30/08/2016

Col des Trois Frères Minieurs 2586 m.



L'accesso a questo colle è tipicamente escursionistico, si cammina inizialmente su una comoda carrareccia, quindi su sentiero sempre molto evidente. Dal colle il panorama è straordinario, il massiccio del Pelvoux e la Barre des Ecrins identificabili con facilità sulla sinistra. Al centro la Valle Stretta con il monte Thabor, la Guglia Rossa e la Guglia del Mezzodì e alle vostre spalle lo Chaberton sempre ben visibile per tutto l'itinerario.













Località di partenza: Village du Soleil, spiazzo a quota 1885 m.
Arrivo: Col des Trois Frères Minieurs 2586 m.
Dislivello: 700 m.
Tempo di salita: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.1  1:50.000, Valli di Susa, Chisone e Germanasca













Dal parcheggio si salgono poche decine di metri lungo la strada asfaltata che torna verso Claviere, sino ad incontrare una stradina sterrata con una sbarra ed alcune indicazioni, una delle quali indica lo Chaberton. Si sale per la carrareccia in un bel bosco di larici, si trova una prima deviazione indicante Chaberton, si tratta di una scorciatoia che si può seguire in alternativa alla strada, per poi ricongiungersi dopo breve percorso. Ad una seconda deviazione sulla destra, bisogna questa volta ignorarla e proseguire sulla strada principale. Giunti a quota 2160 m. circa, in prossimità di una curva ad "U", ci si imbatte nel bivio più importante, dove è fondamentale non sbagliare. Si ignora la strada principale che continua verso destra e si prosegue verso sinistra, risalendo un tratturo molto ripido che molto rapidamente guadagna quota. La stradina cede ora il posto ad un comodo sentiero salendo per praterie fino ad un bivio a quota 2425 m. circa. Da questo punto svoltando a sinistra si può salire al Col de La Lauze e poi alla punta Dormillouse (vedi gita di ottobre 2014). Il sentiero prosegue diritto, e in circa 30 minuti perviene ad una piccola casermetta. Ancora pochi passi per arrivare al Colle. Il rientro avviene per il medesimo percorso dell'andata.

23/08/2016

Lago Verde 1834 m.

Gita facilissima e adatta a tutti, molto conosciuta per chi, almeno una volta sia stato in Valle stretta.
Il Lago è magnifico e di colore verde smeraldo posizionato in una conca circondata da rocce e conifere, in ambiente molto suggestivo.















Località di partenza: Grange di Valle Stretta 1769 m.
Arrivo: Lago Verde 1834 m.
Dislivello: 65 m.
Tempo di salita: 1 ora
Difficoltà: T
Cartografia: IGN: n.1 1:50.000 Valli di Susa Chisone e Gemanasca
Accesso stradale  parcheggio auto (2 euro nei mesi estivi).




















Descrizione: dalle Grange di Valle Stretta, dove si trovano anche i rifugi 3° Alpini e Re Magi, si prosegue indifferentemente sia sulla strada sterrata che attraversando il piccolo nucleo abitato percorrendo il lungo pianoro. Si arriva così ad un bivio (indicazione a destra) si attraversa il ponte sul torrente impetuoso, per imboccare poi un sentiero che sale molto evidente nel bosco. Si arriva così al culmine della conca e con breve e ripida discesa si arriva al lago. Rientro per uno dei due percorsi.



10/08/2016

Col de Buffère 2427 m.

E' senz'altro il percorso più semplice e panoramico per arrivare al Col de Buffère, con una vista emozionante su alcune delle più belle cime degli Écrins e sulla più lontana Meije.

Località di partenza: Bergerie de Saint Joseph 2170 m.
Arrivo: Col de Buffère 2427 m.
Dislivello: 257 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGN 1:25.000 Briancon-Montgenevre
Accesso stradale: raggiungere il Monginevro con la SS 24. scendere a Briancon e proseguire per Saint Cheffrey. Una volta attraversato il centro abitato, un cartello a destra indica la strada per il Col de Granon, si segue la lunga tortuosa carrozzabile per alcuni chilometri, sino ad arrivare ad un pianoro (Bergerie di Saint Joseph) proprio sotto a la Grand Area dove si può lasciare l'auto (cartelli indicatori Refuge Buffère e Col de Buffère).





















Descrizione: dal posteggio, si procede a sinistra lungo la strada sterrata seguendo le indicazioni per Rifugio/Col de Buffère, poco più avanti dopo un paio diventa chiusa al traffico da una sbarra. Il percorso sale con pendenza molto moderata, improvvisamente  arrivati su un piccolo colletto il panorama diventa unico, aprendosi sulle cime di fronte che vanno dalle Montagne des Agneaux alla Meije e una piccola parte della Barre des Écrins. La camminata procede piacevolmente senza strappi sempre con questo panorama, e stando sempre sul percorso principale si arriva all'ampio Col de Buffère. Si rientra per il medesimo percorso.

09/08/2016

Col de Thures 2189 m.

Un pezzo di Dolomiti finito per caso nelle Alpi Occidentali, non saprei come definire diversamente la Valle Stretta, politicamente francese, ma geograficamente italiana. Enormi pareti rocciose e grandi ghiaioni del tutto simili alle dolomiti incombono sul fondovalle. In fondo alla valle invece i Serous e il monte Thabor (un tremila di tutto rispetto) chiudono l'orizzonte. L'itinerario descritto sale a sinistra del rifugio Terzo Alpini, e con bella camminata in uno splendido bosco di resinose porta al Colle di Thures e ai suoi laghetti.

















