13/08/2009

Ferrata della Clarì 2041 m.

E' sicuramente la più bella e impegnativa ferrata della Valle di Susa, impegnativa fisicamente, molto atletica, tratti ben attrezzati e altri arrampicabili, passaggi molto aerei, traversi e brevi strapiombi e quasi tutta su spigolo. Panoramicissima, da fare anche più di una sola volta.

Periodo: Giugno - Ottobre
Difficoltà: D+
Dislivello complessivo: 550 m.
Tempo complessivo: 4:30 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale Dal parcheggio salire alla cappella di San Gervasio e poi scendere all'attacco del ponte tibetano, superare l'attacco, continuare in discesa fino al  torrente, attraversarlo e piegare a sinistra sino a quando si incontrano i cavi della via ferrata, molto evidente, posto pochi metri sopra il sentiero. 

Descrizione: La primissima parte è costituita da un pilastro pressoché verticale, poi un traverso conduce all'interno di una caratteristica gola dove si superano in successione due enormi denti di calcare, con arrampicata sostenuta ed aerea, uscendo su di una cengia da cui ci si raccorda con il sentiero dei Bunker. Dopo alcuni tornanti si lascia il sentiero per voltare a sinistra e si attraversa in salita una fascia di rocce immersa nel bosco di larici, ancora un tratto di sentiero nel bosco conduce alla base della parete principale, ben visibile dalla strada che da Cesana sale a Claviere. All'inizio si sale su di uno zoccolo in parte vegetato, poi con scalata sempre più continua ed aerea si raggiunge il filo dello spigolo, che ora a destra ora a sinistra si segue fino a una bellissima cengia formata da un enorme blocco staccato nel vuoto. Un diedro verticale e molto esposto conduce fino a pochi metri dalla vetta che si raggiunge per breve canaletto, ancora qualche metro di sentiero fino ad un ultimo risalto roccioso attrezzato che conduce al punto più elevato. La discesa avviene per un sentiero poco tracciato in direzione ovest, con alcuni brevi saliscendi attraverso la lunga sommità boscosa della Rocca Clarì si raggiungono delle antiche postazioni militari, da cui per strada sterrata si scende in località “La Coche” ( impianti di sci) poi ancora lungo la sterrata verso l'abitato di Claviere.




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