12/01/2020

Alle Porte della Val Chisone

Bel giro (anche questo ad anello) in bassa val Chisone, dislivello contenuto ma abbastanza lungo (circa 13 chilometri) che con andamento mai ripido e parecchi saliscendi attraverso numerose piste forestali (ottime per MTB) si passa accanto a vecchie baite oramai in disuso e altri piccoli nuclei ben conservati. Panorama un po limitato dalla vegetazione, ma si trovano un paio di "belvederi" sia sulla pianura e sia sull'alta valle.













Località di partenza: fontana degli alpini 738 m.
Arrivo: fontana degli alpini 738 m.
Dislivello: 400 m. c.a.
Tempo complessivo: 3:15 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC. n.17 1:50.000 Torino-Pinerolo e bassa valle di Susa
Accesso stradale




















Descrizione: dal piazzale dove si è posteggiata l'auto partono due strade, quella di sinistra (indicazioni per San Benedetto) è quella che verrà percorsa al rientro. Si prende quindi quella di destra proseguendo sulla sterrata che con numerose svolte porta porta ad un bivio, dove a destra la strada porta al Pilone di San Francesco. Noi proseguiamo verso sinistra sino a raggiungere un crinale dove si incrocia la strada che unisce San Benedetto al colle di Prà Martino. Si va ancora a sinistra e al successivo "quadrivio", la strada a destra porta in pochi minuti al "belvedere" dove su un grande basamento è posizionato un volto di donna raffigurante la Libertà (ottimo panorama sulla pianura). Si ritorna al "quadrivio" e si prende la strada che scende (indicazioni colle Prà Martino) che si raggiunge dopo avere incrociato la strada asfaltata che sale da San Pietro Val Lemina. Al colle si trovano ancora i resti del vecchio ristorante, qui si intersecano quattro strade, noi dobbiamo prendere quella più a sinistra che passa a fianco dell'ex ristorante, arrivando in breve tempo alle vecchie colonie della ex Riv. Si prosegue ora su sterrata superando una miniera di grafite con lapide ricordo e una fontana, continuiamo a scendere sempre sulla traccia principale sino alla bella B.ta Miandassa con il suo pilone votivo. Appena prima di entrare nella borgata, c'è sulla sinistra una stradina, dobbiamo prendere quella, poi ancora a sinistra; ora con un lungo tratto in faggeta si arriva alla fonte di "Sagna Feya" (curioso il mulino in miniatura sotto la strada). Si prosegue sempre sulla strada principale, si incontra ancora una baita diroccata e, più avanti ad un bivio si va a sinistra immettendosi su un'altra pista forestale dove poco più avanti (indicazioni per Porte) si va a destra, alternando tratti in piano e altri in leggera salita si sbuca sulla strada asfaltata che sale da Porte. Si prende ora la strada di sinistra (indicazioni per colle Prà Martino), si raggiungono poi i resti della borgata Sartè e successivamente sempre scendendo verso valle si arriva ad una borgata ristrutturata dove, all'altezza dell'ultima casa si prende una traccia a sinistra che costeggia un muretto a secco, in breve si scende ad incrociare una sterrata che va seguita a sinistra con andamento quasi pianeggiante, superando altri ruderi, incontrando lapidi con su scritti testi di canzoni degli alpini rimanendo sempre sulla traccia principale si arriva in breve al piazzale dove si è posteggiata l'auto chiudendo così l'anello.

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