24/11/2014

Tra i poggi e le chiesette di Casalborgone

 Itinerario buono per tutte le stagioni, da evitare solo i mesi estivi per l'eccessivo caldo, percorre i versanti e i crinali delle colline di Casalborgone, per arrivare, nell'ultimo pezzo al delizioso borgo  del Leu, dominato dal castello medievale. Pregevoli sono i panorami che si possono godere sulle colline della zona e sull'arco alpino in lontananza, e le chiesette che si incontrano arroccate sui poggi, tra cui quella di San Siro, una delle più antiche nel territorio comunale. Il percorso segue i segnavia 124 e 125 e può essere collegato ad altri itinerari nella zona.





















Località di partenza: Casalborgone, rotonda al centro del paese
Arrivo: Casalborgone, rotonda al centro del paese
Dislivello: 200 m.
Tempo complessivo: 1:30 ore 
Difficoltà: T
Cartografia: n.2  1:15.000, Sentieri della Collina Torinese
Accesso stradale Parcheggio nelle vie del paese.
















Descrizione: dalla rotonda nel centro paese, si prende strada del Cerro segnavia 124 (all'angolo negozio di panetteria) e si sale lungo la strada asfaltata, per poi passare sul lato destro tra i campi, si prosegue fino al crinale con la Val Ferro. Si lascia una strada sulla sinistra, arrivando in breve all'agriturismo "Il Ciabot", punto panoramico sul Leu e sulla vallata. Sempre con il segnavia 124 si raggiunge un pilone votivo nelle vicinanze di cascina Bocchetta, dove la strada diventa sterrata. Si arriva così alla chiesetta di San Bernardo dei Boschi, da qui con una deviazione (cartello "Crinale del Bòsc Grand") è possibile salire fino al "Bric del Cerro" (1 ora A/R). La strada ritorna ora asfaltata, la si segue a destra (segnavia 125), si scende lungo strada Moncalvo fino alle case di Tetti Gallina, da dove si ha un altro bellissimo scorcio sul versante del Bòsc Grand. Continuando lungo la strada si toccano la cascina Mongallo e le case Pescioni, arrivando così alla deviazione sulla sinistra per la chiesa di San Siro da dove il panorama si fa a 360° su tutta la zona. La chiesa di epoca medievale, è una delle più antiche di Casalborgone. Tornati sulla strada, si riprende  a scendere, si entra in una valletta, si passa sotto la chiesa di San Siro e si raggiunge la località Madonnina, proprio sotto il borgo del Leu, dominato dal suo castello. Si sale ora, si passa sotto l'arco e si arriva in piazza Statuto proprio nel centro del borgo, dove si affaccia la chiesa di Santa Maria Maddalena. Si ritorna poi sulla strada principale e in breve all'auto.



















23/11/2014

Cima Bossola 1509 m.


 Panoramico belvedere sulla solitaria e selvaggia Val Savenca e sulla bassa Val Chiusella, l'escursione a Cima di Bossola è una classica della zona. La salita si svolge dapprima nel bosco e poi su terreno aperto lungo la cresta. Ottima anche come ciaspolata nei mesi invernali.















Località di partenza: Pian Benecchio 1065 m.
Arrivo: Cima di Bossola 1509 m.
Dislivello: 450 m.
Difficoltà: T se si segue la strada sterrata fino all'Alpe Bossola, poi E per la parte successiva
Tempo di salita: 1:30 ore  
Cartografia: IGC. n.9  1:50.000, Ivrea Biella e bassa Valle d'Aosta
Accesso stradale  da Trausella si entra nel paese e si seguono le indicazioni per Cima Bossola e Nostra Signora di Palestina. La strada risale ripida la montagna con vari tornanti fino a giungere ad un piazzale con un piccolo bar sulla destra dove termina il tratto asfaltato e,  dove la strada sterrata inizia a scendere verso Rueglio. Qui si parcheggia a quota 1095 m. circa.




















Descrizione: si sale a lato della piccola costruzione, dove la traccia porta verso sinistra tra gli alberi per poi piegare a destra in direzione della cresta, a questo punto si può decidere se fare tutta la cresta, oppure seguire la poderale fino all'Alpe Bossola e poi risalire al Colletto Bossola per ricongiungersi con l'itinerario precedente, e di li percorrere l'ultimo tratto di cresta. Si rientra direttamente dalla cresta, oppure passando dall'alpe Bossola e poi per poderale.




















09/11/2014

Madonna del Cotolivier 2105 m.

Ben nota agli sci-alpinisti che vi salgno normalmente da Chateau o da Beulard, la chiesetta della Madonna del Cotolivier, può essere una bellissima gita nella stagione autunnale. In inverno è salibile con le ciaspole, ma da Oulx il dislivello diventa importante; in questa stagione si può partire dalla frazione di Vazon (1650 m.) dove si può lasciare l'auto e dove termina il tratto asfaltato, riducendo notevolmente il dislivello. In questa stagione con giornate terse, il panorama e i colori sono stupendi.





















