29/09/2016

Ferrata dei Picasass 890 m.

Inaugurata recentemente (luglio 2016) dalla sezione CAI di Baveno, la ferrata sale le pendici del Monte Camoscio, la cui vetta si trova a quota 890 m., attrezzata molto bene con cavo e tantissimi gradini, e dove i gradini non ci sono, il meraviglioso granito della roccia permette una sicura progressione in aderenza. Bello il passaggio sullo spigolo ad aggirare la parete (il più impegnativo), e il ponte delle scimmie finale (facoltativo) prima di arrivare alla croce di vetta.














Periodo: tutto l'anno
Difficoltà: PD/PD+
Dislivello complessivo: 530 metri
Tempo complessivo: 3:15 ore 
Accesso stradale nei pressi dell'omonimo campeggio si può posteggiare. 
Descrizione: nei pressi di una Pizzeria si trovano le indicazioni per la ferrata e il segnavia per Monte Camoscio M3, inizialmente si percorre la strada asfaltata, sterrata in seguito e poi sentiero nel bosco alquanto ripido. Ad un bivio si prende a destra (indicazioni ferrata), quello di sinistra verrà utilizzato per la discesa e in circa 45 minuti dall'auto si arriva alla base della ferrata.
Si parte salendo una ripida placconata facilitata da numerosi gradini (saranno abbondati per tutta la salita). Numerosi traversi e qualche tratto leggermente strapiombante (ma mai faticoso) portano al  passaggio chiave, che è il tratto più delicato della ferrata, un terrazzino leggermente strapiombante che porta a salire successivamente uno spigolo verticale, ma anche in questo caso le abbondanti staffe e appoggi sulla cengia facilitano il passaggio. Si riprende a salire con più facilità sino ad arrivare su una terrazza panoramica dove è posizionato il libro di vetta. Da questo punto in poi, le difficoltà finiscono e diventa solo più una facile progressione anche senza staffe (il granito offre una grandissima aderenza) e si arriva sotto la cima dove, chi volesse può ancora percorrere il ponte delle scimmie. Dalla vetta panorama spettacolare. Si rientra percorrendo il bel sentiero M3 ben segnato nel bosco all'uscita della ferrata, che in 1 ora riconduce all'auto. Portare molta acqua.

26/09/2016

San Giacomo di Moia 1421 m.

Escursione molto semplice e molto più apprezzabile con i colori dell'autunno. Panorami molto belli sulla Val Grande e sulla Val d'Ala, meritevoli di visita il paesino di Vrù con il suo presepe meccanico e, la borgata Rivirin che si trova a soli 10 minuti dal punto di partenza dove si possono ammirare delle belle ricostruzioni della Torre di Pisa e della Mole Antonelliana e la fedele ricostruzione della vetta del Rocciamelone e molte altre curiosità.














Località di partenza: Vrù 1030 m.
Arrivo: San Giacomo di Moia 1421 m.
Dislivello: 391 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.2,1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale si può parcheggiare nei pressi della piazzetta.













Descrizione: lasciata l'auto si oltrepassa il paese sulla strada asfaltata e in leggera discesa si arriva ad un bivio, dove si va a sinistra (a destra si rientra in paese). Si attraversa un ponte e si trovano le indicazioni. A sinistra si va alll'Ecomuseo e alla borgata Rivirin, si piega all'ora a destra seguendo le indicazioni per La Blinant e San Giacomo di Moia. Si prosegue sulla strada sterrata chiusa da una catena, si lascia sulla destra una baita isolata. Si continua con iniziali saliscendi e si ignorano le deviazioni verso destra. Si prosegue la salita nel bosco con diversi tornanti. A questo punto si incontra un nuovo bivio, dove occorre lasciare il tracciato principale per prendere la deviazione a sinistra, ed in breve si arriva e si supera una parete rocciosa. Altri tornanti e un paio di diagonali, si prosegue sempre ignorando le deviazioni sulla destra che scendono, si arriva così in breve tempo alla borgata della Blinant, sull'ultimo tratto prima di arrivare, sulla destra si stacca la strada che porta a San Giacomo di Moia. Vale la pana raggiungere la borgata, dove il panorama si apre completamente sulla vallata (pannello illustrativo delle principali vette). Si ritorna ora indietro al bivio (oppure si recupera la strada passando dalla chiesetta bianca in alto) ed in 15 minuti si arriva all'ampio pianoro di San Giacomo di Moia. Si rientra per il medesimo percorso.