21/01/2015

Col Pilaz 1970 m.

Bellissima escursione facile con dislivello contenuto e fattibile da tutti. Ai piedi del monte Tantanè offre la possibilità di due percorsi ad anello. Splendida vista sul Cervino una volta arrivati al colle.
























Località di partenza:La Magdeleine 1676 m. 
Arrivo:  Col Pilaz 1970 m.
Dislivello: 284 m.
Tempo di salita: 1:30 ore   
Difficoltà: MR 
Cartografia: IGC. n.5  1:50.000 Cervino e Monte Rosa
Accesso stradale da La Magdeleine.Si prosegue ancora sulla strada solitamente pulita sino al bivio per il sentiero estivo che Porta a Chamoise, o sin dove viene pulita la strada.















Descrizione: dopo avere parcheggiato l'auto, si continua sulla strada innevata a moderata pendenza, sino a quando si incrocia la palina segnaletica 1A, e da dove solitamente esiste già la traccia che sale in traverso sino ad arrivare nei pressi di un alpeggio. Lasciatolo alla nostra sinistra, si continua a salire ed in breve si arriva al colle. Nel caso non fosse presente la traccia, consiglio di proseguire sulla strada, soluzione sicuramente meno faticosa.  Per la discesa, ben tre possibilità, per il medesimo percorso di salita, oppure salendo ancora sulla sinistra per la strada, si perviene ad un bivio palinato; sempre a sinistra sulla stada pricipale che ci riporterà all'auto, a destra si scende per il sentiero che porta a Chamoise, e poi da li si ritorna a La Magdeleine. Oppure dal colle sulla destra si stacca un sentiero sempre palinatoche passando nei pressi del lago Croux porta al paese di Artaz, di li si riprende la strada che riporta all'auto.


12/01/2015

Monte Freidour 1445 m.

Un anello relativamente breve ma vario e panoramico. Notevole il colpo d’occhio sulla pianura con i Tre Denti
“a portata di mano”. Parte del percorso coincide con l’itinerario dell’Ecomuseo della Carbonaia sulle tracce della passata attività di produzione di carbone di legna, da Talucco al Colle del Ciardonnet e al Rifugio Melano (Casa Canada). http://verticalemanontroppo.blogspot.it/2013/09/sentiero-delle-carbonaie.html



















Località di partenza: Talucco frazione Dairin 1060 m.
Arrivo: Monte Freidour 1445 m.
Dislivello: 485 m.
Tempo di salita: 1,30 ore  
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.17 1:50.000 Torino Pinerolo e bassa valle di Susa  
Accesso stradale



















Descrizione: Dalla frazione Dairin (1060 m) ci si avvia sul sentiero balcone di raccordo con il vicino Colle Ciardonet (1070 m). Ignorata la strada che scende a destra per Casa Canada si piega a sinistra in direzione del Colle Sperina (segnavia 49). Si prosegue inizialmente in leggera salita in un bosco misto, con prevalenza di faggi e betulle, trascurando le varie diramazioni per giungere con panorama via via più esteso il Colle Sperina (1302 m). Si prosegue verso destra (segnavia 7) guadagnando così la cresta sommitale, dove a sinistra è oramai visibile la cima del Monte Freidour 1445 m. Per la discesa si ripercorre il medesimo percorso di salita, oppure volendo chiudere un percorso ad anello si deve puntare verso il Colle Aragno (1280 m), guidati in direzione dei Tre Denti. Dal colle inizia a destra la ripida discesa che conduce ai piedi della Rocca Sbarua (percorso un po' più impegnativo), e poi al Rifugio Melano (Casa Canada), punto di sosta e ristoro per escursionisti e arrampicatori, delle bellissime e storiche vie di arrampicata.
Si prosegue sul sentiero principale di accesso al rifugio che in breve si immette su una strada sterrata e si torna così al Colle Ciardonet, punto di chiusura dell’anello. Da questo punto si torna alla borgata Dairin, dove si è lasciata l'auto.





























06/01/2015

Rifugio Selleries 2023 m.

Si parte alle 7:30 con un cielo infuocato da un'alba rossa e commovente, la tentazione di fermarmi a fotografarla è grande, ma poi mi ricordo che sto guidando e sono sulla tangenziale di Pinerolo... forse non è il caso. La destinazione del giorno e di questo pazzo inverno (ma non eravamo oramai abituati?) è il Rifugio Selleries in Val Chisone (vedi link per la relazione)
http://verticalemanontroppo.blogspot.it/2009/03/ciaspolata-al-rifugio-selleries-m2023.html
Partiamo con una temperatura di +5 gradi, ben sapendo che troveremo temperature primaverili su in alto, solo una settimana fa al rifugio Città di Ciriè, la temperatura era di -16. Le ciaspole sono rimaste a casa, la neve non c'è, solo ghiaccio, quindi meglio avere con se un paio di ramponi o ramponcini che si riveleranno molto utili nei tratti ghiacciati della strada. Solita Via Crucis, con tappa obbligatoria a Perosa Argentina per l'immancabile caffè con brioches e l'acquisto del pane per i panini. Man mano che si sale verso Depot, la mancanza di neve rende il panorama alquanto desolante, ma la giornata è stupenda e la compagnia altrettanto, cosa chiedere di più.
Tantissimi animali a bassa quota













