Bella ed ardita montagna rocciosa che si innalza sullo spartiacque principale ad est del colle dell'Orsiera. Composta da due distinte vette di cui quella nord è la più alta, e quella sud leggermente più bassa. Tra le due vette vi è l'intaglio chiamato colletto dell'Orsiera. Panorama stupendo, sebbene il gruppo del Rocciavrè mascheri a tratti la pianura, in particolare sul Rocciamelone.
Località di partenza: Rifugio Selleries 2023 m.
Arrivo: Orsiera 2890 m.
Dislivello: 867 m.
Tempo di salita: 3:30/4 ore
Difficoltà: F
Cartografia: IGC n.1 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale da Pra Catinat proseguire su strada sterrata con fondo mediocre per 5 km sino al Rifugio Selleries dove è possibile posteggiare.
Descrizione: dal rifugio imboccare un sentiero che passa davanti alla bergeria omonima e continua sulla sponda sinistra del vallone fino ad un bivio. Trascurata la traccia più marcata che sale verso destra al Colle del Sabbione, proseguire a sinistra. raggiungendo la bergeria del Ciardonnèt 2369 m. Il sentiero continua sempre sulla sinistra ora abbastanza ripido, si supera poi in diagonale da sinistra a destra un secondo più marcato gradino uscendo così al margine della selvaggia conca del Lago del Chardonnèt 2560 m. in gran parte dell'anno ghiacciato. Si volge ora a sinistra cercando di stare alti rispetto al Lago, andando così ad imboccare il canale nascosto da un crestone roccioso che scende dalla punta meridionale dell'Orsiera. Lo si risale per detriti o meglio ancora per neve (se inizio stagione risultano utili picozza e ramponi) raggiungendo così il Colletto dell'Orsiera. Da questa stretta insellatura piegare a destra salendo le facili rocce della cresta Sud; e si tocca la vetta dove vi è una piccola croce metallica. Ridiscesi al colletto volendo si può salire alla cima Nord.
Si rientra seguendo l'itinerario di salita.
Considerazioni: La salita è stata da noi effettuata il 2 luglio 2010, trovando le seguenti condizioni: il canalino era ancora innevato, la salita sino a metà circa era su neve discreta e non sono serviti i ramponi (considerando la giornata molto calda e lo zero termico a 4200 m.), dalla metà in poi lo strato non era molto consistente e si toccavano le pietre sotto per cui abbiamo preferito spostarci sulla destra sfruttando una striscia detritica per poi raccordarci sul nevaio alla fine. Con simili condizioni consiglio di partire dal Rifugio non dopo le ore 6:00
Località di partenza: Rifugio Selleries 2023 m.
Arrivo: Orsiera 2890 m.
Dislivello: 867 m.
Tempo di salita: 3:30/4 ore
Difficoltà: F
Cartografia: IGC n.1 Valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale da Pra Catinat proseguire su strada sterrata con fondo mediocre per 5 km sino al Rifugio Selleries dove è possibile posteggiare.
Descrizione: dal rifugio imboccare un sentiero che passa davanti alla bergeria omonima e continua sulla sponda sinistra del vallone fino ad un bivio. Trascurata la traccia più marcata che sale verso destra al Colle del Sabbione, proseguire a sinistra. raggiungendo la bergeria del Ciardonnèt 2369 m. Il sentiero continua sempre sulla sinistra ora abbastanza ripido, si supera poi in diagonale da sinistra a destra un secondo più marcato gradino uscendo così al margine della selvaggia conca del Lago del Chardonnèt 2560 m. in gran parte dell'anno ghiacciato. Si volge ora a sinistra cercando di stare alti rispetto al Lago, andando così ad imboccare il canale nascosto da un crestone roccioso che scende dalla punta meridionale dell'Orsiera. Lo si risale per detriti o meglio ancora per neve (se inizio stagione risultano utili picozza e ramponi) raggiungendo così il Colletto dell'Orsiera. Da questa stretta insellatura piegare a destra salendo le facili rocce della cresta Sud; e si tocca la vetta dove vi è una piccola croce metallica. Ridiscesi al colletto volendo si può salire alla cima Nord.
Si rientra seguendo l'itinerario di salita.
Considerazioni: La salita è stata da noi effettuata il 2 luglio 2010, trovando le seguenti condizioni: il canalino era ancora innevato, la salita sino a metà circa era su neve discreta e non sono serviti i ramponi (considerando la giornata molto calda e lo zero termico a 4200 m.), dalla metà in poi lo strato non era molto consistente e si toccavano le pietre sotto per cui abbiamo preferito spostarci sulla destra sfruttando una striscia detritica per poi raccordarci sul nevaio alla fine. Con simili condizioni consiglio di partire dal Rifugio non dopo le ore 6:00
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