18/11/2024

Le vie d'Oustano

Le borgate di Ostana sono disposte su un soleggiato pendio aperto al cospetto del Monviso, con questo anello è possibile toccarle quasi tutte, percorrendo brevi tratti di strada, e mantenendosi quasi sempre sulle vecchie vie di comunicazione che collegavano le borgate prima dell'asfalto.
La percorrenza di questo anello consente all'escursionista la graduale scoperta dell'architettura e delle tipologie costruttive locali. Osservando le abitazioni, i forni, le fontane e i lavatoi, le cappelle e i piloni votivi, si individuano tracce che rimandano a maestranze antiche e ambiziose. 











                                                                             









Località di partenza: Ostana (Villa capoluogo) 1282 m. 
Arrivo: Ostana 1282 m.
Dislivello: 500 m. circa
Tempo complessivo: 3 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC: n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale Si lascia l'auto presso il rifugio Galabèrna.






















Descrizione: 
dal parcheggio si sale brevemente sulla strada principale e al primo tornante si seguono le indicazioni per la vio de Miribrart (sentiero che taglierà più volte la strada), si prosegue passando vicino alla chiesetta di San Claudio, subito dopo ci si infila in un osco di frassini raggiungendo così la strada asfaltata che porta a Miribrart con la sua cappella. Appena prima della chiesa si segue a sinistra una salita lastricata che attraversa la borgata, in cima si seguono le indicazioni per la vio de Sere che si inoltra in un bosco di faggi sino ad arrivare alla fontana del bric de Sere. Arrivati sull'asfalto si segue un viottolo sulla sinistra, si passa tra le baite e si raggiunge la croce di Serre, punto molto panoramico su tutta la catena del Monviso, su Crissolo e il Santuario di San Chiaffredo. Si ritorna sulla strada asfaltata (volendo la si può percorrere) ma conviene tagliare per i pratoni soprastanti senza un sentiero, ma il percorso è intuitivo e si arriva alle baite Chazarlone e di li si ritorna all'asfalto. Si costeggia ora un allevamento di capre e alpaca, per lasciare subito dopo le meire Durandin e l'agriturismo, ci si sposta a destra e si raggiunge brevemente Pian Ciarm 1635 m. (punto pù alto dell'escursione). Da qui il panorama è superlativo, posto eccezionale per fare fotografie, ci sono anche due tavoli con panche per una eventuale sosta ristoratrice. Si riprende il cammino scendendo il crinale dal lato opposto e in breve si arriva ad una croce e un masso con targa commemorativa. Si scende ancora lateralmente per arrivare alle vicine baite e poi a sinistra si scende per ripido sentiero in un fitto bosco di larici sino al Bric Sarlichart 1474 m., Qui lasciamo il sentiero che va a sinistra per le meire Monjoa e andiamo a destra (indicazioni la Villo) ora su sterrata e arriviamo ad un pianoro nei pressi della cappella di San Nicolao. Non ci rimane che scendere ancora e rientrare a Ostana passando accanto al cimitero e poi all'auto.



12/11/2024

Anello Barolo Novello












Itinerario molto bello che collega questi due comuni delle Langhe, si percorrono comode stradine tra vigneti e noccioleti. Percorso facile con ottimi panorami sui vicini borghi e l'immancabile Monviso sullo sfondo. Un solo tratto su asfalto prima di arrivare a Novello.





















Località di partenza: Barolo 306 m.
Arrivo: Barolo 306 m.
Dislivello: 300 m. circa
Tempo complessivo: 2:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.18 1:50.000 Langhe
Accesso stradale nei fine settimana visto il traffico turistico conviene lasciare l'auto nel parcheggio di via Lomondo nei pressi dell'Hotel Barolo.































