12/01/2023

Monte Croce 1217 m. e anello delle meridiane

Se, e sottolineo "se" ci fosse la neve sarebbe una bella ciaspolata. Ma anche senza neve è un giro meritevole di essere percorso, facile, breve e con poco dislivello ma adattissimo a famiglie con bambini. Da percorrere dall'autunno alla primavera (nei mesi estivi vista la quota è sicuramente troppo caldo). Molto carina come idea l'area relax che si trova nella prima parte del percorso, dove grazie a dei volontari hanno allestito con pupazzi, panche in legno e addirittura una biblioteca ricavata da vecchi alveari, una zona in continua evoluzione. Più avanti (nel punto più alto del percorso) troviamo la zona delle meridiane, veramente tante ed alcune molto curiose; se poi ci aggiungiamo un panorama di prim'ordine possiamo dire che la gita è molto piacevole e merita di essere fatta.





















Località di partenza: Tetto Pilone 1092 m.
Arrivo: Tetto Pilone 1092 m.
Dislivello: 190 m.
Tempo complessivo: 2 ore soste comprese
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.24 1:75000 il Cuneese
Accesso stradale dalla frazione di Sant'Antonio continuare ancora brevemente sino a Tetto Pilone dove è possibile parcheggiare l'auto.





















Descrizione: il giro è fattibile in ambedue i sensi, se si vuole passare prima dalla vetta del monte Croce occorre reperire il sentiero immediatamente a monte del parcheggio, altrimenti si prosegue sulla strada asfaltata chiusa al traffico dei mezzi non autorizzati. L'asfalto termina poco più avanti per lasciare spazio allo sterrato e subito troviamo una deviazione a destra che porta al monte Croce, si prosegue dritti in lieve discesa per poi risalire, si superano le case di tetti Bergala e poco oltre si ignora la deviazione per il monte Saben. Poco dopo una curva si incontra la zona "relax" accennata all'inizio. Ritornati sulla sterrata si continua ignorando le varie indicazioni salendo un po' più decisi e ad un tornante si giunge ad un casotto dove iniziano a comparire le meridiane, da qui il panorama si fa interessante sulle cime circostanti. Si arriva così nei pressi di un (brutto) ripetitore, questo posto è chiamato piazzetta degli orologi solari e ce ne sono di veramente ingegnosi e vale dunque la pena di fermarsi a curiosare. Si riprende la marcia ed ora la strada diventa un bel sentiero che percorre con vari sali scendi la dorsale che divide la Valle Stura dalla Valle Gesso. Si prosegue arrivando in vista della croce e con un ultimo tratto leggermente ripido si arriva in cima dove, oltre alla croce vi è una tabella circolare orientativa sulle montagne circostanti. Ottimo panorama sul massiccio dell'Argentera, monte Matto e l'immancabile Monviso. Si riprende la discesa dal dal versante opposto sempre seguendo l'evidente sentiero, ad un bivio si tiene la sinistra ed in poco tempo si ritorna all'auto chiudendo l'anello.