Ferrata nel complesso abbastanza interessante, adatta ai neofiti, non presenta tratti esposti; dopo il primo ponte diventa una lunga camminata fino a riattraversare sulla sponda opposta.
Periodo: non percorribile nel periodo invernale, evitare con fiume in piena.
Difficoltà: AD
Dislivello complessivo: 150 metri in discesa e 150 metri in salita
Tempo complessivo: 3 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale posteggiare vicino alle scuole elementari (pizzeria da Genio), comodo per il rientro dalla ferrata a pochi metri.
Descrizione: dal parcheggio si devono seguire le indicazioni per la via ferrata e, attraversando le borgate Piano e S. Giovanni si arriva ad una cabina elettrica (cartello ferrata). Con il sentiero si scende nel bosco fino ad un bivio indicante l'attacco della ferrata. Si inizia con una traversata a pochi metri di altezza del fiume di una serie di cenge, piccoli muri e placche fino al primo ponte tibetano dove si attraversa dalla parte opposta.Siamo a circa metà percorso, il sentiero prosegue ora a tratti senza cavo nel bosco per circa una mezz'ora, sino ad incontrare una scala a pioli di circa 6 metri, che porta giù al fiume. Con vari saliscendi si arriva ad un bivio (dritto per Giaglione, a destra in salita per Gravere). Troviamo ora il secondo ponte tibetano, più corto del precedente e quasi a pelo sull'acqua. Si arriva dalla parte opposta e ci si trova sotto il paretone che riporta a Giaglione. Si risalgono i 150 metri persi all'inizio sfruttando cenge e tratti di sentiero fino ad un'ultima placca leggermente strapiombante arrivando così al termine della ferrata, da dove a destra risalendo la sterrata (bolli di vernice sui pali in legno) in breve si ritorna al parcheggio.
Periodo: non percorribile nel periodo invernale, evitare con fiume in piena.
Difficoltà: AD
Dislivello complessivo: 150 metri in discesa e 150 metri in salita
Tempo complessivo: 3 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale posteggiare vicino alle scuole elementari (pizzeria da Genio), comodo per il rientro dalla ferrata a pochi metri.
Descrizione: dal parcheggio si devono seguire le indicazioni per la via ferrata e, attraversando le borgate Piano e S. Giovanni si arriva ad una cabina elettrica (cartello ferrata). Con il sentiero si scende nel bosco fino ad un bivio indicante l'attacco della ferrata. Si inizia con una traversata a pochi metri di altezza del fiume di una serie di cenge, piccoli muri e placche fino al primo ponte tibetano dove si attraversa dalla parte opposta.Siamo a circa metà percorso, il sentiero prosegue ora a tratti senza cavo nel bosco per circa una mezz'ora, sino ad incontrare una scala a pioli di circa 6 metri, che porta giù al fiume. Con vari saliscendi si arriva ad un bivio (dritto per Giaglione, a destra in salita per Gravere). Troviamo ora il secondo ponte tibetano, più corto del precedente e quasi a pelo sull'acqua. Si arriva dalla parte opposta e ci si trova sotto il paretone che riporta a Giaglione. Si risalgono i 150 metri persi all'inizio sfruttando cenge e tratti di sentiero fino ad un'ultima placca leggermente strapiombante arrivando così al termine della ferrata, da dove a destra risalendo la sterrata (bolli di vernice sui pali in legno) in breve si ritorna al parcheggio.
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