03/08/2010

Rocciamelone 3538 m.

Questa montagna,ritenuta per lunghissimi anni come la più elevata delle Alpi Cozie, è stata salita per la prima volta da Bonifacio Rotario d'Asti il 1° settembre 1358, per adempiere ad un voto fatto quando era prigioniero dei Turchi. Salì sulla vetta del Rocciamelone portandovi un trittico di metallo finemente inciso, conservato attualmente nella cattedrale di Susa. Alla storica salita è legata anche la prima costruzione di un ricovero, il Cà d'Asti, eretto con il preciso scopo di favorire la salita alla vetta. In prossimità della cima furono erette varie cappelle, l'ultima delle quali, costruita in muratura a cura della Giovane Montagna di Torino, ha ai lati due locali, uno dei quali sempre aperto e costituisce il rifugio Santa Maria con 15 posti letto. Sul culmine una grande statua della Madonna inaugurata il 28 agosto 1899, dovuta come ricorda la targa sistemata sul basamento, alle offerte di 130.000 bambini italiani. L'itinerario descritto percorre la cresta S-S-O assolutamente priva di pericoli nella stagione estiva, fattibile in giornata ma consiglio di spezzarlo in due giorni pernottando al rifugio Cà d'Asti per poterlo apprezzare meglio. Panorama grandioso.
Località di partenza: La Riposa 2205 m.
Dislivello 1° giorno: 650 m.
Dislivello 2° giorno: 684 m
Tempo di salita 1° giorno: 2 ore
Tempo di salita 2° giorno: 2:30 ore
Difficoltà: EE
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale















Descrizione: Lasciata l'auto nel parcheggio sull'ultimo tornante prima di arrivare alla Riposa, si prende il sentiero segnato che si snoda per l'ampia e ripida costola erbosa e con sentiero sempre ben segnalato si raggiunge il rifugio in circa 2 ore.
Secondo giorno: Dal rifugio seguire il sentiero che sale poco discosto dal filo di cresta, sugli sfasciumi del versante orientale, a raggiungere la spalletta dove c'è un pilastrino di pietre sormontato da una piccola croce, la Crocetta 3306 m. (1:30 ore). Il sentiero finora assai ripido prosegue a minore inclinazione attraverso il versante S-E; giunto sotto la vetta (tratto attrezzato con corde), riprende a salire decisamente e con alcune svolte tocca la sommità (1 ora circa).
S i rientra seguendo l'itinerario di salita.

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