Ferrata non difficile ma lunga e impegnativa, composta da tre sezioni ben distinte ed un ultimo tratto di cresta in un bellissimo ambiente di alta montagna. Panorama grandioso
Periodo: Giugno-Ottobre
Difficoltà: D
Dislivello complessivo: 959 m.
Tempo complessivo: 7-8 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale L'attacco della ferrata si trova appena dopo l'uscita dal paese, sulla destra vicino ai magazzini di stagionatura della fontina, dove alcuni metri sopra inizia la ferrata.
La prima sezione inizia con alcuni passaggi aerei e verticali, facili e mai esposti su una serie di risalti gradevoli. A quota 1900 m. circa finisce la prima parte, che con una via di fuga sulla destra riporta alla partenza.
La seconda sezione attacca poco più in alto, dopo un tratto di sentiero si ritrovano i cavi e si riprende a salire con dei pezzi alquanto aerei, un'altra ora di salita con ottimi panorami sempre più ampi, con una bella arrampicata esposta ma mai difficile, che termina a quota 2100 m. circa in una zona pianeggiante. Seconda via di fuga salendo leggermente in direzione sud e poi piegando a sinistra in discesa per ricollegarsi al sentiero precedente.
La terza sezione inizia dopo un traverso sulla destra che fa perdere un po' di quota, essendo su tratto erboso, può risultare delicato in caso di erba bagnata, prestare un minimo di attenzione. Questa sezione è la più interessante alpinisticamente, bei passaggi aerei conducono alla cresta finale prima della vetta. Paradossalmente, la ferrata che conta ben 1850 gradini (un'esagerazione, ne bastavano meno della metà) in questo tratto finale di cresta è poco attrezzato, per cui bisogna prestare la dovuta attenzione, essendo abbastanza aerea. Si arriva così in vetta alla Becca dell'Aouille a 2605 m., dove si trova prima un grosso ometto di pietre e poco sopra un'enorme ripetitore. Ottimo panorama.
Discesa: dal ripetitore, salire ancora un centinaio di metri, e reperire un sentierino sulla destra che porta alla discesa di un canalino attrezzato con cavo (passaggio delicato). Giunti al fondo del canalino si noterà più in alto sulla sinistra un'indicazione; a sinistra si prosegue verso i laghi Morion (2909 m.) si deve invece scendere immediatamente a destra per sfasciumi e massi tutto il canalone (scarsamente segnalato) sino ad arrivare sul pianoro sottostante, dove si trovano quattro specchi d'acqua. Proseguire dritti sino a sporgersi sul vallone sottostante. Da qui è visibile una traccia di sentiero, che poi diventerà molto marcata e segnalata più avanti con il N.18, la quale passando sotto la palestra di roccia conduce al villaggio di La Bèthaz. A questo punto si deve risalire per 2 chilometri circa (se non si è lasciata una vettura a La Bèthaz) sulla strada regionale per ritornare a Valgrisenche.
Periodo: Giugno-Ottobre
Difficoltà: D
Dislivello complessivo: 959 m.
Tempo complessivo: 7-8 ore
Vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale L'attacco della ferrata si trova appena dopo l'uscita dal paese, sulla destra vicino ai magazzini di stagionatura della fontina, dove alcuni metri sopra inizia la ferrata.
La prima sezione inizia con alcuni passaggi aerei e verticali, facili e mai esposti su una serie di risalti gradevoli. A quota 1900 m. circa finisce la prima parte, che con una via di fuga sulla destra riporta alla partenza.
La seconda sezione attacca poco più in alto, dopo un tratto di sentiero si ritrovano i cavi e si riprende a salire con dei pezzi alquanto aerei, un'altra ora di salita con ottimi panorami sempre più ampi, con una bella arrampicata esposta ma mai difficile, che termina a quota 2100 m. circa in una zona pianeggiante. Seconda via di fuga salendo leggermente in direzione sud e poi piegando a sinistra in discesa per ricollegarsi al sentiero precedente.
La terza sezione inizia dopo un traverso sulla destra che fa perdere un po' di quota, essendo su tratto erboso, può risultare delicato in caso di erba bagnata, prestare un minimo di attenzione. Questa sezione è la più interessante alpinisticamente, bei passaggi aerei conducono alla cresta finale prima della vetta. Paradossalmente, la ferrata che conta ben 1850 gradini (un'esagerazione, ne bastavano meno della metà) in questo tratto finale di cresta è poco attrezzato, per cui bisogna prestare la dovuta attenzione, essendo abbastanza aerea. Si arriva così in vetta alla Becca dell'Aouille a 2605 m., dove si trova prima un grosso ometto di pietre e poco sopra un'enorme ripetitore. Ottimo panorama.
Discesa: dal ripetitore, salire ancora un centinaio di metri, e reperire un sentierino sulla destra che porta alla discesa di un canalino attrezzato con cavo (passaggio delicato). Giunti al fondo del canalino si noterà più in alto sulla sinistra un'indicazione; a sinistra si prosegue verso i laghi Morion (2909 m.) si deve invece scendere immediatamente a destra per sfasciumi e massi tutto il canalone (scarsamente segnalato) sino ad arrivare sul pianoro sottostante, dove si trovano quattro specchi d'acqua. Proseguire dritti sino a sporgersi sul vallone sottostante. Da qui è visibile una traccia di sentiero, che poi diventerà molto marcata e segnalata più avanti con il N.18, la quale passando sotto la palestra di roccia conduce al villaggio di La Bèthaz. A questo punto si deve risalire per 2 chilometri circa (se non si è lasciata una vettura a La Bèthaz) sulla strada regionale per ritornare a Valgrisenche.
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