Località di partenza: Rifugio 3° Alpini in Valle Stretta 1769 m.
Arrivo: Colle di Thures 2189 m.
Dislivello: 420 m.
Tempo di salita: 1,30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGN: n.1 1:50.000 Valli di Susa Chisone e Gemanasca
Accesso stradale parcheggio auto (2 euro nei mesi estivi).

Descrizione: si passa a fianco della struttura del Rifugio Terzo Alpini e s'imbocca il sentiero (GR5) che dopo avere attraversato un piccolo ruscello, inizia a salire con molti zig-zag e senza mai eccessiva pendenza prende quota in un bellissimo bosco. Nonostante ci siano molte scorciatoie si consiglia (come da cartello all'inizio del sentiero) di non abbandonare mai il sentiero principale onde evitare ulteriore dissesto al terreno. Man mano che si sale, il panorama si apre e si arriva così ai ruderi delle Grange Thures (2088 m.). Si perviene ora ad un tratto pianeggiante, si risale un ultimo tratto e si arriva così sull'altopiano del Colle di Thures, dove giace l'incantevole Lac Chavillon (meglio conosciuto come Lago di Thures), se si ha voglia di risalire senza percorso obbligato i pascoli sulla destra del lago, un centinaio di metri sopra si trova un altro delizioso specchio d'acqua il Lac de Bellety 2289 m. Volendo proseguire ancora l'escursione, si può attraversare il vasto pianoro, avendo sempre sulla sinistra l'imponente mole della Aiguille Rouge, e arrivare in vista degli Chalets des Thures 2006 m. Si rientra per il medesimo itinerario.







08/08/2016

Lac Clarèe 2433 m.

Questa frequentatissima escursione porta gli appassionati a raggiungere questo delizioso lago, un piccolo specchio d'acqua adagiato adagiato in una conca nel cuore della Vallèe della Clarèe. Molti i motivi di interesse per questa escursione, già solo l'avvicinamento in auto permette di vedere le bellissime frazioni che formano Nevache, sommerse dai fiori nella bella stagione e il corollario di cime aguzze che accompagnano il percorso sino agli Chalets de Laval, base di partenza di questa escursione. Nella stagione estiva, il traffico in valle è regolamentato, dalle 9:00 alle 19:00 è proibito risalire la carrozzabile da Nevache, quindi per accedere in auto bisogna arrivare presto. In alternativa si può usufruire del servizio gratuito di navetta.















Località di partenza: Chalets de Laval 2030 m.
Arrivo: Lac Clarèe 2433 m.
Dislivello: 403 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGN Massif Ecrins-Haute Dauphinè 1:50.000 - IGN Nevache 1:25.000
Accesso stradale Nel caso non fossero più disponibili posti agli Chalets de Laval, l'accesso potrebbe essere chiuso già agli Chalets de Fontcouverte. Nel caso si lascia li l'auto e si prosegue a piedi. In alternativa, come valico estivo si può utilizzare il Colle della Scala da Bardonecchia, il quale permette di arrivare a Nevache molto più velocemente senza passare dal Monginevro.


























Descrizione: Dal parcheggio di Laval, ci si incammina lungo la sterrata che con lieve pendenza conduce in tre chilometri al rifugio Drayeres, in alternativa si può passare sulla sponda opposta attraversando il torrente sul ponte e seguire il sentiero allungando leggermente il percorso. Dal rifugio, il sentiero cambia decisamente la pendenza seguendo il corso del torrente piegando progressivamente verso sinistra. Si arriva così su un vasto pianoro acquitrinoso con alcune pozze, lo si attraversa sempre seguendo il bel sentiero ottimamente segnalato e si riprende a salire tra alcuni affioramenti rocciosi, e mentre sulla destra si notano i resti di bunker nella montagna si giunge così alla piccola conca dove è posizionato il bellissimo lago. Il rientro avviene sul medesimo percorso.

Valle di Thures

Molto simile alla Valle Argentera, estesi boschi, grandi pianori e montagne belle e selvagge. Il percorso è turistico, quindi molto facile perché sfrutta una strada poderale (ufficialmente chiusa al traffico), che partendo dall'abitato di Rhuille sale fino ai resti delle case di Thuras inf. e sup., per poi proseguire pressoché in piano sino al ponte Ciatagnera (2071 m.) Volendo si può proseguire ancora sino al Colle di Thuras (2798 m.) ora però con percorso escursionistico.














Località di partenza: Rhuilles 1653 m.
Arrivo: Ponte Ciatagnera 2071 m.
Dislivello: 418 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valli di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale dopo il centro abitato si può posteggiare.
















Descrizione: lasciata l'auto, si continua dritti per la sterrata fino al termine del pianoro, inizia ora un tratto stretto all'interno di una gola per raggiungere successivamente un bellissimo e aperto ripiano dove si trovano i resti delle case di Thuras inf. (1948 m.), si prosegue su ampio pianoro in direzione di Thuras sup. (nel caso di cani al seguito, tenerli legati in questo tratto prima dell'alpeggio, ci sono anche se legati quattro cani da pastore). Si continua sempre dritti sino ad arrivare al Ponte Ciatagnera. La discesa avviene per il medesimo percorso.