Descrizione: dal parcheggio si ritorna sulla strada principale e si svolta a sinistra raggiungendo piazza Cabutto. Alla fine della piazzetta si va a destra in via Vittorio Veneto e poco dopo ancora a destra su strada Terlo, il cui fondo diventa quasi subito sterrato tra i filari, la si segue con diversi saliscendi sino ad incontrare la strada asfaltata che porta a Novello. La si segue per circa un chilometro (unico tratto su asfalto) e arrivati sul crinale si va a sinistra sulla strada principale che porta nel centro abitato (punto più elevato dell'escursione). Da vedere la parrocchiale del '700 e l'originale castello dove ai suoi piedi si trova un punto panoramico. Ritornati sulla strada di accesso al paese, arrivati al bivio da cui siamo arrivati si continua dritti sino alla rotonda e, subito prima della farmacia si prende uno stradello sula sinistra (indicazioni) che ci porta poi su una sterrata (bel panorama sul Monviso) che prosegue sulla destra, si continua passando tra vigne e noccioleti. Ad un bivio si va a destra raggiungendo la borgata Ciocchini (bellissime case con piscina), si svolta poco dopo a destra incrociando una stradina asfaltata che in discesa porta al ponte sul rio Bergera. Appena superato si imbocca una sterrata sulla destra, non rimane che puntare all'immensa tenuta della famiglia Anselma, da li si punta al castello di La Volta, da dove con attenzione occorre attraversare la trafficata strada. Poco sotto si svolta a destra e poi (indicazioni) si imbocca uno stradello a sinistra che in ripida discesa ci riporta a Barolo, sulla provinciale a sinistra e di li all'auto. 



24/10/2024

Oasi del Po morto

Semplice passeggiata che ci porta da Villastellone (più esattamente dal bellissimo borgo Cornalese) a questa oasi, venutasi a creare nel tempo per lo spostamento dell'alveo del Po. Esisteva una grande ansa del fiume che in seguito ad una piena eccezionale ne cambiò il corso rendendolo più rettilineo. Ora si trova questo lago (riserva di pesca) con una rigogliosa vegetazione, dove è presente una ricca avifauna. Passeggiata adatta a tutti con una lunghezza tra A/R di circa 5 km. fattibile comodamente in 1:30 ore.   Da vedere assolutamente il borgo Cornalese e il suo bellissimo mulino, per gli amanti delle serie televisive, qui hanno girato "la strada di casa" "Lidia Poet" e altre serie.
















Accesso stradale comodo posteggio nei pressi della chiesa.

Descrizione: lasciata l'auto ci si dirige verso la grande villa De Maistre, di qui si prende il lungo viale alberato (indicazioni Lago Po morto) e si segue la sterrata sino alla borgata Tetti Faule. Da qui per asfalto (pochissimo trafficato) si attraversa la borgata e in breve si arriva all'oasi.






16/10/2024

Belvedere di Machaby

Gradevole escursione tra castagni secolari sino a Machaby, poi percorso più aperto e panoramico. Si arriva prima al Santuario e subito dopo a Machaby su mulattiera selciata, poi per sentiero sino al belvedere.
























Località di partenza:
parcheggio Moulin de Và 600 m.
Arrivo: Belvedere di Machaby 800 m. 
Dislivello:
200 m.
Tempo di salita: 1 ora
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.9 1:50.000 Ivrea Biella e bassa valle d'Aosta
Accesso stradale alla rotonda prima dell'abitato svoltare a destra e seguire le indicazioni per il santuario di Machaby e arrivare sino al termine della strada. Ampio parcheggio.



















Descrizione: dal parcheggio si scende leggermente e si rintraccia la mulattiera lastricata che sale in un bellissimo bosco di castagni ed in quarto d'ora raggiunge il bel santuario di Machaby. Ancora un leggero strappo in salita e si arriva al villaggio di Machaby 724 m., dove si trova anche il forte Lucini oggi riconvertito in alberghetto e ristorante. Senza arrivare al forte, ma mantenendosi sulla strada a destra si passa tra alcune vecchie baite e si arriva ad una fontana, qui si trova l'indicazione per il "belvedere". Si sale ora su sentiero senza più indicazioni ma sempre molto evidente, si costeggia in vari punti una staccionata in legno e si arriva su un piccolo ripiano da dove si può godere di una bellissima vista sul forte di Bard. Di qui è evidente la continuazione del percorso individuando un piccolo pilastro in cemento costituente la vetta. L'ultimo tratto è leggermente esposto per cui si può valutare di concludere la gita sul ripiano panoramico. Si rientra per il medesimo percorso.




