Bellissima, aerea, esposta, una roccia magnifica, tre guglie verticali, un ponte tibetano sospeso sul nulla, una tirollyenne finale cosa chiedere di più. Ferrata bella, aerea e mai monotona.
Periodo: tutto l'anno
Difficoltà: D
Dislivello complessivo: 260 m.
Tempo complessivo: 4 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale: da Ventimiglia proseguire per Nizza, attraversarla verso l'aeroporto e quindi prendere a destra la RN202 della valle del Var in direzione di Digne che si segue fino a Puget Theniers (circa 45 km.). Si passa accanto alla Maison de Pays a sinistra vicino alla stazione ferroviaria, dove si deve acquistare il biglietto (3 euro ed eventualmente affittare la puleggia per la teleferica). Continuare poi verso Entrevaux e, prima del ponte sul Var e di attraversare i binari della ferrovia prendere a destra la strada (direzione stadio) e continuare per 5 minuti fino al parcheggio sterrato in riva al fiume a sinistra in discesa dopo una villetta bianca.
Descrizione: dal parcheggio si ritorna verso la villetta e si trova a sinistra la sterrata (sbarra) che in 15 minuti porta all'attacco della ferrata e della parete calcarea e verticale, solcata da una cascata fossile e le guglie aeree da dove si vedono il ponte tibetano, quello delle scimmie e la teleferica. Si segue il sentiero tracciato a sinistra, non proseguire verso la casa strana con il cipresso strano, è un terreno privato. Si arrampica a sinistra della cascata fossile su facile placca aerea e compatta fino alla cima della cascata, poi delle rocce più facili salgono per una trentina di metri e conducono al ponte tibetano (30 metri) che sbocca sul pilastro della prima guglia (80 metri verticali): salendolo si fa sempre più sottile. In cima una stretta cresta esposta su oltre 150 m. di vuoto, con diedro-camino inclinato, porta alla cima della prima guglia. Delizioso panorama tutto da godere. Subito sotto il ponte delle scimmie (25 metri, con 150 metri di vuoto sotto, e via di fuga eventuale). Risalire la seconda guglia andando dritto in salita per pochi metri o aggirarla a sinistra della stessa (tira di braccia,). La teleferica è circa 6 metri più sotto, e collega in discesa la seconda guglia con l'ultima. Sono 85 metri di cavo che si percorrono in circa 5 secondi. Una via di fuga porta nel bosco sottostante. Da qui si scende per circa 20 metri sul versante nord per una placca strapiombante e tira braccia, nella foresta di pini e querce.Discesa: accanto ai ruderi di una costruzione si prende a destra il sentiero nel bosco che scende verso l'altra faccia della parete dove si è arrampicato (bella vista sulle placche inclinate delle tre torri), poi si trova una cresta aerea da attraversare per raggiungere il bosco di castagni da percorrere in discesa (tratti molto scivolosi se bagnato) riportano alla base.
Periodo: tutto l'anno
Difficoltà: D
Dislivello complessivo: 260 m.
Tempo complessivo: 4 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale: da Ventimiglia proseguire per Nizza, attraversarla verso l'aeroporto e quindi prendere a destra la RN202 della valle del Var in direzione di Digne che si segue fino a Puget Theniers (circa 45 km.). Si passa accanto alla Maison de Pays a sinistra vicino alla stazione ferroviaria, dove si deve acquistare il biglietto (3 euro ed eventualmente affittare la puleggia per la teleferica). Continuare poi verso Entrevaux e, prima del ponte sul Var e di attraversare i binari della ferrovia prendere a destra la strada (direzione stadio) e continuare per 5 minuti fino al parcheggio sterrato in riva al fiume a sinistra in discesa dopo una villetta bianca.
Descrizione: dal parcheggio si ritorna verso la villetta e si trova a sinistra la sterrata (sbarra) che in 15 minuti porta all'attacco della ferrata e della parete calcarea e verticale, solcata da una cascata fossile e le guglie aeree da dove si vedono il ponte tibetano, quello delle scimmie e la teleferica. Si segue il sentiero tracciato a sinistra, non proseguire verso la casa strana con il cipresso strano, è un terreno privato. Si arrampica a sinistra della cascata fossile su facile placca aerea e compatta fino alla cima della cascata, poi delle rocce più facili salgono per una trentina di metri e conducono al ponte tibetano (30 metri) che sbocca sul pilastro della prima guglia (80 metri verticali): salendolo si fa sempre più sottile. In cima una stretta cresta esposta su oltre 150 m. di vuoto, con diedro-camino inclinato, porta alla cima della prima guglia. Delizioso panorama tutto da godere. Subito sotto il ponte delle scimmie (25 metri, con 150 metri di vuoto sotto, e via di fuga eventuale). Risalire la seconda guglia andando dritto in salita per pochi metri o aggirarla a sinistra della stessa (tira di braccia,). La teleferica è circa 6 metri più sotto, e collega in discesa la seconda guglia con l'ultima. Sono 85 metri di cavo che si percorrono in circa 5 secondi. Una via di fuga porta nel bosco sottostante. Da qui si scende per circa 20 metri sul versante nord per una placca strapiombante e tira braccia, nella foresta di pini e querce.Discesa: accanto ai ruderi di una costruzione si prende a destra il sentiero nel bosco che scende verso l'altra faccia della parete dove si è arrampicato (bella vista sulle placche inclinate delle tre torri), poi si trova una cresta aerea da attraversare per raggiungere il bosco di castagni da percorrere in discesa (tratti molto scivolosi se bagnato) riportano alla base.
Ciao sono stefano della commissione gite Belle foto. Riuscite ad inviarmi le foto delle 2 ferrate per email? grazie
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