29/06/2009

Rifugio Pontese 2200 m.

Il versante meridionale del Gran Paradiso è inciso dal Vallone di Piantonetto che si apre sulla destra (salendo) della Valle dell'Orco. Nella parte alta del vallone si trova il lago artificiale del Teleccio a 1917 m. raggiungibile in 14,5 Km. con una stretta carrozzabile da Rosone. Il rifugio sorge su un dosso roccioso (già visibile dal basso) a 2200 m. in posizione molto panoramica. Attorniato dai ghiacciai del versante sud del Gran Paradiso e dalle punte della Roccia Viva e di Odenzana. Il rifugio è aperto nella stagione estiva e dispone di 40 posti letto. 



Località di partenza: diga del Teleccio 1917 m.
Arrivo: Rifugio Pontese 2200 m.
Dislivello: 283 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC n.3 1:50.000 Parco Nazionale del Gran Paradiso
Accesso stradale
Accesso: dalla diga del Teleccio si segue la strada sterrata che costeggia il lago lungo la sponda orientale fino al termine. Da qui con comodo sentiero, indicato con il segnavia 558, che con una serie di tornanti si innalza rapidamente sul fianco del vallone. Al termine il sentiero si allunga sulla sinistra portandosi in leggera salita all'inizio del Piano delle Muande dove si trova il rifugio. Dal rifugio, camminando in piano si può proseguire fino all'Alpe Muande di Teleccio, al fondo del grande pianoro, in posizione molto panoramica e ravvicinata sulle cime circostanti.
Il ritorno si effettua per il medesimo itinerario.


20/06/2009

Ferrata del Limbo 2335 m.

Bella, mai difficilissima percorre la parete sud-est del Monte Mucrone, nelle (non molte) giornate terse, il panorama è grandioso con vista su Monviso, Monte Rosa e Cervino. Avvicinamento e rientro abbastanza lungo in ambiente isolato, già di alta montagna. La ferrata del Limbo, costruita nel 2001 dalle guide alpine di Tike Saab Gianni Lanza e Carlo Gabasio, è stata una delle prime del Piemonte. 

Periodo: Maggio - Ottobre
Difficoltà: D
Dislivello complessivo: 435 m. 
Tempo complessivo: 4 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale dal Santuario salire al parcheggio della stazione della funivia.















Descrizione: dall'arrivo della funivia si procede in direzione del lago Mucrone, reperendo poi il sentiero che parte dalla sponda sinistra (corde fisse nei tratti più ripidi) porta in 45 minuti circa  all'attacco della via. Si sale il primo salto di 120 metri abbastanza verticale con scalette e cavo, il secondo salto inizia in un camino per poi uscire a sinistra per placche, il terzo salto è una placca di 60 metri che porta al breve ponte delle scimmie, dopo il ponte l'ultimo salto di 50 metri porta all'uscita della ferrata da cui con breve camminata si raggiunge la vetta. Vista meravigliosa su tutta la pianura e l'arco alpino. Per il ritorno si segue la cresta verso Nord in discesa (sentiero D24) verso i ruderi della funivia. Poi ancora in basso puntando verso il colle dove si deve girare a destra in direzione del lago, e infine alla stazione della funivia.
Note: Ho effettuato la salita il giorno il 14/06/2009, in quest'anno di abbondanti nevicate, abbiamo trovato ancora parecchia neve sul percorso, sia in salita che in discesa, con qualche difficoltà nell'attraversamento della terminale. Quindi sono risultati utili piccozza e ramponi. Logicamente i tempi di salita si sono un po' allungati. Ore 1:30 dall'arrivo della funivia all'attacco della ferrata (due grossi nevai). Ore 2 di ferrata, ore 1:30 per la discesa. Totale ore 5 soste comprese.

10/06/2009

Ferrata Rocca Senghi 2450 m.

Prima parte molto atletica con diversi tratti in strapiombo. Difficoltà che si abbattono nella seconda parte, utilizzata anche come via di fuga, oppure di salita alla cima nel caso si vogliano evitare le difficoltà della prima parte. Molto suggestiva la discesa passante per una galleria.

Periodo: maggio-ottobre
Difficoltà: D+ la prima parte, AD la seconda parte 
Dislivello complessivo: 568 m.
Tempo complessivo: 3:30 ore 
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale si parcheggia dopo il ponte sul torrente Varaita accanto alla centralina elettrica
Descrizione: dal parcheggio si arriva al ponte (fontana a sinistra), lo si attraversa e si continua sul sentiero U26 per Grange Cruset, poi a destra sempre su sentiero verso la Rocca Senghi che incombe con le sue pareti colorate e verticali già ben visibile dal parcheggio. L'attacco della ferrata si trova alla base dello spigolo verticale ed esposto. A metà parete si incrocia una cengia che sale da destra, serve come via di fuga oppure per aggirare la prima parte più difficile della ferrata.

Prima parte: si parte subito in verticale ed in breve l'esposizione si fa sentire, come è tipico degli spigoli. Il ferro è buono ma non abbondante, spesso si devono utilizzare appigli naturali. La via prosegue sullo spigolo per circa un centinaio di metri senza punti sosta per poi girare verso dx e raggiungere la cengia. Qui termina la parte più difficile.
Seconda parte: dalla cengia (congiunzione con la via di fuga), il percorso diventa molto meno verticale ed (AD) salendo per cenge e paretine sino sotto la vetta dove si trova un bivio. A sinistra per facili roccette si arriva subito alla croce, a destra per un facile camino si tocca lo stesso punto.
Discesa: dalla cima un sentiero scende ad un colletto, e in pochi minuti arriva alla casermetta; dove a sinistra ci si porta alla galleria che scende dentro la montagna (discesa attrezzata con cavi e gradini, portare la lampada e attenzione a eventuali tratti ghiacciati) e porta ad un antro usato ai tempi della guerra come polveriera e termina all'altezza della casermetta sopra citata. Si riprende il sentiero e passando accanto all'attacco della ferrata si ritorna al parcheggio.

03/06/2009

Ferrata d'Arsine 1850 m.

Altra bella ferrata in territorio francese, breve e mai difficile anche questa adatta ai principianti. Panorami deliziosi sulla valle della Romanche, Pic de la Pare, Pic des Trois Evechès e il Pic du Combeynot.
Periodo: Maggio - Ottobre
Difficoltà: AD
Dislivello complessivo: 190 m.
Tempo complessivo: 2 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale: da Briancon si continua in direzione colle del Lautaret per scendere verso Villar d'Arene e poco prima a sinistra per Le Pied du Col e Pas de l'Ane. Continuare verso destra fino ad  attraversare il torrente. Dopo 200 metri si parcheggia l'auto al cartello della ferrata (1660 m.)

Descrizione: dal cartello della ferrata si prosegue sul sentiero a destra che in due minuti porta ai primi cavi della ferrata. Attenzione a non prendere il sentiero che sale più a destra, quello è il sentiero di ritorno della via di fuga .Si sale con percorso verticale e aereo con un susseguirsi in un susseguirsi di paretine con un breve passaggio in strapiombo non faticoso. Poco dopo si arriva ai piedi della parete dove c'è la scappatoia,che riporta al parcheggio.Si continua con traversi e risalti, un diedro nerastro e poi aerea cresta, ancora un passaggio strapiombante ed un pilastro di una cinquantina di metri porta ai piani erbosi dove termina la ferrata a quota. Si scende ora con il sentiero a sinistra con qualche passaggio cablato fino ad arrivare al parcheggio.