15/09/2024

Da Cheneil al lago di Lod

Questo itinerario panoramicissimo è parte della "Grande Balconata del Cervino" e collega Chamoise a Cheneil. Per motivi pratici (avendo il "Bau" al seguito) è stato percorso al contrario. Sicuramente il lato più panoramico con meravigliose viste sul Cervino è quello di Cheneil. Sentiero facile e ben segnalato percorribile da tutti.






















Località di partenza: Cheneil 2105 m.
Arrivo: lago di Lod 2019 m.
Dislivello: andata 165 m. ritorno 251 m.
Tempo complessivo: 3:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.5 1:50.000 Cervino e monte Rosa
Accesso stradale appena prima di uscire da Valtournenche girare a destra per Cheneil, ampio parcheggio in località Barmaz.





















Descrizione: lasciata l'auto si può usufruire del comodo ascensore che dal parcheggio ci porta in pochi minuti al bellissimo paesino di Cheneil posto in una meravigliosa conca al cospetto del Cervino. Si prende a destra e si individua il sentiero n.107 per Cheneil che si inoltra nel bosco passando sotto le pendici della punta Fontana Freida con molti saliscendi ci porte al colle di Cheneil, confine tra Cheneil e Chamoise. Da qui è possibile raggiungere a sinistra, o per ripido sentiero oppure per strada di sevizio alle piste da sci il Santuario della Clavalitè. (Consiglio per chi lo volesse di salire il primo tratto ripido e in 15 minuti raggiungere un meraviglioso belvedere sul Cervino). Tornati al colle non rimane che seguire le indicazioni per Chamois, e con decisa discesa arrivare al lago di Lod in una mezz'ora. Il ritorno avviene per il medesimo percorso fatto all'andata.




25/08/2024

Col de Joux col Tzecore

Facile e panoramica passeggiata adatta a tutti, del tutto pianeggiante lunga quattro chilometri e mezzo, la prima parte tutta in un bel bosco di conifere. Il sentiero fa parte della Gran Balconata del Cervino, ottimi panorami sulle cime circostanti e sul vicino Zerbion.




















Località di partenza: Col de Joux 1640 m.
Arrivo: Col Tzecore 1616 m.
Dislivello: nullo
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.5 1:50.000 Cervino e monte Rosa
Accesso stradale ampio parcheggio sul colle sul piazzale sterrato.




















Descrizione: girate le spalle a Brusson si imbocca a sinistra la sterrata con segnavia n.107 per il colle Tzecore che si addentra in un folto bosco di conifere tagliando le piste da sci. A metà percorso circa si esce dal bosco e ci si trova nella parte più solatia. Si prosegue in leggerissima discesa sino a Sommarèse dove occorre seguire per un tratto in salita su asfalto sino ad incontrare un bivio a sinistra il cui sentiero conduce brevemente al colle Tzecore con la sua area pic-nic. Rientro per il medesimo percorso fatto all'andata.



24/08/2024

Rifugio Genova 2010 m.

Posizionato tra il bacino del Chiotas e il lago Brocan, è circondato da montagne severe, cima del Baus e di Nasta, cima Paganini, Nord e Sud dell'Argentera: insomma, un posto magnifico. Ora, ci sono due modi per raggiungerlo partendo dal lago della Rovina; uno più breve ma particolarmente ripido e con alcuni brevi tratti attrezzati, l'altro meno faticoso ma più lungo, non sempre percorribile in quanto soggetto a frane lungo il percorso. Tutti e due partono dalla fine del lago dove si trova il ristoro, non mi sentirei di consigliarli in presenza di bambini. Esiste però una terza possibilità, ma capita solo una volta all'anno poco prima di ferragosto, quando il parroco di Entracque celebra la messa al rifugio. Allora in quella giornata l'ENEL apre la sua strada privata ed è possibile arrivare con l'auto sino a sotto la diga del Chiotas dove si posteggia e di li in 45 minuti circa si arriva al rifugio, in quel caso anche con i bambini.




















Località di partenza: lago della Rovina 1535 m.
Arrivo: rifugio Genova 2010 m.
Dislivello: 500 m. circa
Tempo di salita: da 1:30 a 2:30 ore  secondo il percorso
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.8 1:50.000 alpi marittime e liguri
Accesso stradale si parcheggia all'esterno, oppure a pagamento all'interno dell'are attrezzata.