29/12/2012

Vallon des Ayes

Si ciaspola prevalentemente in un bel bosco di larici fino agli Chalets des Ayes con pendenza costante. Di qui il vallone, dopo un tornante, si apre su una piana bagnata dal torrente Orceyrette,  La pianura e il lago nella loro dolcezza ricordano i boschi di conifere canadesi, anche se in dimensioni molto ridotte. Le cime che in estate sono aride, in inverno con la neve assumono un contrasto affascinante. I loro nomi sono suggestivi: l'Aiguille des Pènitents, Pas de la Casse de l'Ase. La valle prevalentemente prativa è ancora sfruttata a pascolo in numerosi alpeggi durante l'estate.


























Località di partenza: Villard St. Pancrace frazione Soubeyran
Dislivello: 510 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: MR
Cartografia: IGN  N.10 Massif du Queyras-Haute Ubaye 1:50.000
Accesso stradale si arriva alla frazione Soubeyran dove si lascia l'auto.



















Descrizione: lasciata l'auto ci si incammina per la strada innevata chiusa al traffico (cartello indicatore per gli Chalets des Ayes), si prosegue sui tornanti della strada sino ad un bivio, dove si hanno due possibilità. A destra si sale per la strada forestale (leggermente più lunga) che passando più in alto si ricongiunge con quella di sinistra (più corta) poco prima di arrivare agli Chalets des Ayes. Consiglio di fare la forestale in salita e l'altra in discesa tracciando un percorso ad anello.
Usciti dal bellissimo bosco (scorci panoramici su Briancon e le montagne circostanti) si arriva alla Chapelle de St. Elisabette (1711 m.) dove a questo punto il vallone si divide. Si prosegue sulla sinistra orografica con l'indicazione Lac de l'Orceyrette. Si supera una balza, poi il vallone continua fino alla pianura del laghetto con lieve pendenza, per raggiungere infine i casolari a quota 1897 m. da dove si domina tutto il vallone. Per la discesa, come già accennato sopra, arrivati all'incrocio delle due strade, si può scegliere di scendere su quella più bassa costeggiando il torrente.
















24/12/2012

Valle Clarèe

Gita facile, bella e panoramicissima, il dislivello è contenuto, ma lo sviluppo è molto lungo (22 km. A/R). Ovviamente si può decidere di interrompere la gita quando si vuole, la pendenza è sempre moderata, si sfrutta la strada carrozzabile che in estate porta agli Chalets de Laval. 
E' una meta di insolita bellezza, dominata dal massiccio dei Cerces, un paesaggio armonioso, laghi e foreste, mentre il versante destro consente l'accesso alla Valle Stretta con molti itinerari escursionistici estivi. Numerosi punti di appoggio costituiti dai rifugi del CAF lungo il percorso. E' validissimo anche e soprattutto con gli sci da fondo. 



















Località di partenza: Nevache 1700 m.
Dislivello: 467 m.
Tempo di salita: 3:30 ore
Difficoltà: MR
Cartografia: IGN Massif Ecrins-Haute Dauphinè 1:50.000 - IGN Nevache 1:25.000
Accesso stradale















Descrizione: lasciata l'auto, si prosegue sulla strada estiva (normalmente battuta fino agli Chalets de Laval). Quasi tutto l'itinerario si svolge sulla destra del torrente Clarèe. Superata la balza con le due cappelle, si continua verso gli Chalets de Verney (1770 m.) per poi risalire con leggera pendenza  agli Chalets de Lacha (1828 m.). Si lasciano a destra e si prosegue per quelli di Fontcouverte (1857 m.) non prima di aver ammirato la cascata di Fontcouverte. Poco dopo un ponte in legno permette di attraversare il  fiume, oltre il quale si trova il Refuge de la Fruitière 1860 m.(dove si può decidere di interrompere la gita). Questo tratto è l'unico che si svolge sulla sinistra orografica per ripassare poi sull'altro versante a le Jadis (1864 m.) dopo aver attraversato uno splendido bosco di larici. Da le Jadis proseguire per la parte più alpinistica della gita fino agli Chalets de Laval (1980 m.) dove in estate si può arrivare con l'auto. A questo punto volendo si può proseguire ancora fino al Refuge de Drayères posizionato a 2167 m. Si rientra per il medesimo percorso fatto in salita.
















16/12/2012

Alpe Arguel 1961 m.

