27/09/2009

Ferrate in Dolomiti, alcune considerazioni...

Percorrendo in questo settembre 2009 alcune ferrate in Dolomiti, Tridentina, Torre di Toblin e Piz da Lech; non ho potuto fare a meno di pensare cosa siano stati gli anni della Grande Guerra che videro l'Italia contrapporsi agli eserciti tedesco ed austro-ungarico sul fronte dolomitico, e cosa siano per noi oggi le ferrate che abbiamo percorso e cosa siano invece state per i soldati che si prodigarono per rendersi la vita meno dura possibile, su queste bellissime cime. Quello che i soldati fecero su questo fronte (e non solo) è semplicemente incredibile: lunghe gallerie scavate nella roccia a colpi di mina e piccone, ponti sospesi per superare passaggi altrimenti insuperabili, postazioni arroccate su pareti impressionanti sono ancora oggi visibili. Ma proprio su quanto scritto poc'anzi vorrei soffermare l'attenzione, per fare un confronto con le Ferrate presenti sulle nostre Alpi Occidentali. A differenza di quelle dolomitiche dove pioli di scale e cavi metallici, che nacquero per mano dei soldati per esigenze assolutamente non sportive, (ma perchè dovevano muoversi con relativa sicurezza lungo versanti pericolosi ed esposti, per approvvigionarsi di viveri e materiali bellici), le tre Ferrate da me percorse, mi sento di giudicarle meno impegnative delle nostre. Questo non significa che vadano sottovalutate anzi... tutte e tre sulla scala delle difficoltà vengono considerate come "difficili" e a mio avviso, i pericoli maggiori provengono dalla massiccia frequentazione di queste ferrate, con l'aggiunta che non tutti i fruitori siano persone preparate fisicamente e con un'adeguata attrezzatura. Purtroppo ho visto persone senza casco e con due semplici cordini, ho assistito ha scariche di sassi (anche di notevoli proporzioni) dall'alto, provocate da persone che percorrono le ferrate di corsa, con sorpassi a dir poco azzardati, aggrappandosi al cavo, forse senza neanche sapere che il cavo serve solo per la sicurezza.. Ora non saprei in quale ordine di bellezza mettere queste tre ferrate, ma direi che la Torre di Toblin pur essendo tecnicamente la meno difficile è sicuramente la più appagante come panorami. La Piz da Lech è tecnicamente la più impegnativa, avendo come progressione (eccetto le due ripide scale finali) solo il cavo di sicurezza. La Tridentina... beh! è una classica e va fatta sicuramente. L'augurio per chi dovesse percorrere queste (o altre ferrate) in Dolomiti è quello di ricordarsi sempre che quello che oggi troviamo ancora percorribile, sovente dopo interventi di manutenzione, vada considerato come testimone silenzioso di un pezzo di storia umano e drammatico che non si può e non si deve dimenticare.

1 commento:

  1. Seguo da tempo questo blog. Volevo semplicemente ringraziarti per tutte le preziose informazioni!

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