27/06/2011

Colle della Vanoise m.2516

Nel cuore del Parco nazionale della Vanoise, seguendo uno dei percorsi più frequentati e belli delle Alpi, ammirando le grandi montagne: La Dent Parrachèe, che appare aguzza e slanciata, il Dòme de Chasseforet, dalle pianeggianti ed arrotondate linee ricoperte da imponenti ghiacciai, la Grande Casse, la massima elevazione, di 3855 m. con la sua imponente parete sud che grava sull'itinerario. Ottima ed efficiente catena di rifugi.Note: vista la lunghezza dell'itinerario (anche se il dislivello non è eccessivo) si può prendere in considerazione per il ritorno dal refuge d'Entre Deux Eaux, il servizio navetta attivo dal 25 giugno sino a settembre, per ritornare al parcheggio di Bellecombe, costo 4 euro.















Partenza: parcheggio refuge Plan du Lac
Dislivello: 500 m. + 250 m.
Tempo complessivo: 6/7 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGN  n.11, Massif e Par de la Vanoise, Accesso stradale: Torino, Susa, Colle del Moncenisio. Si scende a Lanslebourg, a sinistra verso Termignon, dopo pochi chilometri si prende il bivio a destra per Bellecombe, si prosegue per 12 chilometri fino al parcheggio del refuge Plan du Lac







Descrizione: si inizia seguendo il tracciato della strada raggiungendo in breve il lago ed il vicino refuge du Plan du Lac. Si segue ora il sentiero che discende nel successivo Vallon de la Rocheure, si attraversa il torrent e, si prosegue sempre su sentiero raggiungendo così il refuge d'Entre Deux Eaux 2083 m. (1 ora, 1 ora e 30 dal refuge Plan du Lac). Il sentiero prosegue ora sulla sinistra orografica della valle fino ad un evidente ponte in muratura. Attraversato il ponte si inizia a salire alla base della parete meridionale della Grande Casse introducendosi successivamente nella valletta che adduce all'ampio e piatto Col de la Vanoise, ove sorge l'omonimo rifugio chiamato anche refuge Fèlix Faure (m.2516). Non rimane che contemplare la bellezza del ghiacciaio della Grande Casse e delle montagne circostanti. Si rientra per il medesimo percorso.

21/06/2011

Grand'Area 2869 m.

Bellissima e panoramicissima montagna raggiungibile anche dalla Val Clarèe. Lungo tutto il percorso si stagliano le montagne del Brianzonese e l'alto massiccio des Ecrins (Pelvoux, Barre des Ecrins, Meige)

Località di partenza: parcheggio prima del col du Granon 2171 m.
Arrivo: Grand'Area 2869 m.
Dislivello: 698 m.
Tempo di salita: 2:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGN n.6 1:50.000 Massif et Parc National des Ecrins-Haut Dauphinè
Accesso stradale: da Cesana T.se al colle del Monginevro, discesa su Briancon poi direzione Colle del Lautaret. Poco dopo Serre Chevalier, arrivati a Chantemerle girare a destra e percorrere alcuni chilometri di strada asfaltata per il Col du Granone lasciare l'auto alcuni tornanti prima del Colle ai lati di una stradina sterrata che inizia sulla sinistra.

Descrizione: La meta dell’itinerario è ben visibile, con una forma più arrotondata e tozza da come appare dal fondo della valle, il sentiero è subito evidente, e i cartelli segnaletici gialli sono ben visibili. Si percorre la conca dapprima erbosa e via via più arida, salendo in direzione ovest con tratti più ripidi alternati a tratti più dolci, si raggiunge poi con un’ultima diagonale la linea di cresta erbosa che collega la vetta sovrastata da una croce. Il sentiero svolta a destra, attraversa il versante ovest di una modesta elevazione della cresta, e con un ripido tratto in salita su terreno ciottoloso raggiunge una piccola conca e il colletto tra la rocciosa Petit Area, alla destra, e la Grand’ Area. Ancora qualche tornante su terreno colonizzato da erba sparuta e quindi il sentiero ridiventa agevole e si riporta nei pressi della linea di cresta. Un ultimo strappo e dopo un pendio più dolce (cartelli segnaletici gialli per il Col de Buffère, da cui passa l’itinerario che parte da Nevache, che confluisce dalla sinistra) si raggiunge comodamente la vetta. Il panorama è a 360°, veramente affascinante sulle montagne della valle della Guisane e della valle della Clarée, per non parlare dei giganti del Delfinato, dal Pelvoux alla Barre des Ecrins, dal Pic des Agneaux alla Grande Ruine e alla Meje, ma anche sul lontano Monte Bianco e sul Pic de Rochebrune e sul Monviso oltre che sulle vette dell’Alta Valle di Susa. Si ritorna per il percorso fatto all'andata.

13/06/2011

Punta della Regina 2388 m.

A sud del Colle della Ranzola, deve il suo nome in onore alla Regina Margherita di Savoia che vi salì. Il Colle della Ranzola mette in comunicazione la Valle d'Ayas con la Valle di Gressoney. Dal lato di  Brusson (Valle d'Ayas) vi si sale con una strada asfaltata proveniente da Estoul e da qui prosegue per altri 2 Km. fino a Prabarmaso. Dal lato di Gressoney la strada termina molto più in basso. Si può comunque utilizzare la funivia del Weissmatten, potendo così effettuare la traversata Brusson-Gressoney in giornata.











Località di partenza: Prabarmaso (Brusson) 1931 m.
Arrivo: Punta della Regina 2388 m.
Dislivello: 457 m.
Tempo di salita: 1 ora e 45 minuti
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.5 1:50.000 Cervino e Monte Rosa
Accesso stradale Estoul e poi ancora 2 Km. fino a Prabarmaso, dove si parcheggia.


Descrizione: L'asciata l'auto al termine della carrozzabile, si sale verso est al pianoro dell'Alpe Fenestra 2080 m., da cui si rimonta sulla sinistra il pendio segnato da molte tracce che conduce al colle della Ranzola. Sul colle c'è un piccolo ricovero oramai abbandonato, utile in caso di pioggia. Caratteristico il lungo muro di pietre che segna il confine tra le due vallate. Ai piedi della statua della Madonna una scritta ricorda la salita al colle fatta da Tolstoy il 20 giugno del 1857. 
La cima è ora facilmente raggiungibile continuando a destra sulla dorsale e costeggiando il lungo muro di pietre. La discesa avviene per il medesimo percorso di salita, se invece si decide di fare la traversata su Gressoney, arrivati al colle della Ranzola, scendere sul versante opposto.