricavare un terreno coltivabile. La pastorizia era composta in prevalenza da caprini, più adatti al territorio. Ma la risorsa principale era il legname, che trasformato in carbone veniva trasportato a fondo valle. Zona quindi di esperti carbonai, dove ancora oggi si vedono i terrazzamenti usati per le carbonaie. Escursione molto bella adatta a tutti, molto ben segnalata e fattibile tutto l'anno tranne nei periodi con neve. Al momento è mancante il ponte delle Piane (quello che riporta nel vallone dei Traversi) ci sono solo due tronchi distanziati da una cinquantina di centimetri, per cui occorre trovare un punto favorevole per guadare il torrente, per cui occorre prestare attenzione.













Località di partenza: Rocceria 999 m.
Arrivo: Rocceria 999 m.
Dislivello: 263 m.
Tempo complessivo: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Bibliografia: CAI sezione di Pinasca
Accesso stradale dove nei pressi dell'Hosteria 7 Ponti  (attualmente chiuso) è possibile posteggiare l'auto.













Descrizione: il sentiero parte subito di fronte all'Hosteria 7 Ponti nei pressi di una bacheca descrittiva. Si scende subito nel bosco sino ad arrivare al torrente che si attraversa sul ponte dei "Mulinass", dopo un breve tratto lo si attraversa ancora sul ponte della "Gleisassa" (ponte che prende il nome dal vallone). Il sentiero ora prosegue lungo la destra del torrente conducendoci ad un nuovo ponte detto della "Lusera" così denominato in quanto si ricavavano le "lòse" dalla cava nelle vicinanze. Attraversato nuovamente il torrente ci ritroviamo in breve al prato del Visch dove è presente una piccola area attrezzata con tavolo e panche costruiti dal CAI sez. di Pinasca. Da qui partono anche numerose vie di arrampicata aperte lungo la parete del Visch. Il percorso prosegue ancora in discesa costeggiando ora a destra ora a sinistra il torrente attraversando in sequenza i ponti del "Visch", di "Chiabreirol", di "Roca Rusa" e dei "Cianaiass". Superato quest'ultimo ponte, poco dopo il sentiero incontra una sterrata che salendo sulla destra conduce alla cappella di San Foran, ma il nostro percorso prosegue sulla sinistra sino a giungere ad un ennesimo ponte, quello delle "Piane". Lo si attraversa entrando così nel vallone dei Traversi, qui il sentiero inizia a salire sulla destra orografica del torrente. Salendo lungo il sentiero si incontrerà una croce e poi un ponte in pietra che ci porterà dalla parte opposta del torrente. Si continua sino a raggiungere la strada asfaltata che proviene da Serremoretto. Si svolta a sinistra e sempre lungo la strada si arriva ad un colletto in prossimità dell'abitato di Serremoretto, si prosegue a destra in direzione della chiesa, si attraversa l'abitato e si scende per sentiero a sinistra sino ad un ultimo ponte, quello di "Rocceria" ed in breve si arriva all'auto chiudendo questo bellissimo anello.