22/12/2014

Val Clarea

La Valle Cenischia di cui ne fa parte risale al Moncenisio segnando il confine tra Alpi Cozie e Graie.
Dolce e profonda nella prima parte, si fa più aspra e selvaggia salendo sul verde altopiano dove si adagia il lago del Moncenisio. Sulla destra (salendo), è dominata dal Rocciamelone che tramite il ghiacciaio del Lamet collega il Giusalet e le Cime di Bard. Al fondo valicando il Colle a farla da padrone è il Massiccio della Vanoise. Escursione corta e facile adatta a tutti, la vicinanza a Torino la rende comoda avendo poco tempo a disposizione.

















Località di partenza: Pian de Ruine 1052 m.
Arrivo: Pietra Porchera 1161 m.
Dislivello: 109 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n.1 Valli di Susa Chisone e Germanasca
Accesso stradale  indicazioni per Grange Buttigliera, Santa Chiara. Lasciare l'auto al primo bivio denominato Pian de Ruine.




















Descrizione: lasciata l'auto a Pian delle Ruine (1052 m.), ci si incammina sulla strada a sinistra in direzione di Grange Buttigliera. Arrivati alle prime baite sulla destra, si sale sul sentiero 820B che costeggia interamente il canale Maria Bona. Il suo alveo taglia le strapiombanti pareti dei contrafforti del versante sinistro della Val Clarea ad un’altezza fino a trecento metri per una lunghezza di cinquecento metri circa, interamente scavato nella roccia. 
Questo bel sentiero passa sotto la bellissima palestra di arrampicata della "Gran Rosta" http://www.altox.it/ValsusaFalesie/clarea_granrotsa.htm 
per arrivare al fondo dove si ricollega con l'ultimo tratto di strada asfaltata nei pressi delle Grange Buttigliera, da dove si continua sino alle baite di Pietra Porchera (1161 m.) Si rientra per il medesimo percorso, oppure sfruttando la strada.


14/12/2014

Sentiero dei Mulini


Era anticamente un transito tra gli abitanti di Coassolo e Monastero per rifornirsi di farina, infatti lungo il percorso, oltre ai piloni votivi, troviamo la chiesetta  De Michelis e quella della Grata, oltre ai resti di due mulini.

























Località di partenza: Coassolo Torinese
Arrivo: Coassolo Torinese
Tempo complessivo: 1,30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.2 1:50.000, Valli di Lanzo e Moncenisio
Bibliografia: CAI Lanzo
Accesso stradale nei pressi del cimitero si può parcheggiare l'auto.



















Moulin D' Giout o Moulin D' Barot (sul territorio di Coassolo)
Grande complesso, situato lungo il torrente Tesso sul versante di Coassolo, proprietà della famiglia Barra, consta di diversi fabbricati, Nell'edificio più grande sono ospitate le macine per la molitura del grano e del granturco, un tempo anche prodotto nei nostri paesi insieme alla segale. Una delle costruzioni più piccole ospita invece il torchio per la spremitura delle noci (ma anche di nocciole e faggiole "favaiurf"), dalle quali si ricavava un olio dal particolare sapore, utilizzato in mancanza di quello di oliva. In un'altra parte era situata la "pista dia cauna", una sorta di maglio battente che serviva per battere (follare) la canapa anch'essa prodotta nei nostri paesi. Veniva anche usato per produrre energia elettrica, nel retro dell'edificio è ancora visibile la torretta del convertitore, energia che veniva inviata al comune di Coassolo. Il mulino, utilizzato fin verso il 1970 si presenta ancora in buone condizioni e, si possono vedere tutte le componenti.
Moulin D'Amun (sul territorio di Monastero)
Situato sulla riva del Tesso dalla parte di Monastero, era stato costruito dalla famiglia Barra ed era utilizzato sia dagli abitanti di Monastero che di Coassolo, a cui era collegato tramite una "pianca" in legno ora ricostruita. A partire dal 1935 il mulino venne collegato attraverso un ateleferica ad una costruzione ancora adesso visibile nel tornante appena oltre Ca di Touie, la "Baraca". I sacchi con le granaglie da macinare venivano trasportate al mulino tramite la teleferica, che riportava su la farina ed il pane cotto, perchè il mulino era dotato di un forno. Attualmente il mulino è diroccato, anche in seguito ad un incendio, e restano solo più in piedi alcuni muri perimetrali.



















