In stile francese, verticale, atletica ed esposta con tratti strapiombanti ma molto bene attrezzata. Situata in un contesto ambientale molto bello, non adatta a neofiti.
Periodo: Maggio - Ottobre
Difficoltà: D/MD
Dislivello complessivo: 580 m.
Tempo complessivo: 4 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale da Trinità ancora per Colletta Sottana (cartello della ferrata) si gira a sinistra e dopo il ponte per Tetti Violini, dove si parcheggia.
Descrizione: La prima parte e sicuramente la più impegnativa, con parecchi tratti strapiombanti che tirano di braccia e senza punti di sosta. A due terzi della parete si trova una diramazione, a sinistra la via “facile” e a destra la via “difficile”, le due vie si ricongiungeranno poco più in alto. Fine prima parte. Ora un sentiero nel bosco, porta in 15 minuti circa all’attacco della seconda parte ed eventualmente alla via di fuga che riporta in basso. Anche la seconda parte è verticale ed esposta, anche qui dopo qualche strapiombo si trova un bivio, a sinistra una via semplice porta subito in vetta, a destra invece con percorso più lungo e talora strapiombante un traverso porta ad una passerella aerea e robusta. Ancora una traversata e si arriva in vetta un sentiero porta in breve tempo alla seconda punta, da dove inizia il sentiero (cablato all'inizio) per il rientro.
Periodo: Maggio - Ottobre
Difficoltà: D/MD
Dislivello complessivo: 580 m.
Tempo complessivo: 4 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale da Trinità ancora per Colletta Sottana (cartello della ferrata) si gira a sinistra e dopo il ponte per Tetti Violini, dove si parcheggia.
Descrizione: La prima parte e sicuramente la più impegnativa, con parecchi tratti strapiombanti che tirano di braccia e senza punti di sosta. A due terzi della parete si trova una diramazione, a sinistra la via “facile” e a destra la via “difficile”, le due vie si ricongiungeranno poco più in alto. Fine prima parte. Ora un sentiero nel bosco, porta in 15 minuti circa all’attacco della seconda parte ed eventualmente alla via di fuga che riporta in basso. Anche la seconda parte è verticale ed esposta, anche qui dopo qualche strapiombo si trova un bivio, a sinistra una via semplice porta subito in vetta, a destra invece con percorso più lungo e talora strapiombante un traverso porta ad una passerella aerea e robusta. Ancora una traversata e si arriva in vetta un sentiero porta in breve tempo alla seconda punta, da dove inizia il sentiero (cablato all'inizio) per il rientro.
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