Escursione breve e facile dove ci si immerge nei bellissimi colori autunnali, con ottimi panorami sul fondovalle della Val Grande. Il bosco con prevalenza di faggi e larici si mischia al verde degli abeti regalando immagini da fiaba.

"mi l'hai guardà le nivule ch'a curiu 'n tel ciel" (N.Costa)
Escursione breve e facile dove ci si immerge nei bellissimi colori autunnali, con ottimi panorami sul fondovalle della Val Grande. Il bosco con prevalenza di faggi e larici si mischia al verde degli abeti regalando immagini da fiaba.

Semplice passeggiata adatta a tutti, fattibile dalla primavera all'autunno (nel periodo invernale diventa una bellissima pista da fondo). In questo periodo offre il meglio di se, con i colori caldi dell'autunno e lo specchiarsi delle cime nelle sue acque. E' possibile partire sia dall'inizio della diga, oppure dal fondo nei pressi del rifugio Massimo Mila Accesso stradale. Il giro è fattibile in ambedue i sensi, il lato verso il paese si svolge su strada sterrata, il lato opposto a ridosso della montagna è su asfalto ma non accessibile alle auto, e in questo periodo è in ombra. Il percorso ha un dislivello inferiore ai 100 metri e tutto il giro è fattibile comodamente in due ore.
Accesso stradale dopo l'abitato di Challand St. Victor ad un bivio sulla sinistra seguire le indicazioni per il lago di Villa.
Per dimensioni è il secondo lago naturale più grande delle Valli di Lanzo, dopo quello delle Unghiasse in Val Grande. Stupenda la fioritura di rododendri a inizio estate; camminata adatta a tutti con modesto dislivello, con panorami stupendi. Piacevole ritorno a distanza di alcuni anni, ma era l'occasione per portare Tonio 🐶 a fare una bella nuotata. Traffico regolamentato nel mese di agosto nei fine settimana e pagamento parcheggio.
Località di partenza: Lago di Malciaussia 1805 m.
Arrivo: Lago Nero 2007 m.
Dislivello: 202 m.
Tempo di salita: 1:15 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.2 1:50.000, Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale
Descrizione: lasciata l'auto si continua sulla sterrata che costeggia la sponda del lago. Oltrepassati i casolari di Pietramorta si attraversa il tratto finale del lago su un ponticello, poi ad un bivio, si va a sinistra (a destra si sale al rifugio Tazzetti). Si segue l''evidente traccia arrivando in breve ad un colletto (solitamente occupato da un gregge di pecore) da dove si ha un bel colpo d'occhio sul lago sottostante. Si continua sul percorso per un tratto pianeggiante, per riprendere poi a salire con alcuni tornanti. Mantenendo sempre la sinistra e seguendo le indicazioni, si intraprende un lungo traverso ascendente sino ad un dosso erboso, entrando così in vista del Lago che si raggiunge con una breve discesa. Il rientro avviene per il medesimo percorso.
Il Ru Courtaud con altri numerosi canali, testimonia lo sforzo compiuto da oltre 600 anni per assicurare il verde sulla soleggiatissima collina di Saint-Vincent. Nel 1393 un gruppo di proprietari terrieri delle frazioni "de la montagne" ottennero dal potente Signore Ibleto di Challand, dietro versamento di 24 fiorini d'oro e di una imposta annua il diritto perpetuo di irrigare le proprie terre con parte delle acque del ghiacciaio del Monte Rosa. Acque necessarie al funzionamento dei mulini a grano, allora numerosi su tutta la collina. (fonte Web)
Bellissima e rilassante escursione, adatta a tutti, se ci si limita a fare il percorso della 14 gallerie il dislivello è praticamente nullo. Percorso pianeggiante sino all'ultima galleria, alcune di queste sono aggirabili dall'esterno con tratti di difficoltà variabile. Le gallerie variano in lunghezza (dai 30 ai 200 metri) è consigliata una torcia o pila frontale per l'attraversamento. Diversi scorci panoramici sulla valle e in fondo verso i ghiacciai del Monte Rosa.