Poca neve, ma panorami sempre bellissimi

22/12/2014

Val Clarea

La Valle Cenischia di cui ne fa parte risale al Moncenisio segnando il confine tra Alpi Cozie e Graie.
Dolce e profonda nella prima parte, si fa più aspra e selvaggia salendo sul verde altopiano dove si adagia il lago del Moncenisio. Sulla destra (salendo), è dominata dal Rocciamelone che tramite il ghiacciaio del Lamet collega il Giusalet e le Cime di Bard. Al fondo valicando il Colle a farla da padrone è il Massiccio della Vanoise. Escursione corta e facile adatta a tutti, la vicinanza a Torino la rende comoda avendo poco tempo a disposizione.

















Località di partenza: Pian de Ruine 1052 m.
Arrivo: Pietra Porchera 1161 m.
Dislivello: 109 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n.1 Valli di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale  indicazioni per Grange Buttigliera, Santa Chiara. Lasciare l'auto al primo bivio denominato Pian de Ruine.




















Descrizione: lasciata l'auto a Pian delle Ruine (1052 m.), ci si incammina sulla strada a sinistra in direzione di Grange Buttigliera. Arrivati alle prime baite sulla destra, si sale sul sentiero 820B che costeggia interamente il canale Maria Bona. Il suo alveo taglia le strapiombanti pareti dei contrafforti del versante sinistro della Val Clarea ad un’altezza fino a trecento metri per una lunghezza di cinquecento metri circa, interamente scavato nella roccia. 
Questo bel sentiero passa sotto la bellissima palestra di arrampicata della "Gran Rosta" http://www.altox.it/ValsusaFalesie/clarea_granrotsa.htm 
per arrivare al fondo dove si ricollega con l'ultimo tratto di strada asfaltata nei pressi delle Grange Buttigliera, da dove si continua sino alle baite di Pietra Porchera (1161 m.) Si rientra per il medesimo percorso, oppure sfruttando la strada.


14/12/2014

Sentiero dei Mulini


Era anticamente un transito tra gli abitanti di Coassolo e Monastero per rifornirsi di farina, infatti lungo il percorso, oltre ai piloni votivi, troviamo la chiesetta  De Michelis e quella della Grata, oltre ai resti di due mulini.

























Località di partenza: Coassolo Torinese
Arrivo: Coassolo Torinese
Tempo complessivo: 1,30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.2 1:50.000, Valli di Lanzo e Moncenisio
Bibliografia: CAI Lanzo
Accesso stradale nei pressi del cimitero si può parcheggiare l'auto.



















Moulin D' Giout o Moulin D' Barot (sul territorio di Coassolo)
Grande complesso, situato lungo il torrente Tesso sul versante di Coassolo, proprietà della famiglia Barra, consta di diversi fabbricati, Nell'edificio più grande sono ospitate le macine per la molitura del grano e del granturco, un tempo anche prodotto nei nostri paesi insieme alla segale. Una delle costruzioni più piccole ospita invece il torchio per la spremitura delle noci (ma anche di nocciole e faggiole "favaiurf"), dalle quali si ricavava un olio dal particolare sapore, utilizzato in mancanza di quello di oliva. In un'altra parte era situata la "pista dia cauna", una sorta di maglio battente che serviva per battere (follare) la canapa anch'essa prodotta nei nostri paesi. Veniva anche usato per produrre energia elettrica, nel retro dell'edificio è ancora visibile la torretta del convertitore, energia che veniva inviata al comune di Coassolo. Il mulino, utilizzato fin verso il 1970 si presenta ancora in buone condizioni e, si possono vedere tutte le componenti.
Moulin D'Amun (sul territorio di Monastero)
Situato sulla riva del Tesso dalla parte di Monastero, era stato costruito dalla famiglia Barra ed era utilizzato sia dagli abitanti di Monastero che di Coassolo, a cui era collegato tramite una "pianca" in legno ora ricostruita. A partire dal 1935 il mulino venne collegato attraverso un ateleferica ad una costruzione ancora adesso visibile nel tornante appena oltre Ca di Touie, la "Baraca". I sacchi con le granaglie da macinare venivano trasportate al mulino tramite la teleferica, che riportava su la farina ed il pane cotto, perchè il mulino era dotato di un forno. Attualmente il mulino è diroccato, anche in seguito ad un incendio, e restano solo più in piedi alcuni muri perimetrali.



















