05/03/2009

Ferrata Carlo Giorda 880 m.

Lunga ma non difficilissima, molto suggestivo, panoramico e carico di storia il luogo di arrivo. In generale non ci sono grosse difficoltà tecniche o lunghi tratti verticali, ma l'ampiezza dell'itinerario consiglia prudenza, dovuta anche all'usura della roccia stessa. Esistono due vie di fuga, la prima dopo 300 m. a livello di Pian Cestet, una seconda dopo 500 m. all'altezza del  Saut du Cin da dove si può raggiungere la borgata San Pietro.

Periodo: tutto l'anno (salvo nevicate invernali)
Difficoltà: AD/D (dovuto alla lunghezza del percorso)
Dislivello complessivo: 600 m.
Tempo complessivo: 5 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale attraversare il paese e nei pressi della grande chiesa medievale si parcheggia (il ritorno del sentiero arriva qui). Si continua a piedi sulla strada asfaltata fino all'ex cava (circa 600 metri dalla chiesa), dove ha inizio la ferrata.


Descrizione: La via attacca direttamente nei pressi della ex cava, in linea di massima si segue per la prima parte lo sperone che costeggia l'enorme cava in disuso, con percorso abbastanza facile, con alcuni tratti verticali si risalgono un paio di pilastri fino ad arrivare al Pian Cestet dove termina la prima parte e dove si trova la prima via di fuga. Di qui il percorso inizia a traversare lungamente a destra, andando a prendere lo sperone più evidente che scende dalla cima. Questo traverso metteva in comunicazione il primo e il secondo tratto, poi ampliato nella primavera del 2016 da un bellissimo e adrenalinico ponte tibetano lungo 70 metri.  
Vedi  gita: https://verticalemanontroppo.blogspot.com/2018/08/ferrata-carlo-giorda-alla-sacra.html 
Arrivati al secondo sperone sia tramite il ponte o tramite il sentiero inizia la parte più impegnativa. Si passa da un pilastrino all'altro risalendo placche e cenge, un piccolo camino ed una fessura verticale; qui si nota la scivolosità della roccia, dovuta ai tantissimi passaggi per cui alcuni tratti sono un po' "tirabraccia". Si arriva infine al "Saut du Cin" dove si trova la seconda via di fuga che porta a San Pietro. Si sale ora con una rampa a destra e per una serie di cenge si arriva alla stazione meteo posizionata subito sotto le mura della Sacra. Dalla sommità della ferrata si prosegue a destra per un sentiero poco comodo e abbastanza ripido e in alcuni tratti attrezzato, raggiunge la strada asfaltata nei pressi dell'abbazia. Si prende ora a sinistra l'antica mulattiera (cartello indicatore), che passando dalla borgata San Pietro ritorna in paese a San' Ambrogio.

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