20/04/2016

Val Servin

Angolo appartato e suggestivo dell'alta valle d'Ala nel comune di Balme. Ambiente con grandi boschi di faggi e larici, con ricca e notevole flora e fauna alpina. Bellissime le cascate del Pontat, che in inverno diventano palestra per i ghiacciatori. Nella parte alta del vallone si possono vedere i camosci ed ammirare il volo dell'aquila. Moltissime le baite disseminate sui percorsi, come la borgata "Li Fre" (i fabbri), fondata nel XV secolo da minatori bergamaschi e valsesiani inseritisi per sfruttare le miniere di ferro del Mont Servin. Itinerario fattibile anche con le ciaspole.















Località di partenza: Balme 1432 m.
Arrivo: Balme 1432 m.
Dislivello: 300 m. circa
Tempo complessivo: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.2 1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale Volendo si può arrivare fino alla frazione Cornetti.















Descrizione: lasciata l'auto si prosegue a piedi sulla strada asfaltata ancora per un pezzo sino ad arrivare alla frazione "I Frè", dove noi abbiamo svoltato a destra in direzione dell'Alpe Cumba 1746 m., percorrendo a piacere la strada sterrata oppure effettuando tagli con il sentiero. Giunti all'Alpe Cumba, volendo (consigliato) si sale per traccia in traverso sulla destra delle baite fino ad arrivare al Pilone di San Pancrazio 1744 m., posizionato a picco sopra a Balme. Si ridiscende ora alla frazione "I Frè" e, si supera un dosso sulla destra e ci si immette sull'anello classico della Val Servin. Si raggiunge così in leggera salita la frazione Chios 1557 m., si incontra più avanti una caratteristica baita costruita sotto un enorme masso. Si prosegue ora fino all'alpe Tchavanà. Si attraversa il torrente su un ponticello in legno, arrivando in vista delle belle cascate del Pontat. Si arriva poi all'alpe Pian Salè 1580 m., costeggiando sempre il torrente, si scende sino alla frazione
"I Frè", dove si deve riattraversare su un ponte. Seguendo la strada si ritorna all'auto.

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