27/02/2021

Borgata Paraloup 1361 m.

La borgata si trova nel comune di Rittana in valle Stura, composta da sette baite che hanno fatto la storia durante la guerra di liberazione. Qui si formarono le prime brigate partigiane, ora queste baite sono state recuperate come rifugio escursionistico e come area museale (assolutamente da vedere). Molteplici le possibilità di ciaspolare nei dintorni del rifugio. alla data odierna le ciaspole sono utili dal rifugio in su, e con l'auto è possibile arrivare sino al Chiot Rosa. Oltre al rifugio, è obbligatoria una sosta al Bar alimentari di Rittana, un negozietto grazioso e pieno di cose buone, compresa la gentilezza.
















Località di partenza: Gorrè 1090 m.
Arrivo: Rifugio Paraloup 1361 m.
Dislivello: 271 m.
Tempo di salita: 1 ora
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.7 1:50.000 Valli Maira Grana e Stura
Accesso stradale nei pressi della frazione o a bordo strada è possibile parcheggiare.














Descrizione: da Gorrè si prosegue lungo i tornanti della strada e in un quarto d'ora si arriva all'ampio e panoramico Chiot Rosa 1185 m., si prosegue poi a sinistra costeggiando un gruppo di case, attraversando le piccole e graziose borgatine di Chiapera e Teit Grain, arrivando così con un'ultima rampa alla borgata Paralop, ada dove volendo è possibile proseguire per altri itinerari, come ad esempio il vicino monte Arpiola. Consigliata una sosta al rifugio e la visita al museo, rientro per il medesimo percorso fatto all'andata.



24/02/2021

Bars d'la Tajola

Uno dei luoghi simbolo utilizzato dai Valdesi come nascondiglio durante le persecuzioni, punto panoramico sopra Torre Pellice ai piedi del monte Vandalino. Bel giro ad anello attraverso borghi e borgate percorrendo sentieri storici.















Località di partenza: B.ta Bonnet 870 m.
Arrivo: B.ta Bonnet 870 m.
Dislivello: 300 m.
Tempo complessivo: 3 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
 Accesso stradale piccolo parcheggio poco prima della borgata.

















Descrizione: dal parcheggio si prosegue sulla strada e si raggiunge la borgata, si attraversano le poche case e, arrivati ad un bivio si prende a destra (da sinistra si rientrerà). Il sentiero parte subito ripido per appianarsi gradualmente si ricongiunge ad una strada sterrata dove si prosegue a sinistra in salita arrivando alle case di Ciampas. Si sale seguendo le indicazioni per il "Bars d'la Tajola" e arriviamo così alla borgata Giabaudin in posizione molto panoramica. Si continua a destra e al bivio successivo (sempre seguendo le indicazioni) si va a sinistra arrivando così in poco tempo al panoramicissimo "Bars d'la Tajola"  posizionato con tanto di terrazza sulla valle. Con l'adeguata attrezzatura (kit da ferrata) è possibile seguendo i cavi addentrarsi nell'anfratto di roccia, altrimenti conviene rimanere a contemplare il panorama dalla terrazza e fare magari uno spuntino (nel proseguo dell'escursione non ci saranno altri posti cos' assolati). Si continua ora sul sentiero attraversando alcune "ciaplere" (zone di massi accatastati) dove il sentiero si fa a tratti più impervio fino ad arrivare ad un bivio dove (per chi volesse) a destra la salita continua per la cima del Castellus 1416 m., oppure scendere a sinistra su sentiero molto bello e panoramico sino ad intercettare una strada sterrata dove, subito dopo a destra (segnalato) si riprende l'ultimo tratto di sentiero per rientrare alla borgata Bonnet e di qui all'auto, chiudendo questo bel giro ad anello.



15/02/2021

Il caldo respiro del Drago

" ...e sporgendosi sopra la fenditura della roccia si sente uscire il suo caldo respiro". Questo recita la leggenda, che proprio qua in una cavità sotterranea dorma sotto l'effetto di un incantesimo un drago. Ovviamente forse complice il grande freddo della giornata di ieri del drago non si è trovata traccia. In realtà il fenomeno pare dovuto al movimento dell'acqua che proviene dalle viscere del terreno. Questo, il Santuario di San Martino (o Madonna degli Alpini) un bellissimo panorama e l'immancabile "Big Bench" fanno parte di questo interessante giro ad anello sulle colline di Vignolo, da intraprendere nel periodo tardo autunnale o invernale, quando la folta vegetazione non impedisce il panorama. In presenza di neve meglio avere un paio di ramponcini al seguito, o nel caso di neve abbondante, le ciaspole.





