Descrizione: dal cimitero si continua per un tratto sulla strada asfaltata, sino a trovare sulla sinistra un cartello con indicazione Marsaglia (segnavia 408). Si prosegue sul sentiero che attraversa a mezzacosta un fitto bosco, questa era la vecchia roggia che portava acqua alla frazione Bogno, ormai incubata. In circa 15 minuti si giunge al bivio che a sinistra porta alla chiesetta di frazione De Michelis, mentre a destra scende costeggiando prima una casa, poi sino al fiume Tesso, qui un caratteristico ponte in legno conduce al Mulino D' Amun, oltrepassato il ponte si svolta a sinistra e si prosegue sul sentiero costeggiando il fiume sino a giungere ad un altro ponte in legno. Proseguendo dritto, in pochi minuti si giunge al Mulino D' Barot, mentre oltrepassando il ponte a sinistra si giunge prima ad una borgata con affreschi e poi si risale  su un selciato ombroso sino a giungere alla cappella della Grata (anno 1594) caratteristica per la sua forma rotonda. Di qui si risale verso Coassolo per voltare poi a sinistra (cartello indicatore) che riporta al piazzale del cimitero.

12/12/2014

Sentiero dei Pensieri


 Il "Sentiero dei Pensieri" è una tranquilla passeggiata che mette insieme il piacere dell'escursione con la riflessione sulle massime riportate sui cartelli lungo il percorso. Ma è anche un'occasione per visitare uno dei borghi più caratteristici della valle, con i suoi bellissimi murales, il suo forno comunitario e il mulino idraulico.



























Località di partenza: Usseaux 1440 m.
Arrivo: Usseaux 1440 m.
Dislivello: 250 m.
Tempo complessivo: 2 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.1 1:50.000, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso stradale















Descrizione: Per la via principale si attraversa il paese verso il basso e si visitano i bellissimi murales. Lasciate le ultime case si costeggia il grande lavatoio, poco oltre troviamo il vecchio mulino. L'itinerario inizia oltre il ponticello (via della lepre). Si prende a destra e alla diramazione si va ancora a destra. Si aggira la dorsale con il paese alle spalle e si raggiunge una valletta arrivati al rio, lo si costeggia ancora per un tratto per attraversarlo poco più in alto continuando a salire nel lariceto con bella vista su Usseaux. Ora un tornante verso sinistra porta ad un tratto piuttosto ripido, dove il tracciato piega a sinistra per entrare in un altro valloncello  ed andare a intercettare una pista forestale. Si segue quest'ultima verso sinistra oramai in vista delle baite della montagna di Usseaux, si lascia ora la carrareccia e si rintraccia il sentiero ben segnato che ci porta ad attraversare il torrente immettendosi quindi sulla strada di servizio. La si segue verso il basso e, tra un "pensiero e l'altro" si ritorna al parcheggio all'ingresso del paese.



09/12/2014

Sentiero Augusto Monti


Nato a Monastero Bormida nel 1889, insegnante, intellettuale e scrittore. Per iniziativa di Enti e associazioni di Giaveno, è nato un percorso che utilizzando sentieri, viottoli e stradine ci permette di conoscere e riscoprire luoghi quasi del tutto sconosciuti. L'escursione può essere accorciata utilizzando la "Variante". Lungo il percorso pannelli esplicativi propongono passi significativi tratti dai romanzi di Augusto Monti, scelti dagli alunni della scuola superiore di Giaveno "Blaise Pascal".






