Facile e interessante itinerario tutto in un bel bosco di conifere, consigliabile dopo una nevicata, raggiunge la bella radura dell'alpe Arguel, da cui si gode un buon panorama.









































Località di partenza: Pian del Frais 1490 m.
Arrivo: alpe Arguel 1961 m.
Dislivello: 471 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa Chisone e Germanasca
 Accesso stradale  alla stazione sciistica del Pian del Frais (1490 m.) si parcheggia l'auto.







































Descrizione: dal parcheggio (tenere come riferimento la zona della chiesa) si rintraccia una strada aperta al traffico, proveniente dai condomini del Frais, la si segue per un breve tratto fino a quando cessa di essere ripulita. Si calzano ora le ciaspole per continuare lungo la strada che sale tra i larici alternando tratti pianeggianti ad altri un po più ripidi. Si giunge così in un tratto dove la strada si alza sulla sinistra e taglia su ripidi pendii boscosi. Passato un costone, con un ultimo tratto in mezza costa si arriva all'alpe Arguel (1961 m.). Si ritorna lungo lo stesso percorso di salita.



10/12/2012

Punta Leretta 1997 m.

Escursione molto panoramica, si svolge all'interno della riserva naturale del monte Mars salendo ad una punta che offre una bellissima vista sulle montagne della bassa Valle d'Aosta. Al Pian di Cumarial è presente anche un bar-ristoro, inoltre sono possibili numerosi altri percorsi sia con ciaspole che con sci da fondo, tutti ottimamente tracciati.




















Località di partenza: Pian di Cumarial 1450 m.
Arrivo: Punta Leretta 1997 m.
Dislivello: 547 m.
Tempo complessivo: 3:30 ore A/R
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.9 - 1:50.000 Ivrea-Biella e bassa Valle d'Aosta
Accesso stradale
Descrizione: si prosegue sulla strada innevata, trascurando la strada a sinistra che indica "percorso natura". Il primo tratto è in comune con la pista di fondo, quindi si sale nell'apposito percorso per ciaspole. Si sale fino ad un bivio, dove si deve andare a sinistra, sempre su strada si esce progressivamente dal bosco, si prosegue fino all'alpe di Leretta (per chi non volesse proseguire, è già una buona gita sino a qui). La strada prosegue sopra l'alpe, dove, a sinistra, sono posizionati i paletti che indicano la traccia che porta alla Leretta. Si risale e con un tratto più ripido si esce sulla lunga cresta che, con vari sali-scendi, arriva sulla piccola e panoramica cima. Si ridiscende per l'identico percorso di salita, oppure consiglio di aggirare la cima e scendere per il sentiero tracciato,(vedere cartina) chiudendo così un bellissimo percorso ad anello.
















02/12/2012

Le Meridiane di Bellino


Percorso tra affascinanti borgate alpine, forse i migliori esempi di architettura tipica che si trovano in provincia di Cuneo, l'itinerario offre l'opportunità di ammirare alcune meridiane restaurate. Le Borgate sono: Borgata Chiesa, Borgata Celle, Borgata Chiazale.
Meridiane e immagini sacre sulle antiche case del borgo, che ha saputo conservare in buona parte l'impianto tipico degli abitati alpini delle valli occitane. 





















Località di partenza: Rifugio Melezè 1812 m.
Arrivo: Combe Superiore 2082 m.
Dislivello: 270 m.
Tempo complessivo: 3:30 ore a seconda dell'innevamento e della tracciatura del percorso
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.6 - 1:50.000 Monviso
Accesso stradale























Descrizione: Si lascia il Rifugio a sinistra e ci si dirige verso le baite che si vedono sul piano. Il sentiero passa leggermente lontano dalle case, ma conviene avvicinarsi alle belle abitazioni per ammirare da vicino le meridiane dipinte sul comignolo e sull’angolo di una casa. Sono le prime che si incontrano e, che permettono di scoprire la “Bellino Solare”. Progetto che ha consentito il recupero di trentaquattro meridiane affrescate sui muri delle case di Bellino. I quadranti, datati tra il 1735 e il 1934, sono perfettamente funzionanti e furono costruiti dalla gente del posto. Si risale il sentiero che si snoda in mezzo ad alcune baite, per poi entrare nel bosco sino ad incrociare una strada, a questo punto si svolta a sinistra per proseguire in salita verso le borgate poste sui pendii del Colle del Bondormir. Si arriva a Combe inferiore, anche qui si trovano un paio di meridiane Si attraversano le di case di Comba di Mezzo per poi proseguire lungo la strada e raggiungere Combe Superiore, punto di arrivo dell’escursione. La discesa si effettua sull'itinerario di salita, con la possibilità di tagliare qualche tornante. Arrivati al rifugio, si può con una leggera digessione di dieci minuti raggiungere la frazione di sant'Anna. Consiglio una sosta all'ottimo rifugio Melezè.