29/05/2017

Pis del Pesio 1426m.

Un giro ad anello nel parco naturale del Marguareis che merita veramente fare per osservare le numerose cascate presenti, la più famosa è appunto quella del Pis che fuoriesce direttamente da un'apertura della montagna compiendo un salto di circa 30 metri. Il fenomeno è osservabile unicamente in tarda primavera quindi il periodo più favorevole sono i mesi di maggio e giugno. L'itinerario si svolge tutto su ottimi sentieri sempre ben segnalati dentro un bosco fittissimo con una vegetazione quasi amazzonica.














Località di partenza: Pian delle Gorre 1032 m.
Arrivo: Cascata del Pis 1426 m.
Dislivello: 400 m. circa
Tempo complessivo: 3:15 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC: n.8 1:50.000  Alpi Marittime e Liguri
Accesso stradale Nei mesi estivi il traffico e il parcheggio è regolamentato (tariffa di tre euro e chiusura della strada ad esaurimento parcheggi).













Descrizione: dal rifugio seguire il sentiero pianeggiante mediante le indicazioni per la cascata del Pis immettendosi così su una strada sterrata. Superati due ponti, al terzo si abbandona la strada principale che porta all'osservatorio faunistico, iniziando così a salire sulla sinistra arrivando in un'ora al Gias Fontana 1218 m. con una curiosa baita dal tetto erboso. Proseguendo si arriva in breve al bivio dove, con breve digressione a destra si potrà ammirare la prima cascata, quella del Gias Fontana. Di ritorno al bivio, si segue ora il sentiero di sinistra che salendo in maniera decisa nella faggeta porta ad un nuovo bivio, dove a destra ci condurrà alla caratteristica cascata del Pis del Pesio 1426 m. Per completare l'anello (consigliatissimo) occorre ritornare indietro fino al bivio   precedente e continuare a destra seguendo le indicazioni per il Gias degli Arpi. Arrivati al Gias si svolta a sinistra, e in discesa si seguono le l'indicazione per Pian delle Gorre, si segue la mulattiera fino ad un ponte in legno dove una deviazione a destra permette di vedere l'ultima cascata, quella del Saut 1200 m. Ritornati al ponticello si prosegue sempre in discesa (ora sulla sterrata) sino a raggiungere nuovamente il rifugio Pian delle Gorre, chiudendo così un bellissimo anello.
Il video della gita: https://youtu.be/iN1joY5vcE0




22/05/2017

Il velo della sposa 1842 m.

Facile e panoramica salita sull'antica mulattiera reale fatta costruire da Vittorio Emanuele II per le sue battute di caccia, che arrivava a Dondena dove era solito soggiornare. Il percorso porta al cospetto di un'imponente cascata dal romantico nome "il velo della sposa", che quasi nascosta, si fa vedere solo una volta giunti vicino. Escursione consigliabile nella stagione primaverile o in estate quando la portata d' acqua è maggiore e la parte bassa si apre a ventaglio dando l' impressione di vedere veramente un velo di sposa.













Località di partenza: Chardonney 1444 m.
Arrivo: Cascata "il velo della sposa" 1842 m.
Dislivello: 398 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC: n.9 1:50.000 Ivrea Biella e bassa Valle d'Aosta
Accesso stradale nei pressi della partenza della cabinovia si può posteggiare l'auto nell'ampio parcheggio.













Descrizione: Si prosegue subito sulla strada che costeggia il torrente Ayasse, passato il ponte si percorre il tratto iniziale della mulattiera reale ignorando la deviazione 2 a destra per il rifugio Dondena, si continua sulla mulattiera lastricata segnata 5. Segue un tratto leggermente più ripido che passa sotto la cabinovia, poi un tratto con meno pendenza e si arriva in una zona dove ci sono diverse baite sparse in un panorama incantevole. La salita continua sino ad un bivio dove si ignora la strada che va a sinistra verso Laris per continuare a destra verso Dondena. Ora la strada scende dolcemente fino atrovare sulla destra il torrente Ayasse, arrivando infine al ponte che risale verso la strada superiore. Senza attraversare il ponte, si prosegue per un tratto ancora sul sentiero per arrivare in breve alla cascata. Per una vista migliore della cascata si deve oltrepassare il ponte e seguire la sterrata e con una serie di svolte per portarsi al di sopra di essa. Il rientro avviene per il medesimo percorso oppure, (decisamente più lungo) si risale sulla strada per Dondena, si svolta a destra e si rientra su strada, prima sterrata e poi su asfalto.