Bellissima e panoramicissima montagna raggiungibile anche dalla Val Clarèe. Lungo tutto il percorso si stagliano le montagne del Brianzonese e l'alto massiccio des Ecrins (Pelvoux, Barre des Ecrins, Meige)
Località di partenza: parcheggio prima del col du Granon 2171 m.
Arrivo: Grand'Area 2869 m.
Dislivello: 698 m.
Tempo di salita: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGN n.6 1:50.000 Massif et Parc National des Ecrins-Haut Dauphinè
Accesso stradale: da Cesana T.se al colle del Monginevro, discesa su Briancon poi direzione Colle del Lautaret. Poco dopo Serre Chevalier, arrivati a Chantemerle girare a destra e percorrere alcuni chilometri di strada asfaltata per il Col du Granon, e lasciare l'auto alcuni tornanti prima del Colle ai lati di una stradina sterrata che inizia sulla sinistra.
Descrizione: La meta dell’itinerario è ben visibile, con una forma più arrotondata e tozza da come appare dal fondo della valle, il sentiero è subito evidente, e i cartelli segnaletici gialli sono ben visibili. Si percorre la conca dapprima erbosa e via via più arida, salendo in direzione ovest con tratti più ripidi alternati a tratti più dolci, si raggiunge poi con un’ultima diagonale la linea di cresta erbosa che collega la vetta sovrastata da una croce. Il sentiero svolta a destra, attraversa il versante ovest di una modesta elevazione della cresta, e con un ripido tratto in salita su terreno ciottoloso raggiunge una piccola conca e il colletto tra la rocciosa Petit Area, alla destra, e la Grand’ Area. Ancora qualche tornante su terreno colonizzato da erba sparuta e quindi il sentiero ridiventa agevole e si riporta nei pressi della linea di cresta. Un ultimo strappo e dopo un pendio più dolce (cartelli segnaletici gialli per il Col de Buffère, da cui passa l’itinerario che parte da Nevache, che confluisce dalla sinistra) si raggiunge comodamente la vetta. Il panorama è a 360°, veramente affascinante sulle montagne della valle della Guisane e della valle della Clarée, per non parlare dei giganti del Delfinato, dal Pelvoux alla Barre des Ecrins, dal Pic des Agneaux alla Grande Ruine e alla Meje, ma anche sul lontano Monte Bianco e sul Pic de Rochebrune e sul Monviso oltre che sulle vette dell’Alta Valle di Susa. Si ritorna per il percorso fatto all'andata.
Località di partenza: parcheggio prima del col du Granon 2171 m.
Arrivo: Grand'Area 2869 m.
Dislivello: 698 m.
Tempo di salita: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGN n.6 1:50.000 Massif et Parc National des Ecrins-Haut Dauphinè
Accesso stradale: da Cesana T.se al colle del Monginevro, discesa su Briancon poi direzione Colle del Lautaret. Poco dopo Serre Chevalier, arrivati a Chantemerle girare a destra e percorrere alcuni chilometri di strada asfaltata per il Col du Granon, e lasciare l'auto alcuni tornanti prima del Colle ai lati di una stradina sterrata che inizia sulla sinistra.
Descrizione: La meta dell’itinerario è ben visibile, con una forma più arrotondata e tozza da come appare dal fondo della valle, il sentiero è subito evidente, e i cartelli segnaletici gialli sono ben visibili. Si percorre la conca dapprima erbosa e via via più arida, salendo in direzione ovest con tratti più ripidi alternati a tratti più dolci, si raggiunge poi con un’ultima diagonale la linea di cresta erbosa che collega la vetta sovrastata da una croce. Il sentiero svolta a destra, attraversa il versante ovest di una modesta elevazione della cresta, e con un ripido tratto in salita su terreno ciottoloso raggiunge una piccola conca e il colletto tra la rocciosa Petit Area, alla destra, e la Grand’ Area. Ancora qualche tornante su terreno colonizzato da erba sparuta e quindi il sentiero ridiventa agevole e si riporta nei pressi della linea di cresta. Un ultimo strappo e dopo un pendio più dolce (cartelli segnaletici gialli per il Col de Buffère, da cui passa l’itinerario che parte da Nevache, che confluisce dalla sinistra) si raggiunge comodamente la vetta. Il panorama è a 360°, veramente affascinante sulle montagne della valle della Guisane e della valle della Clarée, per non parlare dei giganti del Delfinato, dal Pelvoux alla Barre des Ecrins, dal Pic des Agneaux alla Grande Ruine e alla Meje, ma anche sul lontano Monte Bianco e sul Pic de Rochebrune e sul Monviso oltre che sulle vette dell’Alta Valle di Susa. Si ritorna per il percorso fatto all'andata.
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