Località di partenza: Vignolo 634 m.
Arrivo: Vignolo 634 m.
Dislivello: 400 m.
Tempo complessivo: 3:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.24 1:75.000 il Cuneese
Accesso stradale lasciare l'auto nel parcheggio del cimitero.






















Descrizione: lasciata l'auto, si attraversa la strada in direzione della collina imboccando una strada sterrata che sale in diagonale, arrivando in breve tempo alla cappella di San Rocco (già visibile da sotto). La strada sale dolcemente sulla destra per un lungo tratto all'interno di una bella pineta; ad un bivio segnalato (cartello su un albero) si svolta a destra in direzione Tetti Giordano che si raggiunge quasi subito, qui in questa borgata abbandonata si trova la cavità del Drago. Si abbandona ora la sterrata e si va su sentiero a sinistra seguendo le indicazioni per Prato Gaudino percorrendo un tratto a mezza costa molto panoramico, pervenendo così alle prime abitazioni della borgata Cannone dove, al vecchio forno si svolta a destra e ci si addentra tra le case. Arrivati sulla sterrata si svolta a sinistra e dopo una curva si arriva in pochi minuti alle case di Tetto Cardino e subito dopo ad un "trivio". Ora si prende il sentiero in salita a destra in direzione San Martino, arrivando così sul punto massimo dell'escursione per iniziare poi la discesa su San Martino (santuario Madonna degli Alpini), il quale appare all'improvviso con Cuneo sullo sfondo. Ci si arriva attraversando la strada asfaltata; merita davvero una visita, è un punto molto panoramico, dalla Bisalta al Monviso. Il santuario è pieno di lapidi a commemorazione dei caduti della guerra di Russia della divisione alpina Cuneense, una cosa veramente toccante. Nel prato sottostante (indicazioni) si trova la panchina gigante di Vignolo, posizionata di fronte alla Bisalta e ben si presta alle foto. Si ritorna ora sulla strada asfaltata e si va a sinistra in direzione di Vignolo, percorsi duecento metri circa, sulla sinistra (segnalato) c'è il sentiero che in venti minuti circa ci riporta in paese e di li all'auto.



09/02/2021

A spasso per Borgate

Interessante giro ad anello che permette di scoprire il versante solatio della valle e quello all'inverso, passando tra belle e abitate borgate della Val Pellice. Giro adatto a tutti e fattibile in qualunque periodo dell'anno, in questa stagione è possibile trovare neve nel tratto dell'inverso (tutto in ombra), ma sono sufficienti al limite un paio di ramponcini al seguito. Il percorso ovviamente è fattibile anche al contrario.





















Località di partenza: Bobbio Pellice 732 m.
Arrivo: Bobbio Pellice 732 m.
Dislivello: 300 m. circa
Tempo complessivo: 3 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
























Descrizione: dalla piazza di Bobbio si individua il bar della Fontana (di fronte) e alla successiva via Sibaud, la si imbocca e la si percorre sino al termine giungendo così su una strada sterrata dove, subito a destra si trovano le indicazioni  per Sibaud che portano in salita a sinistra e in breve si raggiunge l'obelisco simbolo Valdese, si oltrepassa il prato e si arriva alla frazione di Patausset e alla carrozzabile asfaltata. La si percorre in salita (tratto un po' noioso) sino alla frazione di Podio dove, sulla sinistra, subito prima di una vasca con fontana si intercetta una strada sterrata con indicazioni per "bivio rifugio Crivello" e "bergerie Giulian". La si imbocca percorrendo un bel tratto abbastanza panoramico che si addentra nel vallone del Cruello, giunti al termine la strada scende ad incrociare in bivio che a destra porta al rifugio. Il tratto successivo è in ombra ed è possibile trovare neve e tratti ghiacciati. Si scende ora sulla strada sin ad incontrare le prime case e da qui di nuovo per asfalto alla  frazione Campi. Incrociamo ora la strada provinciale che sale a destra verso Villanova, (qui per chi volesse accorciare il giro può scendere direttamente a sinistra e tornare a Bobbio) se si intende proseguire l'anello si percorre un breve tratto  di strada in direzione Villanova fino alla frazione di Malpertus, e ci si addentra tra le case, poi ad un bivio a sinistra segnalato come "Ponte di Napoleone" tocca seguirne le indicazioni. Si attraversa il Pellice su questo caratteristico ponte e si giunge all'inverso della valle (possibile innevamento), si prosegue per circa una mezz'ora sul sentiero sino ad intercettare una strada sterrata che indica a destra "Villanova". Occorre andare a sinistra e dopo aver percorso un tratto pianeggiante si trova un bivio che scende deciso a sinistra in direzione Payant. Si prosegue e con alcuni saliscendi si arriva alla frazione; ora non rimane che proseguire sull'asfalto e in breve rientrare in paese e di qui all'auto.