29/01/2024

Anello Cappella dell'Assunta

Posta su un cucuzzolo panoramicissimo nonostante la quota non elevata (1016m.) affacciata sulla bassa e media Valle Stura. Ci si arriva passando tra bellissimi e curatissimi castagneti, sul percorso si trova l'immancabile panchina gigante. Adatto a tutti, bambini compresi.

























Località di partenza: Moiola 685 m.
Arrivo: Moiola 685 m.
Dislivello: 300 m. circa
Tempo complessivo: 2 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.7 1:50.000 Valli Maira Grana e Stura
Accesso stradale  arrivati a Moiola non entrate in paese ma lasciate l'auto nell'ampio posteggio sulla provinciale di fronte ad un bar ristorante.






















Descrizione: lasciata l'auto si prende per il paese superando il canale d'acqua su una passerella coperta, imboccando via San Giovanni si arriva in breve ad una fontana/lavatoio (monumento dedicato alle donne lavatrici). Più avanti si tiene la sinistra e si seguono le indicazioni per la Madonna dell'Assunta, la strada è asfaltata ma poco oltre è chiusa al traffico. Si prosegue e su una curva con staccionata in legno c'è l'indicazione per la panchina gigante, la si ignora (da li si rientrerà), proseguendo in breve si arriva a tetto Bordone. Si prosegue sempre su asfalto entrando ora in un bellissimo castagneto sino a tetto Spa proseguendo ancora dritti, in breve la strada diventa sterrata. Sulla sinistra si noterà un sentiero che scende (ci servirà al ritorno per completare l'anello); ad un bivio troviamo un sentierino che sale ripido a sinistra e porta direttamente alla panchina gigante (ma anche questo si può fare al ritorno. Si prosegue sulla sterrata e in breve si arriva sulla spianata dove si trova la Cappella dell'Assunta 1016 m. edificata su questo panoramicissimo cucuzzolo affacciato sulla media valle da dove è possibile ammirare in lontananza il monte Matto, il Becco alto dell'Ischiator, sull'Alpe Rittana e sul Tagliarè. Ripresa la discesa si trovano subito le indicazioni blu/azzurre per la panchina gigante che si raggiunge su sentiero, appena sotto la panchina è stata posizionata una croce metallica. Fatte le foto di rito si riprende la discesa e si arriva al bivio poco prima di tetto Spa dove ora, a destra si prende il sentiero e seguendo sempre la traccia principale si ritorna alla strada asfaltata con la staccionata in legno. Da li in breve all'auto chiudendo così l'anello.




23/01/2024

BAR to BAR

E' l'ultima tappa della BAR to BAR (Barolo Barbaresco, un lungo anello che attraversa tutta la Langa), da Verduno a Roddi per concludersi poi alla città delle cento torri (Alba). In questo caso il percorso va da Roddi a Verduno che merita una sosta dal suo bellissimo Belvedere ed è un paesino bello e molto ben curato dove è custodita una residenza reale (oggi lussuoso albergo) utilizzata dai Savoia sino al 1909. Roddi: dominato dall'imponente castello in parte già recuperato merita sicuramente una visita per le sue stradine dove tra l'altro si trova il percorso didattico del tartufo e si trova la curiosa università del cane da Tartufo, la quale (unica al mondo) accetta solo studenti a quattro zampe, e dopo quattro settimane di lezione si laureano arrivando a valere sino a quattro/cinquemila euro.




















Località di partenza: Roddi 285 m.
Arrivo: Roddi 285 m.
Dislivello: 300 m. circa
Tempo complessivo: 2:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n. 18-19 1:50.000 Langhe-Asti Alba Acqui Terme
Accesso stradale lasciare l'auto lungo via Cavour 












Descrizione: si continua su via Cavour lasciandosi alle spalle Roddi per arrivare ad un bivio dove si tiene la destra e poi poco più avanti la sinistra (indicazioni Verduno/Toetto) procedendo su sterrata tra vigneti e noccioleti. A destra è ben visibile Santa Vittoria d'Alba e i paesi dell'oltre Tanaro. Al successivo bivio si continua dritto fino alla borgata Toetto, si attraversa la strada asfaltata continuando dritto sulla sterrata. Seguono un paio di zig-zag (indicati) e sempre su sterrata si arriva in vista dell'ospedale di Verduno dove, volendo si può salire l'ultimo tratto su asfalto oppure rintracciare poco al di sopra di esso uno stradello che in breve conduce alle prime case di Verduno. Dalla piazzetta si accede al Belvedere, punto più alto dell'itinerario. Si rientra per il medesimo percorso fatto all'andata.




14/01/2024

Il senso di Tonio per la neve

Anche questa volta le ciaspole non servono, la neve presente è pochina a meno che si voglia proseguire oltre con l'itinerario, ma era l'occasione giusta per portare Tonio a conoscere la neve, come prima giornata in montagna direi che se l'è cavata molto bene (già è dura stargli appresso ora che è cucciolo, non oso immaginare più avanti). Gita comunque breve adatta ai quattro zampe (da tenere comunque sempre al guinzaglio, si incontrano altri cani nelle borgate più in alto.

La descrizione: Pian d'Attia






04/01/2024

La vigna dei pastelli

Su un panoramico crinale attorniati dalle vigne di moscato all'interno di questo giro ad anello si trova questa simpatica vigna di pastelli. Il giro adatto a tutti dura un paio d'ore e oltre alla vigna ci porta a vedere la bellissima chiesetta della Madonna del Carmine ridipinta dall'artista David Tremlett (lo stesso pittore della ancor più famosa cappella di Barolo).



























Località di partenza: Coazzolo 275 m.
Arrivo: Coazzolo 275m.
Dislivello: 200 m. circa
Tempo complessivo: 2 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.19 1:50.000 Asti-Alba-Acqui Terme
Accesso stradale  posteggio sulla piazza Vittorio Emanuele accanto alla chiesa di San Siro.



























Descrizione: dal parcheggio ci ci lascia la chiesa a destra e si scende su via Neive costeggiando un lungo muro di mattoni, dove al termine (indicazioni Madonna del Carmine) sulla sinistra si trova la sterrata da percorrere dove è posizionata una panchina gigante (la n.26). Si scende la sterrata e alla prima curva si prende una strada imberbita sulla sinistra passando praticamente sotto l'abitato di Coazzolo in mezzo ai noccioleti, poi in leggera salita tra vigneti e altri noccioleti, sino ad una strada asfaltata. La si segue per un tratto sulla destra per poi abbandonarla più avanti e proseguire su un'altra sterrata a sinistra. Superato un antro noccioleto si raggiunge nuovamente l'asfalto e a sinistra si raggiunge la Cappella di San Martino ricostruita sui resti di un antico pilone votivo. Da dietro la cappella parte una sterrata tra i vigneti che, con percorso a semicerchio al suo termine con un tratto abbastanza ripido ci conduce alla strada asfaltata dove è posizionata la coloratissima chiesetta (oramai sconsacrata) della Madonna del Carmine. Per arrivare alla vigna dei pastelli occorre salire ancora un breve tratto di asfalto poi, seguendo le indicazioni risalire tra le vigne sul vicino cocuzzolo dove troviamo la vigna e con essa uno splendido panorama. Si ritorna alla chiesetta e si scende su asfalto sino ad un secondo gruppo di case (indicazioni) dove si abbandona la strada in discesa e si va a sinistra in leggera discesa (sempre su asfalto) si arriva nei pressi di un laghetto, da li in leggera salita si ritorna in paese e al posteggio.