Descrizione: dal cimitero si continua per un tratto sulla strada asfaltata, sino a trovare sulla sinistra un cartello con indicazione Marsaglia (segnavia 408). Si prosegue sul sentiero che attraversa a mezzacosta un fitto bosco, questa era la vecchia roggia che portava acqua alla frazione Bogno, ormai incubata. In circa 15 minuti si giunge al bivio che a sinistra porta alla chiesetta di frazione De Michelis, mentre a destra scende costeggiando prima una casa, poi sino al fiume Tesso, qui un caratteristico ponte in legno conduce al Mulino D' Amun, oltrepassato il ponte si svolta a sinistra e si prosegue sul sentiero costeggiando il fiume sino a giungere ad un altro ponte in legno. Proseguendo dritto, in pochi minuti si giunge al Mulino D' Barot, mentre oltrepassando il ponte a sinistra si giunge prima ad una borgata con affreschi e poi si risale  su un selciato ombroso sino a giungere alla cappella della Grata (anno 1594) caratteristica per la sua forma rotonda. Di qui si risale verso Coassolo per voltare poi a sinistra (cartello indicatore) che riporta al piazzale del cimitero.

12/12/2014

Sentiero dei Pensieri


 Il "Sentiero dei Pensieri" è una tranquilla passeggiata che mette insieme il piacere dell'escursione con la riflessione sulle massime riportate sui cartelli lungo il percorso. Ma è anche un'occasione per visitare uno dei borghi più caratteristici della valle, con i suoi bellissimi murales, il suo forno comunitario e il mulino idraulico.



























Località di partenza: Usseaux 1440 m.
Arrivo: Usseaux 1440 m.
Dislivello: 250 m.
Tempo complessivo: 2 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.1 1:50.000, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso stradale















Descrizione: Per la via principale si attraversa il paese verso il basso e si visitano i bellissimi murales. Lasciate le ultime case si costeggia il grande lavatoio, poco oltre troviamo il vecchio mulino. L'itinerario inizia oltre il ponticello (via della lepre). Si prende a destra e alla diramazione si va ancora a destra. Si aggira la dorsale con il paese alle spalle e si raggiunge una valletta arrivati al rio, lo si costeggia ancora per un tratto per attraversarlo poco più in alto continuando a salire nel lariceto con bella vista su Usseaux. Ora un tornante verso sinistra porta ad un tratto piuttosto ripido, dove il tracciato piega a sinistra per entrare in un altro valloncello  ed andare a intercettare una pista forestale. Si segue quest'ultima verso sinistra oramai in vista delle baite della montagna di Usseaux, si lascia ora la carrareccia e si rintraccia il sentiero ben segnato che ci porta ad attraversare il torrente immettendosi quindi sulla strada di servizio. La si segue verso il basso e, tra un "pensiero e l'altro" si ritorna al parcheggio all'ingresso del paese.



09/12/2014

Sentiero Augusto Monti


Nato a Monastero Bormida nel 1889, insegnante, intellettuale e scrittore. Per iniziativa di Enti e associazioni di Giaveno, è nato un percorso che utilizzando sentieri, viottoli e stradine ci permette di conoscere e riscoprire luoghi quasi del tutto sconosciuti. L'escursione può essere accorciata utilizzando la "Variante". Lungo il percorso pannelli esplicativi propongono passi significativi tratti dai romanzi di Augusto Monti, scelti dagli alunni della scuola superiore di Giaveno "Blaise Pascal".






















Località di partenza: Mollar dei Franchi 573 m.
Arrivo: Mollar dei Franchi 573 m.
Dislivello: 300 m.
Tempo complessivo: 4 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.17 1:50.000,Torino Pinerolo e bassa Valle di Susa
Accesso stradale Il sentiero inizia nei pressi di questa località, dove ad un bivio si trova la prima delle bacheche informative.



















Descrizione: a piedi si segue la sterrata (bacheca, indicazione Gentina) che, alternandosi a tratti di asfalto, attraversa boschi di castagno giungendo ad una radura dove si trova una casa con fontana.
Alla biforcazione, si prende a sinistra, si scende ad attraversare il rio Romarolo, si passa accanto ad un'area ecclesiastica trascurando la stradina che sale si prosegue a fianco del torrente. Si trova ora un tratto estremamente suggestivo dove il torrente percorre una specie di forra alternando piccoli salti d'acqua con delle limpide e invitanti pozze (dove nella stagione calda è possibile immergersi). 
Superata una sorgente si giunge al bivio della variante. Si prosegue costeggiando il rio sino ad un bellissimo ponte di pietra di Case Galletto (670 m.). Si continua sullo sterrato, si attraversa la borgata e si sale con alcuni tornanti alle Case Nanot (803 m.). Si svolta a destra di nuovo su  asfalto e dopo aver raggiunto la strada della Merlera si scende verso Provonda. (Da Nanot a Franza è il tratto meno interessante essendo tutto su strada asfaltata). Superata Provonda, al successivo bivio si deve scendere fino a Case Per. Da qui, occorre prestare attenzione, ad imboccare sulla destra un sentierino che scende ripido e porta a Case CorderiaSi scende infine lungo il tracciato sino a Case Gentina e ci si riporta così al bivio di partenza.