Dal sito del Rifugio: a pochi metri dal lago Sottano della Sella che, con il fratello Soprano, è il bacino naturale più grande delle Alpi Marittime sorge il Rifugio Livio Bianco. I monti attorno ad esso sono in grado di soddisfare l'alpinista esperto, l'escursionista ed il gitante giornaliero che rimarranno estasiati dallo splendido panorama.
Questi luoghi, ora Parco Naturale delle Alpi Marittime, erano in passato le mete dei Reali di Casa Savoia che trascorrevano la giornata in barca o pescando lungo il Rio Meris. E' facile lungo i sentieri o attorno al rifugio incontrare branchi di camosci e in primavera, con i prati fioriti, le prime marmotte uscite dal lungo letargo, con lo sguardo verso l'alto si può seguire il placido volo dell'aquila reale.
Il rifugio è posto a quota 1910 m. nell'alto vallone della Meris, sulla sponda orientale del lago Sottano della Sella, ai piedi del versante settentrionale del Monte Matto. Il rifugio sostituisce il più antico bivacco "Monte Matto", che sorgeva al lago Soprano della sella, andato distrutto in seguito ad un incendio al termine dell'ultimo conflitto. Di proprietà del CAI di Cuneo, il rifugio è una solida costruzione in pietra a vista con copertura in lamiera. Fu costruito nel 1963, a ricordo di Dante Livio Bianco, comandante partigiano e forte alpinista cuneese caduto il 12 luglio 1953 dalla cima di Saint Robert nel gruppo del Gelas.
Questi luoghi, ora Parco Naturale delle Alpi Marittime, erano in passato le mete dei Reali di Casa Savoia che trascorrevano la giornata in barca o pescando lungo il Rio Meris. E' facile lungo i sentieri o attorno al rifugio incontrare branchi di camosci e in primavera, con i prati fioriti, le prime marmotte uscite dal lungo letargo, con lo sguardo verso l'alto si può seguire il placido volo dell'aquila reale.
Il rifugio è posto a quota 1910 m. nell'alto vallone della Meris, sulla sponda orientale del lago Sottano della Sella, ai piedi del versante settentrionale del Monte Matto. Il rifugio sostituisce il più antico bivacco "Monte Matto", che sorgeva al lago Soprano della sella, andato distrutto in seguito ad un incendio al termine dell'ultimo conflitto. Di proprietà del CAI di Cuneo, il rifugio è una solida costruzione in pietra a vista con copertura in lamiera. Fu costruito nel 1963, a ricordo di Dante Livio Bianco, comandante partigiano e forte alpinista cuneese caduto il 12 luglio 1953 dalla cima di Saint Robert nel gruppo del Gelas.
Località di partenza: S. Anna di Valdieri 978 m.
Arrivo: Rifugio Livio Bianco 1910 m.
Dislivello: 932 m.
Tempo di salita: 2:30-3 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.8 1:50.000 Alpi Marittime e Liguri
Accesso stradale
Descrizione: da S. Anna di Valdieri, 978 m., a fianco del rifugio Balma Meris (ottimo posto tappa), parte il sentiero che, inerpicandosi ripidamente alle spalle dell'abitato, sale tra faggi e castagni tenendosi sempre sulla sponda sinistra idrografica del Rio Meris. Dopo aver superato i Tetti Biaisa (1224 m.) e successivamente i Tetti Paladin (1326 m.), raggiunge con pendenza più moderata l'ampio ripiano del Gias del Prato (1529 m.) ove, tra i massi sulla destra sgorga un'ottima sorgente. attraversato il lundo pianoro ed aggirato il pietroso costolone nord-orientale della Punta Meris, taglia con un lungo arco la ripida faglia meridionale del Vintabren. Si giunge in un nuovo ripiano, ove sorgono le ex case Reali del Chiot (1700 m.). Il sentiero prosegue dolcemente nella scoscesa scarpata, lungo la quale scende l'emissario del soprastante lago e con l'ultimo tornate, si affaccia sulla conca del Lago Sottano della Sella (1882 m.). Scavalcato il torrentello che esce dal lago, dirigendosi a sinistra, raggiunge in pochi minuti il rifugio Livio Bianco (1910 m., ore 2.30/3 da s. anna di Valdieri). La discesa avviene per il medesimo percorso di salita.
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