21/01/2009

Monte Servin 1756 m.

Servin deriva dal termine dialettale "loup servièr" che significa lupo dei cervi ovvero lince, che un tempo era presente in questi posti. Tondeggiante sommità dalla quale nelle terse giornate invernali si può godere un ottimo panorama sul vicino Gran Truc e sul più lontano Monviso.
Località di partenza:  colle della Vaccera 1461 m.
Arrivo:  Monte Servin 1756 m.
Dislivello: m.346
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: MR
Esposizione: est-ovest
Cartografia: IGC n.17 1:50.000 Torino Pinerolo e bassa Valle di Susa
Accesso stradale

Descrizione: Dal colle volgendo a sinistra si continua per la cresta in direzione del Servin, camminando sullo spartiacque Pellice-Chisone con bella vista su fondovalle. Si prosegue la salita ora più ripida fino a raggiungere la rotonda sommità della vetta. Si rientra per il medesimo percorso fatto all'andata.

07/01/2009

Capanna Mautino 2110 m.


Situata in Val di Susa sui Monti della Luna nelle vicinanze del Lago Nero, una incantevole conca al limite di un bellissimo bosco di larici; un piccolo angolo lontano dalle piste rimasto ancora incontaminato. Raggiungibile tutto l'anno, in estate (ahimè) anche in auto, in inverno è meta ideale per le ciaspole e per sci alpinisti, da qui si può godere di un ottimo panorama sui monti del Delfinato e sul Queyras, sullo Chabertone e sul Pic de Rochebrune.
Località di partenza: Bousson 1419 m.
Arrivo: Capanna Mautino 2110 m.
Dislivello: 691 m.
Tempo di salita: 2:30 ore
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso stradale 
Descrizione: si prosegue sulla strada in direzione Lago Nero sino alla colonia alpina di Santa Giulia (a volte la strada è pulita sino a qui), a questo punto non si deve fare altro che seguire la stessa sino al Lago Nero, dove la strada piega a destra e con un ultimo tratto di salita arriva al rifugio (ottima accoglienza). Si rientra per il medesimo percorso fatto all'andata.


Ferrata degli Artisti 1309 m.

Così chiamata per via di alcune opere che si possono vedere durante il percorso, opere realizzate da Mario Nebiolo detta "pittura acrobatica", a metà tra pittura e scultura. Da vedere insieme al panorama circostante (mare compreso). Ferrata non particolarmente difficile, abbondantemente attrezzata, adatta anche ai neofiti; molto bello e arioso il ponte tibetano di 40 metri.
Periodo: tutto l'anno (forse un po' caldo nei mesi estivi)
Difficoltà: AD
Dislivello complessivo: 600 m.
Tempo complessivo: 5 ore
vie ferrate di Dario Gardiol
Accesso stradale  da Magliolo bisogna deviare dietro alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano e proseguire in fondo alla valle e risalire lungo la stessa strada. Giunti all'altezza di una cascina la strada prosegue sterrata ma buona e dopo due chilometri circa si arriva al parcheggio.
Descrizione: dal parcheggio percorrere la strada sterrata e in prossimità di una curva, seguendo i bolli rossi, si arriva in 30 minuti circa all'attacco della ferrata. Si parte subito con una paretina verticale, poi segue un traversino verso sinistra il tutto sempre ferrato abbondantemente, si risale verticalmente a raggiungere un tratto di cresta, per ridiscendere poi una paretina. Si raggiunge un torrione dove c'è una via di fuga, si continua a salire con brevi tratti verticali e si arriva in vista del ponte. Ci si porta ora in cresta da dove è possibile decidere se fare il ponte oppure evitarlo scendendo a destra nella gola per risalire dalla parte opposta. Il ponte, non difficile ma abbastanza ballerino e adrenalinico, ci porta ad attaccare la parete opposta, verticale ma ben attrezzata. Seguono poi alcuni tratti facili arrivando così ad un'altra via di fuga, si percorre ora l'ultimo tratto di cresta ed in breve si raggiunge la cima. Per il ritorno si seguono i segnavia rossi (meglio non togliere l'imbragatura, in quanto la prima parte della discesa è attrezzata) ed in 1:30 ore circa si ritorna all'auto.

06/01/2009

Cima del Bosco 2376 m.

Si trova tra la valle di Thuras e la valle Argentera. Meta molto frequentata dagli sci-alpinisti, ma accessibile e facile anche per le racchette da neve. Dalla cima, dove un originale sistema di osservazione aiuta ad identificare le vette circostanti, la vista si apre sull'alta valle di Susa e sul colle del Sestriere. Sfruttata durante la seconda guerra mondiale come postazione militare, sono ancora visibili le macerie delle fortificazioni erette dai nostri soldati.

Località di partenza: Thùres 1667 m.
Località di arrivo: Cima del Bosco 2376 m.
Dislivello: 709 m.
Difficoltà: MR
Tempo di salita: 2,30 ore
Cartografia: IGC n.1 1:50.000, n.105 1:25.000
Bibliografia: A spasso sulla neve di D. Zangirolami e U. Bado
Accesso stradale Si può parcheggiare l'auto ai bordi della strada.

Descrizione: si entra nel caratteristico paese di Thures e, superata la piazzetta di fronte al rifugio Fontana di Thures, si sale a sinistra verso la strada che passa sopra il paese, oppure si segue la strada e, passato il paese si vede a sinistra la mulattiera con il cartello che indica il sentiero balcone per Cima Bosco. In poco tempo si incontrano le baite Chalvet con la loro chiesetta e seguendo la traccia più evidente si continua a salire nel bosco di larici. Si può scegliere s e fare ampie curve o salire più direttamente fino ad arrivare ai dolci pendii sommitali. Si raggiunge quindi la cima, dove si trova un bel bivacco-cappella dedicato a Saglia-Perona ed a altri valorosi i cui nomi si possono leggere all'interno. In caso di maltempo ci si può riparare dai venti che frequentemente lambiscono la cima.
Discesa: per l'itinerario di salita, tagliando a piacimento i divertenti pendii.

Rifugio Barfè

Accesso stradale
Esposizione: Nord Ovest
Dislivello: m.390
Difficoltà: MR
Note: Gita effettuabile con qualsiasi tipo di neve, traccia generalmente battuta.
Punti di appoggio: Rifugio Barfè aperto nei fine settimana tel.0121-932762 - 3336277798 (ottima cucina)


Descrizione:
Si imbocca la pista forestale che con ampi tornanti e toccando varie borgate, porta sino ad una cappelletta ai piedi di un bosco di larici. A questo punto abbandonata la pista si segue il sentiero GTA, che con pendenza costante, porta sino al rifugio.

05/01/2009

Grange della Rho - M. di Monserrat

Il percorso è ideale per una camminata sulle ciaspole, facile e adatta a tutti. La borgata è ben esposta al sole e offre un panorama di tutto rispetto.
Località di partenza: Bardonecchia (borgo vecchio) 1350 m.
Arrivo: Madonna di Monserrat 1756 m.
Dislivello: 406 m.
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: MR
Cartografia: IGC n.1 1:50.000 Valle di Susa-Chisone e Germanasca
Accesso stradale In caso di scarso innevamento in basso, è possibile procedere con l'auto per alcuni tornanti sino al bivio per le Grange della Rho.

Descrizione: dal parcheggio si prosegue sulla strada innevata e dopo circa 1.5 chilometri si arriva al bivio per le Grange della Rho, si prosegue quindi a sinistra su pendenza dolce e costante fino alle grange prima, e poi alla cappella di Monserrat. Si rientra per il medesimo percorso fatto all'andata.