Località di partenza: Mollar dei Franchi 573 m.
Arrivo: Mollar dei Franchi 573 m.
Dislivello: 300 m.
Tempo complessivo: 4 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.17 1:50.000,Torino Pinerolo e bassa Valle di Susa
Accesso stradale Il sentiero inizia nei pressi di questa località, dove ad un bivio si trova la prima delle bacheche informative.



















Descrizione: a piedi si segue la sterrata (bacheca, indicazione Gentina) che, alternandosi a tratti di asfalto, attraversa boschi di castagno giungendo ad una radura dove si trova una casa con fontana.
Alla biforcazione, si prende a sinistra, si scende ad attraversare il rio Romarolo, si passa accanto ad un'area ecclesiastica trascurando la stradina che sale si prosegue a fianco del torrente. Si trova ora un tratto estremamente suggestivo dove il torrente percorre una specie di forra alternando piccoli salti d'acqua con delle limpide e invitanti pozze (dove nella stagione calda è possibile immergersi). 
Superata una sorgente si giunge al bivio della variante. Si prosegue costeggiando il rio sino ad un bellissimo ponte di pietra di Case Galletto (670 m.). Si continua sullo sterrato, si attraversa la borgata e si sale con alcuni tornanti alle Case Nanot (803 m.). Si svolta a destra di nuovo su  asfalto e dopo aver raggiunto la strada della Merlera si scende verso Provonda. (Da Nanot a Franza è il tratto meno interessante essendo tutto su strada asfaltata). Superata Provonda, al successivo bivio si deve scendere fino a Case Per. Da qui, occorre prestare attenzione, ad imboccare sulla destra un sentierino che scende ripido e porta a Case CorderiaSi scende infine lungo il tracciato sino a Case Gentina e ci si riporta così al bivio di partenza.

24/11/2014

Tra i poggi e le chiesette di Casalborgone

 Itinerario buono per tutte le stagioni, da evitare solo i mesi estivi per l'eccessivo caldo, percorre i versanti e i crinali delle colline di Casalborgone, per arrivare, nell'ultimo pezzo al delizioso borgo  del Leu, dominato dal castello medievale. Pregevoli sono i panorami che si possono godere sulle colline della zona e sull'arco alpino in lontananza, e le chiesette che si incontrano arroccate sui poggi, tra cui quella di San Siro, una delle più antiche nel territorio comunale. Il percorso segue i segnavia 124 e 125 e può essere collegato ad altri itinerari nella zona.





















Località di partenza: Casalborgone, rotonda al centro del paese
Arrivo: Casalborgone, rotonda al centro del paese
Dislivello: 200 m.
Tempo complessivo: 1:30 ore 
Difficoltà: T
Cartografia: n.2  1:15.000, Sentieri della Collina Torinese
Accesso stradale Parcheggio nelle vie del paese.
















Descrizione: dalla rotonda nel centro paese, si prende strada del Cerro segnavia 124 (all'angolo negozio di panetteria) e si sale lungo la strada asfaltata, per poi passare sul lato destro tra i campi, si prosegue fino al crinale con la Val Ferro. Si lascia una strada sulla sinistra, arrivando in breve all'agriturismo "Il Ciabot", punto panoramico sul Leu e sulla vallata. Sempre con il segnavia 124 si raggiunge un pilone votivo nelle vicinanze di cascina Bocchetta, dove la strada diventa sterrata. Si arriva così alla chiesetta di San Bernardo dei Boschi, da qui con una deviazione (cartello "Crinale del Bòsc Grand") è possibile salire fino al "Bric del Cerro" (1 ora A/R). La strada ritorna ora asfaltata, la si segue a destra (segnavia 125), si scende lungo strada Moncalvo fino alle case di Tetti Gallina, da dove si ha un altro bellissimo scorcio sul versante del Bòsc Grand. Continuando lungo la strada si toccano la cascina Mongallo e le case Pescioni, arrivando così alla deviazione sulla sinistra per la chiesa di San Siro da dove il panorama si fa a 360° su tutta la zona. La chiesa di epoca medievale, è una delle più antiche di Casalborgone. Tornati sulla strada, si riprende  a scendere, si entra in una valletta, si passa sotto la chiesa di San Siro e si raggiunge la località Madonnina, proprio sotto il borgo del Leu, dominato dal suo castello. Si sale ora, si passa sotto l'arco e si arriva in piazza Statuto proprio nel centro del borgo, dove si affaccia la chiesa di Santa Maria Maddalena. Si ritorna poi sulla strada principale e in breve all'auto.



















