25/03/2019

Vallone di Gilba

L'itinerario percorre la dorsale tra la valle Po e la valle Varaita e nelle giornate terse e con buona visibilità il panorama è assicurato e grandioso. Dal vicino Monviso all'Argentera e al Monte Matto, sino al lontano Gran Paradiso e Monte Rosa. Pur essendo il dislivello abbastanza contenuto il percorso è molto vario e abbastanza lungo tra belle borgate, pascoli e boschi.













Località di partenza: borgata Danna 1535 m.
Arrivo: borgata Danna 1535 m.
Dislivello: 500 m. comprese le varie risalite
Tempo complessivo: 3:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.6 1:50.000 Monviso
Accesso stradale posteggio con qualche difficoltà in caso di molte auto.













Descrizione: si entra nella piccola borgata oltrepassando il porticato della chiesetta dell'Assunta, la mulattiera  prosegue sino a ricongiungersi più in alto con una sterrata che va seguita con numerose svolte sino ad arrivare dopo un'ora circa al colle della Gilba (1525 m.). Dal colle si risale il ripido pratone sulla destra portandosi così sulla dorsale e raggiungendo la cima del Bric de la Piata (1731 m.). Di qui con ottimo panorama sul Monviso si continua sul sentiero di cresta tra valle Po e Varaita e sci scende brevemente al colle dell'Arsep (1686 m.), per poi risalire al Bric Arpiol (1713 m.). Sempre su sentiero molto evidente si continua con diversi saliscendi in direzione dell'ultimo Bric, quello della Costa (1713 m.), sino a qui 2:30 ore con tutta calma ammirando lo splendido paesaggio.Da questo punti inizia una ripida discesa che ci porterà alla cappella di San Bernardo di Gilba (1517 m.). Ora non rimane che prendere la sterrata che scende sulla destra dove, al bivio successivo si mantiene ancora la destra per sbucare successivamente in una radura dove pare terminare. Si deve individuare ore un sentiero leggermente sulla sinistra, e rientrando nel bosco si continua in discesa sino alle case di Techiasso, dove si trova la strada asfaltata che scende sulla sinistra ed in breve riporta a Danna.

09/03/2019

Tamagotchi

Falesia di recente realizzazione attrezzata dal gruppo di Caprie Verticale, ideale per chi si avvicina per la prima volta all'arrampicata anche da primo di cordata e per quelli scarsi come me. Monotiri facili massimo una ventina di metri con difficoltà prevalente sul quarto grado. Ambiente solatio e piacevole.
















Accesso: dall'autostrada Torino- Bardonecchia, si esce al casello di Avigliana ovest e si prosegue sulla S.S.24 del Monginevro. Si supera la rotonda di Villardora e dopo circa un paio di chilometri alla nuova rotonda di Novaretto si svolta a destra (via Alcide De Gasperi). Al successivo incrocio con la strada principale si prende a sinistra (viale Kennedy), si prosegue per circa un chilometro e si svolta a destra in via Armona e si arriva in borgata Giardini dove, al suo termine la strada diventa sterrata. Volendo si può posteggiare qui l'auto, oppure proseguire per pochi metri sulla sterrata sino nei pressi di una sorgente/fontana dove si può sostare. Si prosegue ora a piedi per un brevissimo tratto e si noterà sulla destra una traccia di sentiero (cartello Tamagotchi su un albero) e dei nastri di cantiere sugli alberi come indicazione. Il sentiero si inerpica ripido e con diverse svolte in meno di dieci minuti conduce alla base della parete.
Indicazione delle vie: 
partendo da sinistra guardando la falesia:
0- Smile up 5b
1- Non lo sarò mai 5a
2- Tre Magi a Caprie 4
3- Oggi mi girano 4+
4- Bocciolo erotico 5a
5- Cinghiale improvviso 4
6- Non sono un Tamagotchi 4
7- Crocerossina 4+
8- Pidolo 3+

04/03/2019

Grange Chabaud 1880 m.

Un piccolo angolo incontaminato della Valle di Susa, in splendida posizione, molto ambito dagli sci-alpinisti per le sue cime, Giassez, Dormillouse solo per citarne alcune, terreno ideale anche per percorsi con le ciaspole. Al momento sino alla frazione di Rhuilles non è presente neve. Le ciaspole si possono calzare appena dopo la frazione oltrepassato il ponte.













Località di partenza: Thùres 1660
Arrivo: Grange Chabaud 1880
Dislivello: 220 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 valle di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale in direzione di Bousson, quindi si svolta a destra per la valle di Thùres, dove prima dell'abitato al bivio per Rhuilles si parcheggia l'auto ai bordi della strada.













Descrizione: lasciata l'auto si percorre la carrozzabile sterrata che porta a Rhùilles, con percorso molto panoramico sullo Chaberton, arrivando così al piccolo e caratteristico nucleo di case in parte ristrutturate, posizionato nel mezzo della vallata di Thùres. Di qui si va a destra e si oltrepassa il ponte sul torrente proseguendo sulla carrozzabile che con una serie di tornanti in poco meno di un'ora arriva alle grange Chabaud, da dove volendo è possibile proseguire ancora sulla carrozzabile. Si rientra per il medesimo percorso.


Rocca Sella 1508 m.

Facile e panoramicissima vetta a pochi passi da Torino, percorribile quasi tutto l'anno, diversi sentieri e facili vie di arrampicata per raggiungerne la cima, dove si trovano una graziosa cappelletta e poco più sopra una statua della Madonna. Qui di seguito viene proposta la salita dal sentiero tramontana, accessibile quasi tutto l'anno vista la favorevole esposizione, e la discesa dal sentiero normale, dove in inverno visto un tratto con esposizione nord è possibile trovare dei tratti ghiacciati. Al momento sono entrambi percorribili.













Località di partenza: Celle 991 m.
Arrivo: Rocca Sella 1508 m.
Dislivello: 517 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca 
Accesso stradale E' anche possibile salire fino alla frazione Comba ma con scarse possibilità di parcheggio.













Descrizione: il sentiero parte a destra della fontana/lavatoio della frazione Comba, conviene tuttavia tenersi alti sul sentiero senza seguire la mulattiera, spesso piena di foglie, si giunge così ad un bivio con indicazioni dove si sale verso destra seguendo le indicazioni "Tramontana", il sentiero di sinistra è quello della normale che verrà eventualmente utilizzato al ritorno. Da qui la alita diventa sostenuta, superando prima una fitta fascia boscosa per uscire poi per roccette, dove ogni tanto occorre usare le mani. Si giunge poi ad un bivio, occorre andare a destra (a sinistra si scende dalla via normale). La pendenza diminuisce e il sentiero si sposta sul versante sud della montagna. Ancora una fascia rocciosa più ripida porta ad un colletto da dove si vede la punta dove è situata la Madonna. Bisogna ora scendere di qualche metro e risalire una breve scalinata per arrivare alla cappelletta della cima. Panorama a 360°.
Discesa: per il medesimo percorso fatto all'andata, oppure ritornati al bivio precedente si prende il sentiero n.575 che conduce al colle dell'Arponetto e poi a sinistra al rientro chiudendo un bel percorso ad anello.