Località di partenza: Vazon 1650 m.
Arrivo: Cappella Madonna del Cotolivier 2105 m.
Dislivello: 455 m.
Difficoltà: T se si segue la strada sterrata, E se si segue il sentiero
Tempo di salita: 1:30 ore  
Cartografia: IGC. n.1  1:50.000, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso stradale



















Descrizione: l'asciata lauto alla bellissima frazione di Vazon adagiata tra belle praterie, si continua a camminare sulla strada carrozzabile diventata ora sterrata, che con numerose svolte a tratti un poco più ripidi mentre il bosco si fa più rado avvicinandosi al crestone che scende dalla punta Clotesse, cima che divide Ulzio da Bardonecchia, è possibile lungo la strada tagliare gli innumerevoli tornati utilizzando il sentiero. Il panorama è sempre più bello, di fronte a noi lo Chaberton, alle nostre spalle il Seguret, la Rogniosa d' Etiache e in lontananza il Rocciamelone. Poco prima di arrivare in cresta si lascia a sinistra la diramazione per Pourachet, raggiungibile eventualmente con breve camminata, quindi con un ultimo tratto di salita si raggiunge la cappella della Madonna del Cotolivier (2105 m., 6 km. da Vazon). Il rientro si effettua per il medesimo percorso, oppure con il sentiero direttamente dalla cima.


03/11/2014

Anello della Castagna Granda

Il sentiero della Castagna Granda ha uno sviluppo complessivo di circa 5 km. ed inizia nel centro di Monteu Roero nella piazza Roma, splendido punto di osservazione e vera balconata naturale su alcune fra le più belle Rocche del Roero. Per chi volesse aggiungere una nota gastronomica alla gita, consiglio una sosta culinaria alla trattoria "Rocca da Jose", a conduzione famigliare con un buon rapporto qualità/prezzo (25 euro), con piatti tipici del Roero  in un ambiente semplice.

Località di partenza: Monteu Roero 360 m.
Arrivo: Monteu Roero 360 m.
Dislivello: 80 m.
Tempo di complessivo: 1:30 ore
Difficoltà:T
Cartografia: reperibile in loco, oppure scaricabile dal sito "www.ecomuseodellerocche.it"
Accesso stradale
Sentiero/segnavia: ben segnalato con cartelli, 85% su strada sterrata e 15% su asfalto
Note: è uno dei 4 sentieri tematici ad anello presenti a Monteu Roero. Tutti i sentieri sono palinati, è possibile concatenare l'itinerario incrociando gli altri sentieri.

















Descizione: si parte da via Umberto I in direzione Torino e, non appena usciti dal paese si svolta a destra seguendo le indicazioni per frazione San Grato, tratto in comune con il sentiero S1, il grande sentiero delle Rocche del Roero. Dopo circa 400 metri si lascia il sentiero S1 e proseguendo su strada asfaltata si incontrano a sinistra i ruderi della cascina Belis: qui verso la metà dell'800 avvenne uno dei fatti di sangue che più segnarono la vita dell'epoca. Fu infatti compiuto un feroce omicidio per mano del terribile bandito di origini canalesi Francesco Delpero, la cui storia è narrata nel libro di Milo Julini "il terrore del Roero". Il luogo fu in seguito abbandonato e lasciato a testimonianza del fenomeno del banditismo nel Roero. Dopo circa 200 metri il sentiero svolta a destra verso la cascina Avaj; dopo la borgata omonima, seguendo in discesa una strada sterrata, si giunge ad un'imponente radura di castagni secolari, dove primeggia la "castagna granda". Si tratta di un vero e proprio monumento vegetale, catalogato dalla Regione Piemonte nel volume "Alberi monumentali del Piemonte" come uno fra i più vecchi della regione: si stima infatti che abbia un'età intorno ai 400 anni. L'altezza dell'esemplare è di 12 metri, la circonferenza del tronco a petto d'uomo di 10,50 metri, mentre la circonferenza alla base del tronco è di 14,70 metri. Sostare sotto i suoi rami secolari o semplicemente soffermarsi nella radura che lo accoglie è senz'altro un'esperienza che vale la pena di fare. Nell'ultima parte del percorso a chiusura dell'anello, si attraversano i tipici boschi roerini, già noti ai romani come la "silva popularis", tra cui svettano maestosi pini silvestri che puntano il cielo, fino a giungere ad una strada di cresta, punto panoramico di grande inpatto visivo, da cui nelle giornate limpide, la vista spazia dal castello medievale di Monteu Roero, fino alla catena alpina Monviso compreso. Qui l'anello del Sentiero della Castagna Granda si chiude riportandoci in paese.