23/11/2014

Cima Bossola 1509 m.


 Panoramico belvedere sulla solitaria e selvaggia Val Savenca e sulla bassa Val Chiusella, l'escursione a Cima di Bossola è una classica della zona. La salita si svolge dapprima nel bosco e poi su terreno aperto lungo la cresta. Ottima anche come ciaspolata nei mesi invernali.















Località di partenza: Pian Benecchio 1065 m.
Arrivo: Cima di Bossola 1509 m.
Dislivello: 450 m.
Difficoltà: T se si segue la strada sterrata fino all'Alpe Bossola, poi E per la parte successiva
Tempo di salita: 1:30 ore  
Cartografia: IGC. n.9  1:50.000, Ivrea Biella e bassa Valle d'Aosta
Accesso stradale  da Trausella si entra nel paese e si seguono le indicazioni per Cima Bossola e Nostra Signora di Palestina. La strada risale ripida la montagna con vari tornanti fino a giungere ad un piazzale con un piccolo bar sulla destra dove termina il tratto asfaltato e,  dove la strada sterrata inizia a scendere verso Rueglio. Qui si parcheggia a quota 1095 m. circa.




















Descrizione: si sale a lato della piccola costruzione, dove la traccia porta verso sinistra tra gli alberi per poi piegare a destra in direzione della cresta, a questo punto si può decidere se fare tutta la cresta, oppure seguire la poderale fino all'Alpe Bossola e poi risalire al Colletto Bossola per ricongiungersi con l'itinerario precedente, e di li percorrere l'ultimo tratto di cresta. Si rientra direttamente dalla cresta, oppure passando dall'alpe Bossola e poi per poderale.




















09/11/2014

Madonna del Cotolivier 2105 m.

Ben nota agli sci-alpinisti che vi salgno normalmente da Chateau o da Beulard, la chiesetta della Madonna del Cotolivier, può essere una bellissima gita nella stagione autunnale. In inverno è salibile con le ciaspole, ma da Oulx il dislivello diventa importante; in questa stagione si può partire dalla frazione di Vazon (1650 m.) dove si può lasciare l'auto e dove termina il tratto asfaltato, riducendo notevolmente il dislivello. In questa stagione con giornate terse, il panorama e i colori sono stupendi.





















Località di partenza: Vazon 1650 m.
Arrivo: Cappella Madonna del Cotolivier 2105 m.
Dislivello: 455 m.
Difficoltà: T se si segue la strada sterrata, E se si segue il sentiero
Tempo di salita: 1:30 ore  
Cartografia: IGC. n.1  1:50.000, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso stradale



















Descrizione: l'asciata lauto alla bellissima frazione di Vazon adagiata tra belle praterie, si continua a camminare sulla strada carrozzabile diventata ora sterrata, che con numerose svolte a tratti un poco più ripidi mentre il bosco si fa più rado avvicinandosi al crestone che scende dalla punta Clotesse, cima che divide Ulzio da Bardonecchia, è possibile lungo la strada tagliare gli innumerevoli tornati utilizzando il sentiero. Il panorama è sempre più bello, di fronte a noi lo Chaberton, alle nostre spalle il Seguret, la Rogniosa d' Etiache e in lontananza il Rocciamelone. Poco prima di arrivare in cresta si lascia a sinistra la diramazione per Pourachet, raggiungibile eventualmente con breve camminata, quindi con un ultimo tratto di salita si raggiunge la cappella della Madonna del Cotolivier (2105 m., 6 km. da Vazon). Il rientro si effettua per il medesimo percorso, oppure con il sentiero direttamente dalla cima.