Località di partenza: posteggio Meire Decant 1610 m.
Arrivo: Croce Bulè 1813 m.
Dislivello: 202 m.
Tempo di salita: 0.30: ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale strada molto stretta, prestare attenzione.
"mi l'hai guardà le nivule ch'a curiu 'n tel ciel" (N.Costa)
Le Tucce a valle, le Tucce di mezzo e quelle a monte sono un insieme di tre borgatine sopra a Mentoulles in Val Chisone che un tempo erano utilizzate come alpeggio estivo. Ci si arriva percorrendo una comoda strada sterrata chiusa al transito ed è possibile effettuare un bel anello per il rientro, passando per la bella borgata di Fodufaux. Panorami interessanti.
Facile anello tra il borgo di Valcasotto e la bellissima Reggia, residenza estiva dei Savoia in particolare di Vittorio Emanuele II utilizzata come base per le sue spedizioni di caccia. Si cammina lungo semplici strade sterrate e mulattiere, con una breve digressione dal percorso si arriva alla frazione di Surie (1215 m.) ben esposta e soleggiata dove si trova la piccola cappella dedicata a Sant'Anna e San Grato.
Appena si esce dal paese di Viù e ci si inoltra nella deliziosa conca dei Tornetti, appare maestosa la cresta della Rocca Moross che inizia proprio dal colle Pian Fum raggiungibile con una lunga camminata (14 km. A/R) su una comoda sterrata a moderata pendenza. La meta dell'escursione offre grandi panorami sulla valle d'Ala e sul Gran Paradiso. Nelle condizioni attuali sono utili un paio di ramponcini essendoci neve nell'ultima parte di salita prima della vetta.
Descrizione: si prosegue lungo la strada che diventa quasi subito sterrata, si supera una sbarra, e si prosegue iniziando a salire una lunga serie di tornanti. Più avanti si incontra il bivio per il lago di Viana, si prosegue sempre dritti, si attraversa un rio ignorando tutte le diramazioni secondarie sino ad arrivare ad un alpeggio parzialmente ristrutturato e si continua in salita arrivando così dopo altri tornanti e con la Rocca Moross sempre in primo piano all'insellatura del colle Pian Fum dove si apre un panorama grandioso. Dal colle non rimane che salire a sinistra per sentiero gli ultimi 200 mt, circa di dislivello e toccare la cima per godersi il panorama. Il rientro avviene per il medesimo percorso.
Itinerario ideale per la stagione invernale, la mancanza di acqua e la bassa quota lo renderebbero impercorribile nei periodi caldi. Consente di godere di un bel panorama sia sul fondovalle che sulle cime dell'Orsiera, il percorso si snoda sulle alture di Foresto (molto conosciuta e frequentata per le sue vie di arrampicata e la sua bellissima via ferrata) e offre un percorso molto ben segnalato e corredato da bacheche illustrative legate alle caratteristiche naturalistiche del ginepro. Prestare comunque sempre attenzione alla natura del terreno data la presenza di salti di roccia.
Un tracciato ad anello di circa 11 chilometri percorribile in entrambi i sensi, sia a piedi che in MTB sulle sponde della Stura. Molto suggestiva la passerella che si percorre dopo avere salito una divertente scala a chiocciola per passare sotto all'altissimo ponte ferroviario. Merita una visita la parte vecchia di Fossano.